Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del decreto Aiuti bis che contiene misure di sostegno a famiglie e imprese per un valore complessivo di 17 miliardi di euro ("15 miliardi, più altri circa due di misure aggiuntive"). Nella conferenza stampa, Mario Draghi ha introdotto i principali interventi sul cuneo fiscale, l’aumento delle pensioni, bonus bollette e l’estensione del bonus 200 euro. Scopriamo le principali novità.
Bonus 200 euro
Il decreto Aiuti bis estende il bonus 200 euro anche ai dipendenti che non ne hanno beneficiato perché nel primo semestre del 2022 non hanno beneficiato dell'esonero dei contributi previdenziali previsti dalla legge di bilancio 2022 in quanto interessati da eventi coperti figurativamente dall’Inps.
Per loro verrà erogato il bonus 200 euro in via automatica tramite i datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di ottobre 2022 e previa dichiarazione del lavoratore di non aver beneficiato in precedenza dell’indennità e di essere stato destinatario di eventi coperti figurativamente dall’Inps nel primo semestre dell'anno 2022.
Bonus bollette
Il decreto Aiuti bis rafforza il bonus sociale per energia elettrica e gas in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati e i clienti domestici in gravi condizioni di salute con l’obiettivo di “mantenere inalterata rispetto al trimestre precedente la spesa dei clienti agevolati corrispondenti ai profili-tipo dei titolari dei suddetti benefici”.
Taglio bollette
Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nelle forniture energetiche, l’Arera annulla per il quarto trimestre 2022 le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Taglio del cuneo fiscale
Il decreto Aiuti bis interviene anche per il taglio dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori fino a dicembre 2022 per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro. "In via eccezionale, per i periodi di paga dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga – si legge nel testo – l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore" è incrementato di un punto percentuale.
''Tenuto conto dell'eccezionalità della misura di cui al primo periodo, resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche''. Gli oneri sono valutati in 786 milioni di euro per il 2022 e in 831 milioni di euro per il 2023, per un totale di 1,6 miliardi.
Aumento pensioni
Il governo Draghi, con decreto Aiuti bis, per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione e per sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, è intervenuto con un mini aumento delle pensioni. Il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021, infatti, viene anticipato al primo ottobre 2022 per una quota pari a due punti percentuali, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità.
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