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Rivoluzione della bolletta energetica in tre mosse. Un cambiamento che partirà dal primo gennaio 2016 per concludersi due anni più tardi, quando terminerà la fase sperimentale e il nuovo sistema andrà completamente a regime. Ma vediamo cosa prevede la riforma.

Scaglioni energia elettrica

La novità si impone in virtù di una direttiva europea, la 27 del 2012, sull'efficienza energetica, recepita in Italia dal decreto legislativo 102/14. Nel quale era stato stabilito che toccasse all'Autorità per l'energia provvedere alla sua attuazione. La normativa comunitaria prevede che venga gradualmente superata l'attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e degli oneri generali di sistema.

Vale a dire che dovranno sparire gli scaglioni che prevedono una crescita del costo unitario del kilowatt/ora all'aumentare dei consumi. Un sistema introdotto negli anni '70, in conseguenza degli shock petroliferi di quel periodo.

Gli obiettivi dichiarati dall'Autorità sono quelli di sostenere la diffusione di consumi efficienti oggi penalizzati da costi eccessivi, rendere più semplice e trasparente la bolletta, ottenere una maggiore equità del sistema. Quello attuale prevede che chi consuma di più paga qualcosa anche per chi consuma di meno.

L'eliminazione degli scaglioni dovrebbe incentivare l'uso di apparecchiature elettriche efficienti, come le piastre a induzione per i fornelli, che fanno crescere i consumi, rischiando di farne finire parte nella fascia più costosa.

Tariffe servizi di rete energia elettrica

Al termine del processo di riforma, la tariffa di rete e quella per gli oneri di sistema, che assieme rappresentano oltre il 40% della bolletta, saranno uguali per tutti e per ogni livello di consumo. L'organismo garantisce che non ci saranno shock per chi oggi, con bassi consumi, paga un po’ meno. Chi, invece, è costretto a consumi maggiori, come le famiglie numerose o coloro che vivono in zone prive di collegamenti con le tubature del metano (e quindi fanno ricorso all'elettricità anche per il riscaldamento dell'acqua), godrà di una riduzione dei sovracosti che affronta attualmente.

Bonus energia elettrica famiglie disagiate

Inoltre, per le famiglie bisognose, è previsto un ammortizzatore che annullerà ogni possibile effetto negativo. L'Authority ha, inoltre, sollecitato il governo a portare il bonus sociale dal 20 al 35 per cento della spesa.

Le stime sono particolarmente ingenerose nei confronti dei single benestanti. Per un consumo di 1.500 kw/ora all'anno finiranno per spendere 78 euro in più in tre anni. Rincari anche per la famiglia tipo (21 euro nel triennio con consumi di 2.700 kw/ora). Risparmi per quelle numerose: 46 euro in meno con consumi annui di 3.200 kw/ora.

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