Dal prossimo 15 aprile sarà disponibile online il modello 730 precompilato. Vediamo quali sono i soggetti interessati e quelli esclusi, quali sono le principali scadenze e cosa bisogna sapere sui documenti.
I soggetti interessati
Il modello 730 può essere presentato da lavoratori e pensionati, titolari di indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (cassa integrazione, indennità di mobilità); lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato anche per un periodo inferiore all’anno, compreso il personale della scuola; chi ha soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa almeno nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di luglio 2016 e conosce i dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio.
Il modello può essere presentato anche da chi non ha un sostituto d’imposta, come nel caso di lavoro domestico o quando si ricevono solo gli assegni di mantenimento dell’ex coniuge, oppure da chi ha perso il lavoro. In questi casi, chi ha diritto a un credito riceverà il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate, qualora emerga un debito, il pagamento dovrà essere effettuato tramite il modello F24 direttamente predisposto dal Caf.
I soggetti esclusi
Non sono obbligati a presentare il 730 chi non ha spese da detrarre o crediti da far valere. Nel dettaglio, è esonerato chi ha un solo reddito da lavoro o da pensione, ed eventualmente anche la prima casa e altri immobili soggetti ad Imu, oppure più rapporti di lavoro a patto che sia stato effettuato il conguaglio dall’ultimo sostituto d’imposta. E’ esonerato anche chi ha solo redditi da terreni e fabbricati entro i 500 euro, pensione fino a 7.200 euro e terreni fino a 185,92 euro, e chi riceve solo l’assegno dell’ex coniuge per un importo fino a 7.500 euro, al netto della parte di assegno per il mantenimento dei figli.
Nessun obbligo, poi, per chi ha ricevuto solo redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e/o redditi da lavoro autonomo per un importo fino a 4.800 euro lordi annui. La dichiarazione deve comunque essere presentata se le addizionali comunali e regionali non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta, e se non è stato trattenuto dal sostituto d’imposta il contributo di solidarietà (questi dati risultano dalla Certificazione Unica), e quando sono stati percepiti esclusivamente redditi che derivano dalla locazione di fabbricati per i quali si è optato per la cedolare secca.
Le scadenze
Il 730/2016 deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate entro il 7 luglio 2016. Lo stesso termine è previsto sia in caso di consegna al datore di lavoro che al Caf. Entro il 30 settembre è possibile presentare il modello Unico PF/2016 correttivo o integrativo se la dichiarazione dei redditi presentata in precedenza recava qualche omissione o errore.
I documenti
Chi presenta il 730 al datore di lavoro, poiché quest’ultimo non è tenuto al visto di conformità, non deve presentare i documenti che giustificano le detrazioni ed è direttamente responsabile in caso di errori. Chi presenta il 730 al Caf deve consegnare anche tutta la documentazione relativa alle spese da detrarre. La documentazione deve essere conservata fino al 31 dicembre 2020, data ultima per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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