Domanda di

70 Risposte:

20 Luglio 2012, 9:20

Il fratello di mio marito è morto 2 anni fa, era sposato ed erano separati consensualmente e senza figli. Non c' è stato nessun testamento. Mia cognata ha ereditato 2/3 della casa e del c/c bancario. A suo tempo però mio cognato, con atto scritto, aveva comprato la metà della casa per cui ne era proprietario al 100%. Essendo separata e non divorziata la legge recita appunto che deve avere i suoi 2/3. Ora lei ha donato i suoi 2/3 dell'immobile ai nipoti della parte del marito.
Ha una mamma di 90 anni che non è in grado di intendere e di volere e un fratello separato con due figli (nipoti da parte sua) ora io chiedo se possono impugnare la donazione i figli del fratello (nipoti dalla parte sua) e quali conseguenze eventualmente possono incorrere tacendo alla mamma questa donazione:
Grazie.

21 Luglio 2012, 22:44

Essendo unico erede con testamento e atto notorio della repubblica italiana posso vendere beni avuti in donazione

11 Ottobre 2012, 17:05

Io ho comprato una casa da una persona a cui la casa era stata donata (non ho fatto mutuo) ora la devo rivendere; che tipo di problemi ci sono? posso chiedere alla inquilina precedente di rinunciare alla donazione fattale dalla madre (ancora in vita) e quindi ristipulare l'atto di acquisto con la madre per sanare la situazione e vendere senza problemi? grazie per l'aiuto!

18 Ottobre 2012, 23:29

Ho bisogno di un informazione dovrei comprare una casa,essa e stata donata dai genitori alla loro figlia(la ragazza ha altre due sorelle) mi hanno sconsigliata di comprarla xkè mi hanno detto che acquistandola le altre sorelle potrebbero impugnarla riprendendosela, per risolvere tutto ciò mi hanno consigliato di fare la revoca della donazione.
Ora io vorrei sapere se viene fatta la revoca della donazione le figlie non posso più impugnarla la casa o se la possono prendere lo stesso???? faccio questa domanda xkè alcune persone mi hanno detto che anche facendo la revoca della donazione le figlie potrebbero riprendersi la casa.
Sono un pò cunfuso potete schiarirmi le idee???

28 Ottobre 2012, 9:26

In reply to by anonimo (not verified)

Allora ti spiego subito che devi fare, (mi trovo anch io nella stessa situazione), o fai recedere la donazione cioe' il donante deve effettuare rinuncia con un atto a parte che comportano spese, oppure piu semplicemente, qdo stai per stipulare il contratto devi mettere come garante sull atto la ragazza e le due sorelle o chi x esso cosi un domani non potranno chiederti la restituzione dell immobile, chiaro?!?!

14 Novembre 2013, 21:52

In reply to by alessio (not verified)

Come fanno i notai a fare l'atto e dopo che io ho buttato soldi si riprendono la casa ma una legge c'è

31 Ottobre 2012, 0:09

Alcuni brevi spunti di riflessione inerenti l’ Acquisto di un immobile pervenuto al venditore per donazione.

La proprietà di un bene, ricevuto per donazione, può nel tempo incontrare dei problemi, perché se I legittimari vengono privati della quota di legittima oppure ricevono beni in misura inferiore rispetto a quanto loro spetta, hanno diritto entro dieci anni dalla morte del donante di esperire l’ azione di riduzione per impugnare la donazione. La azione di riduzione consiste nella attribuzione al legittimario Della quantità di beni necessari a reintegrare la quota lesa. Ne deriva, quindi, che, se i legittimari, ottengono un riconoscimento giudiziale, gli stessi possono chiedere la restituzione dei beni nei confronti non solo di chi li ha ricevuti per donazione, ma anche verso IL soggetto che ha acquistato da chi aveva ricevuto per donazione ovvero IL terzo acquirente (premessa la escussione dei beni del donatario).
In linea di massima per essere sicuri dell’ acquisto di un bene di provenienza donativa è necessario che siano: decorsi venti anni dalla trascrizione della donazione senza opposizione degli aventi diritto ovvero (per cui o l’uno o l’altro ) dieci anni dalla morte del donante senza che risulti trascritto contro il donatario/venditore la domanda di riduzione.

