In Italia ci sono 32 milioni di abitazioni e 25 milioni di famiglie. Eppure per moltissimi italiani la casa è un problema. In un rapporto della cgil scopriamo che i canoni sono aumentati del 130% in dieci anni, mentre 800mila alloggi rimangono vuoti. E le prospettive di reddito dei prossimi anni sono nefaste per un numero crescente di famiglie
Chi vive in affitto?
Per prima cosa lo studio della cgil individua le fasce della popolazione che vivono in affitto. Si tratta di 4,7 milioni di famiglie, corrispondenti al 18,9% del totale, ossia 11 milioni di persone
Di queste famiglie il 67% sono monoreddito, il 20,5% sono unipersonali e il 29,2% sono pensionati
A queste cifre aggiungiamo:
600mila famiglie che avrebbero diritto ad una casa popolare, che al momento non esiste
400mila richieste di contributo all'affitto nel 2010, a fronte di una drastica riduzione del fondo
175mila sfratti emessi negli ultimi 5 anni
Gli aumenti
Rispetto ai canoni, gli aumenti dal 2000 al 2010 sono stati del 130%, con punte del 145% nelle grandi città. I salari, invece, sono cresciuti di poco nello stesso periodo a livello nominale. A livello reale la perdita media è di 5.400 euro pro-capite
Sommando tutti i fattori, non è difficile capire che l'Italia vive un'emergenza abitativa per le fasce più deboli della popolazione. E la triste realtà è che le fasce più deboli sono ogni anno più numerose, mentre il mercato degli affitti è sempre più polarizzato
I canoni
In questa dinamica i canoni di mercato sono alle stelle. La cgil calcola 1.100 euro come riferimento del canone libero per un appartamento idoneo ad una famiglia tipo; 800 euro per il canone concordato e, all'estremo opposto, 80 euro per le case popolari, che, come abbiamo visto, sono però assolutamente insufficienti rispetto alla domanda
Il mercato dell'affitto ha vissuto proprio in questi giorni la più importante riforma fiscale degli ultimi anni. La Cedolare secca sugli affitti Modifica infatti le imposte sui canoni da locazione, ma, secondo il sunia, il sindacato inquilini, i benefici sono solo per i proprietari con redditi alti, dato che non sono previsti sgravi fiscali per le famiglie che affittano
Il social housing
La speranza si chiama social housing, ossia un'edilizia convenzionata, con un modello misto pubblico-privato, che possa intercettare le fasce medie, comprese tra i canoni liberi e quelli popolari. Ma per il momento in Italia parliamo solo del 4% delle case, a fronte del 22% della gran bretagna, del 20% della francia e del 36% dell'olanda
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10 Commenti:
Scusate, ma forse io vivo in un altro mondo.
Ho tre appartamenti affittati, a Milano.
Nel 2001 percepivo (convertiti in euro) 450, 550 e 750 euro
Oggi 470, 680 e 750 euro
Il mercato, con offerta sovrabbondante rispetto alla domanda, non consente alcun ritocco al rialzo.
Dove sarebba l'aumento del 130%, con punte del 145 nelle grandi città?
A viareggio per lo stesso appartamento nel 2002 pagavi 800.000 lire oggi paghi dagli 800 a 1000 euro
470 euro e dove sarebbe questo "miracolo a Milano"? e di quanti metri quadri stiamo parlando?
Confermo quanto detto dall' anonimo con tre appartamenti a Milano . Il rinnovo di un bilocale a Milano dopo gli otto anni di legge mi ha permesso un aumento del 10 % . Assolutamente sbagliato il 130% della CGiL , cosa che non capisco perchè il loro centro studi di Mestre solitamente è ben dentro i problemi e li analizza con dati reali
Se anche la cgil dicesse il vero (e non lo dice) cosa ci sarebbe da stupirsi? tutti i costi della casa (tasse, manutenzione ecc) moltiplicati negli anni devono essere recuperati dal canone
Buongiorno, sono pensionato e proprietario di un alloggio affittato; sto valutando la "cedolare secca" sugli immobili : a prima vista mi sembrava favorevole (il canone di affitto va sommato alla pensione, per cui raggiungo il 27%, contro il 21% della cedolare), pero' mi blocca l'aggiornamento ISTAT per i prossimi 4+4 anni : l'inflazione sta aumentando (cosi' dicono le previsioni), per cui prospettando un adeguamento del 2,5% annuo, alla fine rinuncero' a piu' del 20% del canone di locazione!!!! e' conveniente ??? ci guadagna senz'altro l'inquilino!!!...ed il proprietario ??? ..STO VALUTANDO.....
Preciso che gli aumenti che ho citato non erano vincolati dal contratto 4+4, in quanto si sono succeduti vari inquilini e, teoricamente, avrei potuto aumentare il canone in qualsiasi misura.
È proprio il mercato che non lo consente.
Quanto alla cedolare secca, anch'io ho fatto i conti.
Nel calcolo di Angelo non si fa cenno all'addizionale irpef regionale e comunale (che a Milano non c'è) , all'imposta di registro e ai bolli.(e questi sono vantaggi)
Né si fa cenno all'imponibile che, nel caso dell'irpef, è l'85% del canone, nel caso della cedolare, il 100%. (E questo è uno svantaggio)
Bisogna anche fare attenzione alle detrazioni e deduzioni di imposta, che abbattono l'irpef, ma non la cedolare.
Il contribuente potrebbe divenire incapiente.
Insomma, bisogna fare i conti, ma farli tutti.
Nel mio caso la cedolare è comunque molto conveniente.
E' interessante vedere la percentuale di social housing in europa, rispetto a quella dell'Italia.... per chi parla del social housing come alternativa agli altissimi affitti italiani, nonché ai prezzi spropositati delle case.
Ma scusa un argomento molto ma molto interessante esempio io guadango
1130 euro e pago 500 euro per l'affitto 80euro per l'enel 300euro gaz ogni 2 giorni faccio benzina 20 euro e ogni settimana faccio la spesa ogni 4 mese pago l'assicurazione 400 euro senza parlare di analise o pagare tikette per ospedale ditemi voi cosa faccio a questa condizione ah anche il mio marito non lavora.....
Ecco quindi tutto sopra gli mio spalle grazie
Parlare e troppo facile per cgil . Sappiamo quando sono cappaci di cambiare l'Italia ma per noi i giovani come faremo a sostenere i nostri figli nell futuro ,in qui io lavoro a contrato determinato di 7 mesi all anno e pago l'affitto di 680,00euro piu gas e luce ,aqcua mi va solo la casa sui1000e 1100 euro al mese e quei soldi sono persi per la mia famiglia. Invito i signori della cgil di guardare e a metterci un po nei panni della gente . Basta stime dell istat o quello che sparate tutti i giorni ma guardate la realta della gente ,le banche primadi fare un mutuo , le danno alla gente( una fune e la pistola per decidere a morire )voglionoil 20% dell mutuo che vale a dire 50.000 euro e per di piu lacasa che compri per 30 anni sei in preda alle banche che gestiscono la tua vita come vogliono. E la gente per fare 50.000 euro. C'i vuole del fegato.queste cose devono vedere bene i signori dell governo ,e inutile che la sign FORNERO piange.povera gente piange tutti i giorni e non sa dove sbattere la testa.grazie da parte mia, di un dissocupatto che e in attessa dell lavoro,
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