Era pensato come aiuto alle famiglie in difficoltà con il mutuo l'articolo del decreto sviluppo che prevede la rinegoziazione delle rate e la possibilità di passare dal tasso variabile al fisso. Ma, dopo le critiche delle associazioni dei consumatori arrivano quelle di confindustria a sua volta attaccata dall'abi
Decreto sviluppo: leggi le novità sulla casa
Ció che non piace alla confederazione degli industriali è il passaggio della norma sulle agevolazioni sui mutui che "consentirebbe alle banche di modificare unilateralmente i tassi e le condizioni applicati sui mutui alle imprese" come ha dichiarato emma marcegaglia, presidente degli industriali italiani durante la relazione annuale. "Questa norma va cambiata" ha concluso la marcegaglia
Il decreto sviluppo prevede inoltre che se il cliente dell'istituto di credito che richiede il fiananziamento è rappresentato da un'impresa, le parti potranno avere la possibilità di modificare le condizioni prestito
Nel caso di modifiche unilaterali, introdotte da una banca, l'articolo 8 prevede inoltre che le nuove clausole vengano considerate approvate nel caso in cui il cliente non receda dal contratto in un tempo massimo di 60 giorni dal momento in cui avverrà la consegna della comunicazione
A risentirsi per le dichiarazioni degli industriali è stata l'associazione delle banche italiane (abi) che dopo le accuse lanciate da confindustria rilancia dicendo che in realtà emma marcegalia era al corrente ancora prima dell'approvazione del decreto della norma citata
In ogni caso l'abi propone una chiave di lettura diversa del comma 5 art. 8: questi consentirebbero ad un istituto di credito di proporre una modifica unilaterale, ma questa non scatterebbe automaticamente, perchè comunque la banca sarebbe tenuta a spiegare il cambiamento delle condizioni economiche che suggeriscono una modifica del contratto
per commentare devi effettuare il login con il tuo account