È possibile beneficiare della detrazione per la porta blindata grazie al bonus sicurezza, un’agevolazione fiscale del 50% di cui si può beneficiare per l’acquisto, l’installazione e la messa in posa di impianti per migliorare la sicurezza dell’immobile. Ma come funziona? E cosa si deve fare per poter ottenere il beneficio? Lo ha chiarito il Fisco rispondendo alla domanda di una contribuente.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “È possibile detrarre le spese per la sostituzione di un portone con unica anta in legno, singolo appartamento, con portone blindato con due ante, mantenendo stessa dimensione del telaio blindato?”.
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha chiarito che è possibile detrarre le spese per la sostituzione di un portone con unica anta in legno, singolo appartamento, con portone blindato con due ante, mantenendo stessa dimensione del telaio blindato. L’importante è rispettare gli adempimenti previsti dalla legge per richiedere la detrazione del 50% delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio (tra i quali, ad esempio, l’obbligo di pagamento con l’apposito bonifico dedicato) e possedere la relativa documentazione.
Il Fisco ha infatti ricordato che “il montaggio di porte blindate o rinforzate rientra tra i lavori sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (art. 16-bis, comma 1, lett. f, del Tuir), per i quali il proprietario o il detentore dell’immobile sul quale è effettuato l’intervento può richiedere la detrazione delle spese in 10 rate annuali di pari importo”.
Ma cosa si intende per atti illeciti? Quando si parla di atti illeciti, come sottolineato dal Fisco, ci si riferisce a quegli atti “perseguibili penalmente come, per esempio, il furto, l’aggressione, il sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti il superamento di limiti fisici posti a tutela di diritti giuridicamente protetti”.
Bonus sicurezza per la porta blindata
Ma in cosa consiste il bonus sicurezza per la porta blindata? Le spese ammesse per richiedere la detrazione del 50% dei costi sostenuti si riveriscono a diversi interventi, quali: porte blindate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci e spioncini; apposizione di saracinesche; installazione di tapparelle metalliche con relativi bloccaggi; sostituzione o installazione di pareti di vetro anti-rottura e antisfondamento; montaggio casseforti a muro; sistemi di allarme; impianti antintrusione e antifurto; videosorveglianza a circuito chiuso (TVCC); impianti di rilevazione incendi, evacuazioni e controllo fumi; sistemi di controllo degli accessi, dispositivi di protezione da allagamenti e fughe di gas; nebbiogeni e altri sistemi antintrusione, anti-scasso e anti-rapina; controllo accessi parcheggi, aree riservate a personale autorizzato, aree di sosta, aree di accesso secondario, ecc.; rifacimento recinzioni, mura perimetrali o altre strutture perimetrali delimitanti la proprietà.
Per beneficiare del bonus sicurezza i pagamenti devono essere necessariamente effettuati con metodi tracciabili: carte di credito/debito, bancomat, bonifico bancario o postale parlante. Il bonifico, inoltre, deve contenere: codice fiscale del beneficiario del bonus; partita Iva/codice fiscale del professionista o della ditta che esegue gli interventi; causale del versamento inserendo la normativa di riferimento (art. 16-bis del Dpr 917/1986); numero e data della fattura; importo complessivo.
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