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dondi

Il 2012 è stato una doccia fredda per il mercato immobiliare e le previsioni per quest'anno non sono certo migliori. Sulle cause non ci sono dubbi: la crisi, i problemi occupazionali, i redditi stagnanti e i mutui che scarseggiano hanno riportato il settore su livelli di 30 anni fa. Ma se sulla diagnosi tutti sono d'accordo, sulla cura ci sono poche idee in giro. Ne abbiamo parlato con Luca dondi, responsabile immobiliare del centro studi nomisma

Domanda. Abbiamo toccato fondo?

Risposta. Prevediamo che il momento più basso si toccherà nel primo semestre 2013

D. Quali sono le prospettive?

Non ci aspettiamo un rimbalzo, ma una stagnazione su livelli bassi. Non vedremo altri cali bruschi come quelli vissuti nel 2012, ma la ripresa sarà lentissima e in salita. Sia le analisi sul 2014 che quelle sul 2015 ci dicono che non si tornerà, non dico ai fasti de 2007, ma nemmeno alle 600mila compravendite del 2011

D. Gli italiani non vogliono più comprare casa?

R. No, anzi, la domanda è alta, la stimiamo attorno al milione di famiglie interessate all’acquisto

D. Le compravendite nel 2012 sono state 440mila…

Infatti, oggi non riesce a comprare neanche il 50% dei potenziali acquirenti. È il credito che manca e i redditi non ce la fanno a sostenere gli acquisti tramite i risparmi

D. Sono gli spread applicati dalle banche che frenano il mercato?

R. Il vero problema è un altro: le banche non danno soldi, qualunque sia il livello dello spread o le garanzie del cliente. Nel 2006 il credito erogato è stato di 62 miliardi, adesso viaggiamo sui 25-30 miliardi, meno della metà

D. Colpa dell’instabilità politica che si riflette sul debito pubblico?

R. In parte, ma non solo. Il problema principale è che tra il 2005 e il 2007 sono stati concessi troppi prestiti. Adesso le sofferenze non fanno altro che aumentare e gli istituti bancari devono mettere in conto degli accantonamenti che le sottopongono a un forte stress. Il risultato è che i soldi che è possibile erogare sono pochi

D. Con le compravendite siamo tornati ai livelli del 1985, quando i tassi di interesse erano al 14%. Ci sono differenze e somiglianze?

R. Certamente quella era una realtà completamente diversa. Allora in pochi chiedevano un mutuo e la leva principale per acquistare casa era costituita dai redditi. Oggi la dipendenza dal credito, almeno per chi non ha grossi risparmi, è totale per comprare un immobile. Dal 2000 il mercato è molto cambiato, con la finanziarizzazione del mattone si è creata la dipendenza tra credito e mercato

D. È ipotizzabile pensare ad un ritorno al passato? comprare casa con molti risparmi e poco mutuo?

È molto difficile, perché dovrebbero crescere i redditi a tal punto da riattivare la curva del risparmio. E questo, con ogni probabilità non succederà

D. Potrebbero crollare i prezzi…

R. La resistenza dei prezzi in Italia è certamente un fatto. Se le compravendite calano del 30% i valori scendono, ma non al ritmo che abbiamo visto in Irlanda o Spagna. C’è un sistema complesso che ha interesse a evitare un crollo, dai risparmiatori alle stesse banche

D. Quali sono le condizioni necessarie per una ripartenza il mercato?

R. Una crescita dell’economia a livello globale migliorerebbe parzialmente la situazione, perché porterebbe il credito attorno ai 35-40 miliardi euro. Lontani dal 2006, certamente, ma sarebbe importante. La discesa dei prezzi accumulata, che pur non essendo stata clamorosa, tuttavia esiste, farebbe il resto

D. La paura generata dalle crisi dell’eurozona, ultima tra tutte quella dei conti correnti di cipro, potrebbe spingere alcuni risparmiatori a rifugiarsi come in passato nel mattone?

R. Sebbene tra gli italiani vi sia una naturale pulsione all’acquisto immobiliare, questa volta le cose potrebbero andare diversamente. Nel 2012 abbiamo visto come la casa sia stata al centro della manovra fiscale del governo: essere proprietari di più di un immobile oggi in Italia ti converte in ricco per il fisco. Tuttavia tra coloro che hanno liquidità certamente alcuni sceglieranno questa strada, ma senza incidere realmente nell'andamento del mercato

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88 Commenti:

25 Marzo 2013, 12:18

In reply to by anonimo (not verified)

Effetto cipro : chi vende adesso è un coglione chi tiene troppi liquidi in banca darà un bel contributo alla riduzione del debito pubblico italiano (un prelievo forzoso anno 2013 sarà nell'ordine del 15/20% - scordatevi il passato) chi ha investito i risparmiucci in prodotti finanziari italiani .....beh, sono caxxi amarissimi x lui! non vendete i vostri immobili adesso - chi dice di vendere adducendo scuse cretine sono agenti immobiliari in odor di disoccupazione ari-ari-parola di Roberto carlino!!!

