Scopriamo cos’è e come funziona il bonus contributi 2023, chi ne ha diritto e che novità sono state introdotte dal 1° luglio
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bonus contributi 2023
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Il bonus contributi 2023 consiste in uno sgravio fiscale e contributivo. Questa misura è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 con l'obiettivo di ridurre il cuneo fiscale. Il decreto Lavoro, inoltre, ha introdotto un taglio contributivo aggiuntivo di 4 punti, con una misura una tantum per un periodo di 5 mesi. Ma in cosa consiste questo bonus? Scopriamolo insieme.

Il bonus contributi si applica nel caso di lavoratori con uno stipendio mensile inferiore a 2.692 euro (corrispondente ad una fascia di reddito pari a 35.000 euro) e consiste in una riduzione delle trattenute in busta paga, cosa che porta, di conseguenza, a un reale aumento di stipendio.

In questo articolo approfondiremo cos’è e come funziona di preciso il bonus contributi, come richiederlo e dove trovarlo in busta paga.

Che cos’è il bonus contributi 2023

Il bonus contributi 2023 (detto anche “bonus lavoratori dipendenti 2023”) è uno sgravio contributivo che ha come obiettivo la riduzione del cuneo fiscale. Sostanzialmente, consiste in una riduzione delle trattenute in busta paga, cosa che porta, di conseguenza, a un reale aumento di stipendio. Un altro esito di questa misura consiste nel fatto che chi percepisce meno paga meno tasse.

Questo bonus è stato inizialmente introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 e successivamente rafforzato dal Decreto Lavoro convertito in Legge.

Dal 1° gennaio 2023 al 1° luglio 2023 questa norma aveva previsto un taglio della quota dei contributi pari ad un valore del 2% per redditi fino a 35.000 euro (2.692 euro mensili) e del 3% per quelli fino a 25.000 euro (1.923 euro mensili).

A partire dal 1° luglio 2023 fino al 31 dicembre 2023 queste percentuali salgono, in via temporanea, al 6% per redditi fino a 35.000 euro (2.692 euro mensili) e al 7% per quelli fino a 25.000 euro (1.923 euro mensili). Queste nuove percentuali, tuttavia, non verranno applicate alla tredicesima, per la quale rimane invariato l’esonero del 2% e del 3%.

Bonus contributi 2023 in busta paga: come richiederlo

Il dipendente non deve presentare domanda per accedere al bonus. Sono i datori di lavoro a dover fare richiesta, seguendo le istruzioni fornite dall’INPS per quanto riguarda la valorizzazione dei codici di conguaglio.

La procedura di calcolo della riduzione contributiva e dei relativi aumenti salariali non subirà modifiche in relazione ai cambiamenti introdotti dal 1° luglio. Infatti, continuano a trovare applicazione i codici di recupero già presenti nel Messaggio n. 3499/2022 e nella Circolare n. 7/2023.

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Dove trovare il bonus contributi 2023 in busta paga 

Generalmente, la voce del bonus si trova nella parte inferiore della busta paga dei dipendenti, dove troviamo i calcoli relativi alle trattenute per contributi INPS a carico del lavoratore, IRPEF e simili. L’esonero del 6% o del 7% può presentarsi con varie denominazioni, con i relativi riferimenti normativi.

Bonus contributi 2023: a chi spetta 

Il bonus contributi 2023 spetta a tutti i lavoratori che abbiano un rapporto di lavoro dipendente (compresi i rapporti di apprendistato), a prescindere che sia in ambito pubblico o privato, purché vengano rispettati i limiti nella retribuzione mensile, fissati a 2.692 euro (ossia redditi fino a 35.000 euro).

All’interno di queste condizioni, è possibile individuare due scaglioni:

  • lavoratori con uno stipendio mensile compreso tra 1.923 e 2.692 euro: dal 1° luglio 2023 la riduzione dei contributi è stata fissata al 6% (contro il 2% in vigore dal 1° gennaio 2023). Quindi, chi ha una fascia di reddito corrispondente a 35.000 euro riceve 98,56 euro in più al mese;
  • lavoratori con uno stipendio mensile inferiore a 1.923 euro: dal 1° luglio 2023 la riduzione dei contributi è fissata al 7% (contro il 3% in vigore dal 1° gennaio 2023). Quindi, chi ha una fascia di reddito corrispondente a 25.000 euro riceve 96,03 euro in più al mese.

Come abbiamo detto in precedenza, il bonus dipendenti 2023 è destinato sia ai lavoratori pubblici che ai lavoratori privati. Restano esclusi dal bonus lavoratori 2023 coloro che superano un reddito di 35.000 euro e i rapporti di lavoro domestico. Per questi ultimi, infatti, è già in vigore un quadro normativo che stabilisce delle aliquote previdenziali ridotte rispetto a quelle ordinarie.

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Le persone interessate al bonus contributi 2023 sono alla ricerca di risposte a una serie di domande aggiuntive:

Quando arriva il bonus contributi 2023?

Il bonus contributi è attivo da gennaio 2023. Se non si è ancora percepito l’aumento, questo verrà visualizzato come arretrato in busta paga.

Quali sono i bonus che si possono richiedere nel 2023?

I bonis che si possono richiedere nel 2023 sono svariati. Per citarne alcuni, si può fare richiesta per: la carta risparmio spesa, il reddito alimentare, il bonus cultura, il bonus psicologo, il bonus trasporti, il bonus affitti under 31, il bonus mobili, il bonus bollette ed il bonus occhiali.

Chi può richiedere l’Opzione Donna 2023?

La pensione anticipata di Opzione Donna spetta alle lavoratrici con un’età anagrafica di almeno 60 anni (59 nel caso abbiano un figlio o 58 nel caso ne abbiano due o più) e con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni.

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