
Anche nota come Fatsia japonica, l’aralia è una pianta ornamentale molto apprezzata per la sua bellezza e particolarità. Originaria dell'Estremo Oriente, questa pianta sempreverde si adatta bene sia agli ambienti interni che ai giardini. Ha infatti una forma di arbusto e le sue grandi foglie palmate la rendono una scelta popolare per abbellire gli spazi in alternativa a piante ben note come il ficus. Ecco, allora, come prendersi cura dell’aralia in casa.
Dove posizionare l'aralia?
Per garantire una crescita ottimale di quest’arbusto, è fondamentale posizionarlo nel luogo giusto. L'aralia prospera in ambienti con luce filtrata, rendendola perfetta sia per interni che per giardini ombreggiati. Ad ogni modo dovrai anche considerare che, se non potata regolarmente, questa pianta può arrivare anche fino a 5 metri d’altezza.

Mettere l'aralia in appartamento
Quando si decide di coltivare l'aralia in appartamento, è importante trovare un luogo con molta luce indiretta, come ad esempio un angolo del soggiorno. Proprio come il ficus Benjamin, posiziona la pianta vicino a una finestra orientata a est o ovest, dove non rimanga esposta direttamente al sole.
Assicurati che la temperatura rimanga costante, e soprattutto ricorda di rinvasarla almeno ogni 2-3 anni in media. Per mantenere il fogliame lucido e sano, pulisci regolarmente le foglie con un panno umido per rimuovere la polvere accumulata.
L'aralia in giardino: come curarla
L’aralia cresce bene anche all’aperto, soprattutto in zone con climi temperati sia d’inverno che d’estate. Se coltivi l'aralia in giardino, scegli un'area che offra protezione dal sole diretto e dai venti forti. L'ideale è piantarla sotto alberi più alti o vicino a muri che possano fornire penombra: regalerà un bellissimo effetto da "giardino zen".
In merito al terreno, questo dovrebbe essere ben drenato e ricco di materia organica per favorire la crescita vigorosa della pianta. Nella stagione di crescita, l’ideale sarebbe concimare la pianta due volte al mese e, soprattutto fare attenzione ad eventuali parassiti come la cocciniglia o i ragnetti rossi.

Quando si pota l'aralia?
La potatura dell'aralia è un'operazione essenziale per mantenere la pianta in salute e per evitare, soprattutto in interni, che cresca spropositatamente. Generalmente, la potatura va eseguita alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera, prima che inizi la nuova stagione di crescita.
Non dovrai procedere, però, a una potatura intensiva, basta rimuovere i rami secchi o danneggiati, così come quelli che crescono verso l'interno della pianta, per migliorare la circolazione dell'aria e prevenire malattie fungine. Inoltre, puoi modellare la pianta per mantenerne la forma desiderata.
Il fiore dell'aralia: le sue caratteristiche e varietà
Il fiore dell'aralia, sebbene non sia il principale motivo per cui questa pianta è coltivata, è comunque abbastanza particolare da osservare. I fiori sono piccoli, di colore bianco crema, e si presentano in grappoli di circa due o quattro centimetri. In genere i grappoli si riuniscono in delle “pannocchie” che possono arrivare a misurare anche 40 centimetri.
Ovviamente, molto dipende dalla specie e dalla varietà dell’aralia, ognuna con caratteristiche leggermente diverse. Oltre alla Fatsia japonica “classica”, potrai trovare in vivaio anche la “variegata”, con foglie bianche e verdi o la “spider’s web”, ovvero con piccole macchie bianche che assomigliano a ragnatele.

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