Le case si vendono sempre meno e ci vuole tantissimo tempo per chiudere una trattativa. Cosa potrebbe sbloccare la situazione? la riattivazione dei mutui, si sente spesso dire, che permetterebbe agli italiani di tornare sul mercato immobiliare. Invece, secondo Marco liera, ex giornalista de il sole 24 ore e oggi fondatore di youinvest.org -la scuola per investire- la strada è un'altra: una riduzione dei prezzi del 30%, che provocherebbe vantaggi per tutti
La constatazione di partenza è molto semplice: l'incontro tra domanda e offerta non si realizza. I potenziali acquirenti, semplicemente, non possono comprare a questi prezzi, gonfiati da un sistema creditizio che oggi è semplicemente scomparso
I proprietari, inoltre, hanno un'idea singolare del prezzo dei propri immobili. Comprati magari decine di anni fa in lire, il riferimento che funziona nella testa di molti è quello del top dei prezzi del 2006/2007. La questione, come spesso succede in economia, è senz'altro psiscologica e determina l'atteggiamento diffuso "piuttosto non vendo"
Ma non di sola psicologia vive il comportamento economico. Un dato oggettivo contribusce alla fissità dei valori immobiliri: gli italiani non hanno molti debiti. I crolli dei prezzi degli usa, irlanda o spagna sono stati accelerati dal fatto che i venditori avessero fretta di vendere
Secondo Marco liera questa situazione è però dannosa per tutti. "È più saggio incassare oggi il 20-30% in meno che non rischiare una svalutazione peggiore tra due-tre anni" e pagare un imu altissima, che nel caso delle seconde abitazioni è aumentata fino al 240% rispetto all'ici
Le perdite del presente, che i proprietari non sono disposti ad assumere, devono essere, secondo liera, ridimensionate. Per prima cosa, chi ha comprato in lire o ha ereditato, di cosa si lamenta? anziché pensare a quanto "ha perso rispetto al 2007" farebbe bene a pensare a quanto ha guadagnato rispetto a quando ha veramente comprato l'immobile
Con i soldi ottenuti, inoltre, si potrebbero fare investimenti più redditizi: non vendere significa quindi rinunciare a guadagnare in un altro modo. Allo stesso tempo chi acquista, soprattutto nei casi di alloggi vecchi, contribuirebbe a dare ossigeno al settore edile grazie ai lavori di ristrutturazione
271 Commenti:
Tornate alla lira e noi francese allo franc Sara meglio per tutti, ecceto tedeschi !
Concordo integralmente con te. La germania ci ha fregati, con la complicità di alcuni nostri politici e geni della finanza.
È tutto giusto, i venditori se vogliono vendere devono salvare il salvabile, altrimenti la regola più vecchia di questo mondo dice: bisogna cercare altri venditori.
Ha scoperto l'acqua calda..!! da noi si dice "..' arrivato "pensaci"!"
..È da tempo che lo dico ai miei clienti e ai professionisti miei collegi che pur di prendersi un immobile in vendita lo sopravvalutano, gonfiandone il prezzo, solo per farsi dare l incarico dal venditore! la valutazione non la deve fare il proprietario che è emotivamente parziale nel giudizio di merito sul valore della sua casa!
Biosogna far scendere i prezzi anche del 50% allora vedrete come riprende il mercato immobiliare!.. Ma non indistintamente..ovvio.. Va valutato caso per caso, città, quartiere,,, requisiti..
Chi ha comprato una casa entro il 2002 , in lire,ha fatto il più grande affare speculativo della sua vita..! cosa pensa di guadagnare ancora? più del 500% ??
Comunque non si fa un buon servizio al settore quando la comunicazione è così impostata in quanto si allontano ancora di più i tempi per la conclusione di una vendita.. Il promittente acquirente aspetterà ancora... pr vedere se è vero che iprezzi scenderanno del 30.. 50..
Il prezzo adesso lo fa chi compra... la forbice della trattativa è ampia e chi vuole veramente vendere ..accetta.. Vedrete se accetta! Ora non tra 3 anni!
Non ti sopravvalutare. Voi agenti immbiliari non siete "professionisti". La legge vi colloca fra fli "ausiliari del commercio".
Non esiste infatti nessun "albo professionale" di agenti immobiliari.
Sono d'accordo che il costo delle case è stato profondamente sopravvalutato e quindi è giusto un ridimensionamento, anche se derivato da una ristagnazione del mercato.Comunque penso che la vera ripresa è senz'altro richiesto da una riattivazione della concessione dei mutui.
Adesso i requisiti richiesti dalle banche sono altamente rigidi e risparmiare 200 mila euro ci vuole una vita!
Condivido.
I mutui adesso ci sono ma al 50% del costo. L'altro 50% non è una bazzecola.
Ancora ci sono persone che ritengono che per sbloccare il sistema debba ripartire il credito....!!! la considerazione economica è semplice.....il debito per acquistare una cosa lo devi ripagare....e con gli interessi!!! senza reddito non puoi acquistare nulla, e se hai un reddito, il debito deve essere proporzionato ad esso!!! in Italia i redditi dei pochi occupati sono bassi e sempre in diminuzione!! adesso la colpa è delle banche....!!!!! ora che si stanno comportando in maniera più responsabile...!!! io non presterei mai soldi a una persona che non mi darebbe garanzie sulla resituzione del capitale e degli interessi....qualcuno farebbe diversamente??? il problema è che negli anni passati il sistema è stato drogato dalla volontà sodale e criminale della politica interessata e del sistema creditizio che hanno portato a questa situazione di fatto lontano decenni dalla effettiva realtà!!!
Il risultato.... il mercato del nuovo è praticamente fuori mercato, nel senso che i costi di costruzione drogati dal sistema sono in pratica schizzati alle stelle, tanto che la domanda, con disponibilità economica scarsa e "non garantita", non è in grado di acquistare neanche a prezzo di costo!!! in pratica i nodi sono venuti al pettine....la patata bollente dell'invenduto rimarrà nelle mani di chi ce l'ha per anni e fin quando avrà la forza di mantenerli (non è un augurio, perchè la crisi dell'indotto è sistemica e deleteria per il sistema paese). Non vedo soluzioni nel medio periodo.....il mercato del nuovo si potrebbe equilibrare solo con una diminuzione del 40%.... ma una diminuzione in questi termini significherebbe fallimento di tutte le imprese costruttrici..... quindi la situazione potrebbe sollevarsi solo con una manovra interventista dello stato finalizzato non al sostegno delle imprese, ma a sostegno della domanda con contributo all'acquisto per ridurre il "magazzino dell'invenduto" per poi ripartire con costi decisamente più bassi (soluzione anche questa ad oggi praticamente inattuabile). Garantire solo il credito signifignificherebbe continuare a spingere gli acquirenti oltre le loro possibilità, il che non mi sembra scelta razionale!!!! quidi...il sistema è davvero al collasso, e peccato per chi ci rimane con il cerino in mano!!!!
Con il cerino in mao ci siamo tutti, te compreso.
Il crollo di uno stato è per tutti : haircut dei conti bancari e strumenti finanziari in testa ( cipro e grecia insegnano ). Si salveranno solo i tedeschi e le europa del nord.
Scrivi : ......e peccato per chi ci rimane con il cerino in mano.
Poi scrivi : che ti riferisci a tutti.
Deciditi e riscrivi :peccato per tutti che restiamo con il cerino in mano.
A leggere questo forum viene il mal di testa : confusione di frasi, pochi che scrivono e dicono con chiarezza.
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