Il 31 dicembre 2022 scade la riforma ponte della 102 e a partire dal 1º gennaio tornerà, a meno di modifiche last minute, la tanto discussa Riforma Fornero.
Il governo Draghi voleva mettere mani a una riforma delle pensioni, ma dopo i numeri rinvii e soprattutto a causa delle dimissioni del governo nulla è stato toccato. E adesso i tempi per modificare lo scalone di età che costringerà ad andare in pensione dai 64 attuali ai 67 anni della riforma Fornero sembrano essere molto stretti.
In vista delle elezioni del 25 settembre 2022, i partiti hanno avanzato le loro proposte. In primis quella della Lega che propone un'estensione a tutti della Quota 41, ovvero la pensione anticipata per chi ha 41 anni di contributi, con uno sconto mamma. Una riforma che viene però considerata "costosissima". Il Partito democratico vorrebbe una pensione di garanzia per i giovani e tutti i post 1996 che a oggi sono interamente nel sistema contributivo e che quindi rischiano di andare in pensione con un assegno molto basso. Inoltre vorrebbe allargare anche la platea dei lavori gravosi. Il Movimento Cinque Stelle appoggia la proposta del presidente dell'Inps Pasquale Tridico che consentirebbe uscite flessibili a 63 o 64 anni.
Lo scenario più probabile adesso è che a gennaio si torni alla Riforma Fornero che però potrebbe durare molto poco, sostituita dalla riforma del nuovo governo.
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