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Christine Lagarde
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Il Consiglio direttivo della Bce, come ci si aspettava, ha deciso di aumentare di ulteriori 25 punti base i tassi di interesse. In particolare, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 4,00%, al 4,25% e al 3,50%, con effetto dal 21 giugno 2023. Quali saranno le conseguenze dell'aumento dei tassi Bce sulle rate del mutuo? I commenti degli esperti e la simulazione idealista su quanto costa la rata del mutuo da oggi in poi.

Inflazione ancora alta, salgono i tassi Bce

L’inflazione è diminuita ma dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato, secondo il Consiglio direttivo della Bce che, di conseguenza, ha optato per non seguire le orme della Fed aumentando ulteriormente i tassi di interesse in Europa. Secondo gli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione è attesa in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Riviste anche le prospettive di crescita economica per quest’anno e il prossimo, con un tasso di crescita dello 0,9% nel 2023, dell’1,5% nel 2024 e dell’1,6% nel 2025.

"Nonostante i segnali di miglioramento dell’inflazione sottostante e gli indizi del fatto che la politica monetaria più restrittiva stia sortendo i suoi effetti, - sostiene Altaf Kassam, Head of Investment Strategy & Research per l’area EMEA di State Street Global Advisors,dalle dichiarazioni di oggi si evince un probabile aumento di 25 punti base in occasione del meeting di luglio e si ribadisce che la politica rimarrà restrittiva per diverso tempo (senza specificare un arco temporale o delle condizioni particolari). Di conseguenza, i rischi per l’outlook di politica monetaria della BCE rimangono al rialzo, ma con un’incertezza crescente. La mancanza di una chiara indicazione sul fatto che il ciclo di rialzi dei tassi si concluderà a luglio potrebbe spingere il mercato a non prezzare alcuni dei tagli dei tassi attesi per il 2024".

Aumentano i tassi Bce, le conseguenze sui mutui

“Logicamente da ora sarà più caro stipulare nuovi mutui, - commenta Fabio Femiani, responsabile idealista/mutui per l’Italia, - anche se è vero che le banche si trovano ora a un bivio, pressate dall'aumento dell'ammortamento anticipato del portafoglio mutui (non sono pochi quei clienti che, disponendo di liquidità, hanno optato per delle estinzioni anticipate – totali o parziali - per ridurre l’incremento delle rate) e dalla lotta per attirare nuovi clienti in un mercato, quello dei nuovi mutui, che si è notevolmente ridotto. Probabilmente continueremo a vedere offerte aggressive da parte di diverse banche, soprattutto sul tasso fisso di media/lunga durata, oppure – novità rispetto alle nostre recenti “abitudini”- un ritorno ai mutui misti/multiswitch con una breve durata della componente fissa, tra i 3 e i 5 anni”.

Quanto cresceranno ancora i tassi Bce

Il mercato prevede che ci sarà almeno un ulteriore aumento di 25 punti base nella riunione di luglio, prima che l'autorità monetaria e finanziaria più alta nella zona della moneta unica faccia una pausa nella sua politica restrittiva per contrastare l'inflazione. Questo scenario porterà l'Euribor al 4%, rendendo ancora più difficile l'accesso a un mutuo per i consumatori con minor potere d'acquisto e continuerà a incentivare il rimborso anticipato dei prestiti per risparmiare sugli interessi. Gli esperti ritengono anche che migliaia di famiglie cercheranno di rinegoziare le condizioni dei loro mutui per ridurre le rate mensili e si aspettano che le banche continuino a combattere una guerra ipotecaria con tassi misti.

Il momento è dunque buono per passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso, se non altro per tutelarsi da ulteriori rialzi della rata. “Con l'Euribor al 4%, il tasso di interesse dei mutui variabili sarà superiore a tale livello, mentre ci sono ancora mutui fissi sul mercato intorno al 3,5%. – spiega Femiani. -Come sempre, la chiave è ottenere offerte da diverse banche personalizzate sulla base del proprio profilo finanziario e confrontarle, andando – soprattutto nel caso dei mutui a tasso misto – oltre la pubblicità iniziale del tasso di ingresso e valutando il prodotto sotto tutti gli aspetti di costo”.

Quanto costa un mutuo da 200.000 euro, la simulazione di idealista

Di quanto aumenta la rata del mutuo a tasso variabile dopo l’aumento dei tassi Bce del 15 giugno 2023? Simulando un mutuo trentennale da 200mila euro, a tasso variabile, con Euribor 3mesi + spread 1,50%, la rata del mutuo da ora in poi costerà:

Per chi ha già un mutuo

  • erogato 1 anno fa: rata originaria di € 673 oggi sale a € 1.074 a dopo il 21/6:

    • € 1.104 con aumento + 25 bps
  • erogato 3 anno fa: da 656 a € 1.010 a dopo il 21/6
    • € 1.038 con aumento + 25 bps
  • erogato 5 anno fa: da 659 a € 946 a dopo il 21/6
    • € 973 con aumento + 25 bps

Per i nuovi mutui (confronto con 12 mesi fa)

Stesso mutuo erogato oggi: rata € 1.104  a dopo il 21/6:

  • € 1.135 con aumento + 25 bps (incremento di oltre 68,5% vs erogazione 2022)
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canva.com

L'impatto sulle famiglie dell'aumento dei tassi Bce

“In molti ci aspettavamo un nuovo aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, che così conferma la strategia dei rialzi allo scopo di riportare sotto controllo l’inflazione, - è il commento di Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif. - Questo sta portando a delle ripercussioni su famiglie e imprese, che soffrono il caro vita. Ciò che rileviamo come CRIF è una continua contrazione della domanda di mutui immobiliari, che a maggio di quest’anno tocca il -24,4%. Notiamo che l’atteggiamento prudente di chi li sottoscrive si ripercuote anche sull’importo medio che si contrae del -2,4%, per un valore pari a 143.390 euro. Tuttavia, va anche detto che era parecchio tempo che i tassi dei mutui erano estremamente bassi e forse ci eravamo abituati molto bene, con tassi dell’1% o addirittura sotto e questa non era una situazione che poteva durare all’infinito. Va un pochino meglio sui i prestiti dove c’è un incremento complessivo del 4,5% a maggio, anche se l’importo medio cala del -1,9%, attestandosi a 8.554 euro. A livello più generale si può dire che il livello più alto dei tassi di interesse, gli stipendi fermi e la minore disponibilità di denaro hanno generato un rallentamento del mercato per famiglie e imprese".

Quando ci sarà il prossimo aumento dei tassi Bce 2023?

Il rialzo dei tassi Bce deciso il 15 giugno 2023 potrebbe non essere l’ultimo. Ecco il calendario delle prossime riunioni Bce durante le quali l’istituto di Francoforte potrebbe decidere nuove variazioni nei tassi di interesse quest’anno:

  • 27 luglio 2023
  • 14 settembre 2023
  • 26 ottobre 2023
  • 14 dicembre 2023
  • 25 gennaio 2024
  • 7 marzo 2024
  • 11 aprile 2024
  • 6 giugno 2024
  • 18 luglio 2024
  • 12 settembre 2024

 

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