
"La Legge di Stabilità 2016 segna indiscutibilmente un’inversione di rotta nei confronti delle politiche 'anti-casa', dando l’opportunità al nostro Paese di agganciare la ripresa". A dirlo è il presidente nazionale della Fiaip, Paolo Righi, in un comunicato diffuso all'indomani dell'approvazione della nuova finanziaria.
“Non c’è dubbio che l’abolizione dell’Imu-Tasi per la prima abitazione darà certamente una spinta ai consumi delle famiglie, ma - afferma Paolo Righi - non rappresenta ancora la svolta sul fisco atteso nel complesso dalla filiera immobiliare e da quella delle costruzioni. Da un primo esame non possiamo sapere se il costo di circa 4.6 miliardi, proveniente dall’eliminazione della tassa sulla prima casa, l’abolizione sull’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati, rappresenterà veramente un taglio alla tassazione immobiliare o se, invece, sarà semplicemente uno spostamento di pressione fiscale dalla casa ad altri generi di consumo, o coperto con l’inasprimento della tassazione locale sulle seconde case, ma comunque vada, il segnale che il mercato immobiliare ha bisogno di essere rilanciato è stato colto da parte del Governo.
Inversione di rotta importante
"Con la Legge di Stabilità, nonostante rimanga in vita la Tasi sulle seconde case e altri immobili, che continuerà ad impegnare i contribuenti nei doppi calcoli con l’Imu, c’è un' inversione di rotta importante che produrrà effetti ben maggiori se sarà possibile nei prossimi mesi intervenire nel comparto immobiliare, con un riordino delle tasse che gravano sulla casa, che potrebbe partire anche dagli immobili locati e dalle permute immobiliari. Il problema – continua Righi - è che spesso, nelle manovre finanziarie si sono fatti annunci di provvedimenti, rimasti poi solo promesse, e forse quest’esecutivo, in questo momento storico, avrebbe potuto essere più incisivo e risolutivo nella riduzione della spesa pubblica improduttiva".
Sollievo fiscale deve essere duraturo
Riteniamo, inoltre, importante come oggi il premier Matteo Renzi abbia voluto sottolineare nel corso di un’intervista a Radio 24 come “con l'abolizione dell'Imu sulla prima casa non ci saranno aumenti di altre imposte”. Non possiamo che augurarci che il sollievo fiscale duri nel tempo: l’aumento dell’Iva e delle accise, scongiurate per i prossimi mesi, così come, ulteriori aumenti della pressione fiscale sulla casa, debbono solo diventare un brutto ricordo per gli italiani.
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