Il cambio di governo ha acceso i riflettori su quali potrebbero essere le misure a rischio. Per quota 100 le ultimissime news parlano di novità dell’ultim’ora. Ma di che si tratta?
Il nuovo governo deve ancora insediarsi formalmente e quindi è prematuro stabilire quale sarà la linea da seguire sul tema previdenziale. Tuttavia, il programma dell’esecutivo Pd-M5S verosimilmente potrebbe orientarsi a non rinnovare la pensione anticipata con quota 100 oltre il 2021 (di fatto è uno strumento di sperimentazione triennale).
Tuttavia, uno scenario da non escludere è quello in cui si valuti lo stop anticipato (di un anno e quindi nel 2020) di quota 100 oltre a una revisione immediata che restringa la platea dei beneficiari potenziali, considerato anche il tasso di adesione al di sotto delle aspettative iniziali (-30%).
Attualmente, è bene ricordare, maturano i requisiti per accedere alla pensione anticipata con quota 100 solo i lavoratori che hanno almeno 38 anni di contributi con un’età anagrafica minima di 62 anni. Anche se il precedente esecutivo stava lavorando a una modifica per rendere sempre vincolante l’aggancio automatico all’aspettativa di vita per le uscite anticipate, pensando di innalzare l’età anagrafica minima per l’uscita a 64 anni.
Ora, ovviamente, con il cambiamento di scenario politico cambiano anche le prospettive per quota 100 che potrebbe non essere rinnovata dopo il 2021 o addirittura “stoppata” con un anno di anticipo. Tanto che l’ormai ex vice premier Salvini ha tuonato: “Un esponente del Pd ha detto che bisogna abolire quota 100 e quindi tornare alla legge Fornero, siamo veramente alla truffa”.
Altro indizio della situazione tutt’altro che stabile per quota 100 arriva dalle dichiarazione di un altro esponente della Lega, Lucia Borgonzoni, che al termine di un incontro con Giuseppe Conte, datato 30 agosto, aveva dichiarato: “Abbiamo fatto una discussione più basata sul passato e poco sul futuro. Il presidente poteva benissimo dire non toccheremo quota 100, non toccheremo i provvedimenti sulla sicurezza, ma non lo ha voluto fare e questo ci dispiace. Volevamo avere la rassicurazione che non verranno toccati assolutamente questi provvedimenti che sono il lavoro di tanti mesi assieme, spesso anche duro, un no netto non c'è stato”.
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1 Commenti:
e che cosa ci si poteva aspettare da un emerito traditore della patria e falso '' uno che si accorda con la panzona tedesca e che fa di tutto per bloccare le cose fatte? era ovvio che stava facendo il doppio gioco e da un personaggio del genere non ci si deve aspettare nulla di buono ma solo danni un dichiarato PIDIOTA!!
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