25 Marzo 2013, 12:25

In reply to by anonimo (not verified)

Non mi sembra che Roberto carlino predichi di non vendere
Ma forse a breve lo farà....

prince immobiliare
25 Marzo 2013, 12:16

Effetto cipro : chi vende adesso è un coglione chi tiene troppi liquidi in banca darà un bel contributo alla riduzione del debito pubblico italiano (un prelievo forzoso anno 2013 sarà nell'ordine del 15/20% - scordatevi il passato) chi ha investito i risparmiucci in prodotti finanziari italiani .....beh, sono caxxi amarissimi x lui! non vendete i vostri immobili adesso - chi dice di vendere adducendo scuse cretine sono agenti immobiliari in odor di disoccupazione beh da agente immobiliare, in odor di disoccupazione (e poi busserò alla tua porta per poter mangiare e se non mi aprirai, entrerò dalla finestra...) credo che la maggior parte di quelli che stanno vendendo adesso siano quasi obbligati a farlo e non lo facciano per libera scelta...

Giusto, adesso chi vende è un disperato che non ha nulla da perdere ma fossi un compratore starei molto attento ad acquistare da gente simile.....
Gli altri tolgono gli immobili dal mercato per ovvie ragioni

prince immobiliare
25 Marzo 2013, 12:47

In reply to by anonimo (not verified)

Giusto, adesso chi vende è un disperato che non ha nulla da perdere ma fossi un compratore starei molto attento ad acquistare da gente simile.....
Gli altri tolgono gli immobili dal mercato per ovvie ragioni...

Ma perchè usate la tastiera tanto per dire la vostra e non usate invece prima, per qualche minuto, anche il cervello!?!??!
Anche se il venditore è un disperato che ha urgenza di vendere per pagare i debiti o semplicemente per farsi i cazzi suoi, mi spieghi il perchè il compratore dovrebbe stare attento ad acquistare da tipi del genere??? Tu sai come avviene una compravendita? sai che c'è un notaio che effettua delle visure ipotecarie e che se esistono delle ipoteche, trascrizioni o pendenze varie, l'immobile non può essere trasferito? E sai anche che comunque il compratore può sempre effettuare per conto suo mille controlli sulla persona del venditore e sull'immobile che va ad acquistare prima di fare un ipotetico preliminare??? ma poi questo disprezzo per questa "gente simile"!?!?!? ma vergognati!!!

Se sei convinto di acquistare con sicurezza dalla gente che vende adesso ...procedi pure
I soldi sono tuoi e puoi decidere di buttarli dove credi

25 Marzo 2013, 13:17

In reply to by anonimo (not verified)

"Se sei convinto di acquistare con sicurezza dalla gente che vende adesso ...procedi pure
I soldi sono tuoi e puoi decidere di buttarli dove credi"

Non vedo il problema, in pieno boom era pieno di case finanziate dalla mafia e con dentro nei pilastri pure qualche pentito (che magari domani verranno a cercarlo e mi faranno pagare la rottura del pilastro per la ricerca)....e allora non bisognava comprarle?

Basta cazzate prego.....

25 Marzo 2013, 13:29

In reply to by anonimo (not verified)

Chi vende adesso è un disperato che non ha nulla da perdere ma, contento te, compra pure.......

25 Marzo 2013, 12:18

Ci vogliono leggi per l'incentivazione tipo:
- Chi vende casa a prezzi traguardati agli stipendi medi non paga le tasse per 10 anni;
- Chi affitta casa a prezzi bloccati col contratto non ci paga le tasse..
Queste cose vanno fatte... vantaggi per chi vende e chi compra altrimenti è finita cari miei! bolla... pluf!

Caro nessuno vuole calare le braghe e nessuno di quelli che mi chiamano senzatetto lo farà ma se tutti insieme rimaniamo sulla stessa linea quando andiamo a vedere una casa che ci chiedono 150000 e noi tutti gli diciamo che te ne diamo 75000....be forse il mercato comincierà a ragionare......quello che dici mi piace un botto ma deve piacere a tutti.....cosa che dubito.... e allora???????

Nessuno sente...nessuno vuole sentire.....qualche mese fa mario draghi continuava a dire....attenzione...attenzione...attenzione...poi è passato alla bce.....ora non lo senti più....squinzi mi sembra ieri abbia detto alla politica di muoversi che la fine è vicina.....ma la nostra politica non si rende conto cosa vuol dire fine.....

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