I bonus sulla casa sono stati un successo. Grazie all'incentivo sulle ristrutturazioni edilizie e a quello per il risparmio energetico, nel secondo trimestre del 2015 gli investimenti sono stati pari a 4.639 milioni, facendo registrare un incremento del 10,7% rispetto al primo trimestre dell’anno. Risultati che fanno sperare in una loro stabilizzazione.
Verso la stabilizzazione degli incentivi
A tal proposito, sono molteplici gli appelli rivolti al governo, che a quanto pare è pronto ad intervenire in tal senso con la prossima legge di Stabilità. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha più volte detto di mirare non solo a una stabilizzazione, ma anche a un allargamento della platea dei beneficiari dei crediti di imposta.
Interventi più ampi
Ma non solo. Delrio, infatti, punta anche a fare del bonus lo strumento di una politica di efficientamento energetico del patrimonio edilizio su più larga scala: dagli immobili pubblici che hanno bisogno di interventi sia di riqualificazione edilizia che di risparmio energetico, ai capannoni di impresa. E non finisce qui. Il ministro delle Infrastrutture, infatti, vorrebbe anche una graduazione del beneficio fiscale sulla base del risultato ottenuto dagli interventi in termini di efficientamento energetico.
Un beneficio fiscale graduato
In pratica, garantire l’attuale 65% di sconto solo agli interventi che effettivamente comportano un miglioramento di classe energetica dell’edificio complessivo o il raggiungimento di un certo standard energetico, certificato dal progetto o da una perizia di un professionista abilitato, e per interventi più semplici abbassare la percentuale di sconto. Spostare, poi, gli incentivi fiscali su una scala di recupero più ampia, comprendendo condomini e porzioni urbane.
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