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Taglio cuneo fiscale
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La conversione in legge del decreto lavoro 2023 introduce importanti novità anche per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale. Si tratta di un taglio contributivo aggiuntivo (noto anche come bonus contributi 2023) di 4 punti, una tantum per un periodo di 5 mesi, per i lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35mila euro. L’intervento si somma all'attuale taglio di 3 punti del cuneo per le retribuzioni fino a 25mila euro portando lo “sconto” in totale a 7 punti. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Da quando parte il taglio del cuneo fiscale 2023?

Nello specifico, il decreto lavoro ha aumentato di 4 punti la percentuale di esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a carico del lavoratore per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023. La misura riguarda i lavoratori dipendenti pubblici e privati.

Cosa cambia in busta paga con il taglio del cuneo fiscale?

L’ulteriore taglio del cuneo fiscale stabilito dal decreto lavoro 2023 avrà un impatto sulle buste paga da luglio a dicembre 2023. Nel dettaglio, ecco in che percentuale verrà applicato:

  • dal 2 al 6%, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro;
  • dal 3 al 7% a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro.

Quanto sarà l'aumento in busta paga 2023?

Secondo alcune proiezioni effettuate da Altroconsumo, un dipendente con uno stipendio di 15.000 euro lordi all’anno, tredicesima compresa, otterrà un vantaggio in busta paga di 36 euro da luglio 2023. Per chi invece ha un lordo annuo di 20.000 euro, la retribuzione mensile passerà dai 1.284 euro di dicembre 2022 ai 1.314 euro nei primi sei mesi del 2023, fino ad arrivare ai 1.355 euro da luglio a settembre, con un aumento totale di 71 euro.

Infine, per le RAL di 30.000 euro, lo stipendio mensile passerà dai 1.945 euro di dicembre 2022 ai 1.975 euro nei primi sei mesi del 2023, fino ad arrivare ai 2.036 nel periodo coperto dall’ulteriore taglio da luglio a dicembre 2023, con un aumento totale di 91 euro.

Secondo altre simulazioni elaborate dal Sole 24 Ore, per un lavoratore con 25mila euro di retribuzione, quindi, il taglio complessivo sarebbe di 96 euro al mese, proiettato su 5 mesi il totale sarebbe 480 euro. Con 35mila euro di retribuzione il vantaggio mensile è di 99 euro su 5 mesi per un totale di 493 euro.

Chi ha diritto al taglio del cuneo fiscale?

Il decreto lavoro stabilisce che l'ulteriore taglio del cuneo fiscale fino a dicembre 2023 si applichi sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. 

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