Il problema dei dieci anni
Pertanto è da tener presente che non corre alcun rischio l’ acquirente, nel caso in cui siano trascorsi più di dieci anni dal decesso del donante purchè non sia stata esercitata l’ azione di riduzione da parte ei legittimari, poiché detta azione, essendo a carattere patrimoniale, si prescrive nell’ ordinario periodo decennale che decorre dall’ apertura Della successione. Infine è opportuno sapere che, sul piano della legittimazione, l’ azione può essere intrapresa non solo dai legittimari ma anche dai loro eredi ed aventi causa. Mi permetto comunque di suggerire di fare attenzione, prima di presentare l’ offerta per l’ acquisto di un immobile pervenuto al venditore per donazione e fare affidamento sull’accensione di un mutuo, in quanto, nella pratica, succede spesso che le banche sono restie ad accettare garanzie ipotecarie su immobili che provengono per donazione, poichè l’accoglimento dell’ azione di riduzione può condurre alla restituzione dell’ immobile in questione al legittimario, libero da pesi e vincoli di cui l’ acquirente può averlo gravato.
Infine, da sottolineare che neanche Le recenti modifiche legislative all’ art. 563 c.c. Permettono di garantire in maniera granitica l’ acquisto di un bene pervenuto per donazione. LA ricostruzione sistematica dell'albero genealogico potrebbe darE una tranquillità elevata AL POTENZIALE ACQUIRENTE.

25 Novembre 2012, 10:38

Cerco conforto ma non lo trovo.
La situazione è questa:
Nel 1984(28 anni fà) la madre dona al figlio,che accetta, la nuda proprietà del lastrico solare, riservandosi essa donante l'usufrutto vitalizio,con relativo diritto di sopraelevazione sopra il piano da edificarsi dal predetto donatario,che in base a concessione edilizia costruisce su detto lastrico solare, un appartamento di civile abitazione.
Nel 1985 la madre riservandosi l'usufrutto vita sua durante,irrevocabilmente dona alla propria figlia-che accetta,il lastrico solare con realtivo diritto di sopraelevazione,risultante dalla sopaelevazione eseguita dal figlio.
Nel 2012 madre e figlia -con i relativi diritti di usufrutto e nuda proprietà-mettono in vendita l'appartamento,rilasciando procura speciale a due persone fisiche affinchè congiuntamente ,in nome,vece ed interesse di esse mandanti, vendano a chi crederanno più opportuno e per il prezzo che riterranno più convenienti l'immobile in parola.
Chiedo informazioni e pareri per quanto riguarda la "donazione"e vengo tranquillizzato "sull'opposizione"alla donazione perchè donante ancora in vita e termine dei 20 anni dalla trascrizione della/e donazioni superato abbondantemente.
A questo punto arrivo alla firma del compromesso,emetto assegni a favore dei procuratori e poi chiedo un mutuo.
Consegno tutta la documentazione richiestami,compresi gli atti di acquisto terreno da parte della donante,quello delle due donazioni(1984 e 1985).
Viene analizzata,viene fatta da parte della banca la naturale istruttoria,si dispone la perizia-positiva-,mi viene confermato che tutto procede normalmente,viene dato mandato al notaio per la relazione che risponde,prima della relazione del notaio si arriva alla determinazione della data dell'erogazione -che cade 2 giorni prima della scadenza del compromesso,vado in banca per la conferma della stessa ed è allora che mi crolla il mondo addosso.a relazione ricevuta dal notaio,che conferma lo stato dei fatti già riscontrati in fase d'istruttoria,sorgono delle perplessità e dubbi sulla donazione e mi viene richiesto, per il superamento dell'ostacolo" la risoluzione alla donazione"(è il termine esatto?)con tutto ciò che ne deriva:donante e donatario davanti al notaio,donante che diviene proprietari,costi notaio e registrazione,procura che decade,assegni versati a procuratori a fronte compromesso,ecc.ecc.
Tutto ciò:risoluzione,nuova procura,e vendita si può fare tutto insieme??l'ultima idea-malsana sono esaurito:e se prima compro in contanti e poi chiedo il mutuo-supero legalmente l'ostacolo posto dalla banca e dalla donazione?oggi è domenica e non so a chi chiedere.

2 Dicembre 2012, 20:47

Se mio padre mi ha donato una casa la posso vendere ????

4 Dicembre 2012, 19:17

Mio marito ha ricevuto in donazione un appartamento dai genitori e figlio unico e la madre ha firmato davanti alnnotaio la rinuncia del'eredità possiamo quindi vendere quando vogliamo??

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