Il settore immobiliare in Italia, lo sappiamo, vive una fase di stallo e per dare una scossa è necessario fare una cosa sola: rivedere i listini. E i primi a farlo devono essere le banche, che continuano a tenere nei loro portafogli immobili svalutati, di fatto, ma tenacemente fermi nei prezzi. Ma chi avrà il coraggio di farlo per primo?
Un'inchiesta di casa plus 24, il supplemento del sole 24 ore dedicato al real estate, ha intervistato diversi esperti in merito. La questione è questa: perché con la crisi i valori immobiliari negli altri paesi sono scesi del 30-40% e in Italia in misura decisamente minore?
Secondo alcuni analisti sono le banche a tenere tutto Fermo, ma se fossero obbligate a ricapitalzzarsi, come chiede il fondo monetario internazionale, dovrebbero per forza svalutare il proprio portafoglio immobiliare, tra l'altro sostanzioso, e darebbero il via alla revisione dei listini, con effetto domino
Altri analisti ritengono invece che siano i proprietari a tenere tutto bloccato, con il loro arroccamento sui listini del 2007, ossia quando le tempeste finanziarie che stiamo vivendo non se le immaginava nessuno
Il fenomeno, dal punto di vista economico, si chiama repricing, e non è nient'altro che il cambiamento dei prezzi, per adeguarli alle mutate condizioni economiche. Particolarmente evidente, secondo gli esperti intervistati da il sole (provenienti da istituzioni e università di prestigio, come cb richard ellis o la bocconi) è la paralisi creata dalle banche rispetto agli uffici e i fabbricati commerciali e industriali: pur di tenere nei loro attivi il valore potenziale (del 2007) di questi immobili, bloccano tutto il mercato
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I grandi gruppi immobiliari sono le banche, le assicurazioni e il vaticano
55 Commenti:
Nei prossimi giorni saremmo costretti ad attuare le riforme strutturali che la bce ci chiede nella lettera di Draghi, un vero terremoto per un paese abituato da 30 anni a risolvere i problemi con la svalutazione e l'aumento del debito . Cambierà tutto compresi i prezzi delle case che sono oggi il freno alla ripresa del mercato immobiliare e di tutto il suo indotto. Abbiamo un disperato bisogno di aumentare il nostro pil ed il comparto edilizio è un importante tassello.
Tutte cavolate, il mercato abbassando i prezzi non vola ...anzi, si crea un clima di incertezza ancora maggiore, calano così gli investimenti e i costi sono sempre alti, in molte zone costruire non sarebbe più conveniente e le imprese chiuderebbero, comprese tutte le fabbriche di materiali edili , arredo, tessili ecc..nel giro di pochi mesi. Serve un riallineamento dei prezzi in alcune zone dove realmente c'è stata la speculazione ma illudere la gente che domani comprerà casa con il 40% di sconto in zone dove già ora i prezzi sono di 1500 euro/mq sul nuovo portandosi via appartamenti a 70 o 80 mila euro è pura utopia, in Italia ci sono le tasse oneri altissimi da pagare, i materiali costano cari e i requisiti da rispettare sono sempre di più....svendere i patrimoni delle banche o dello stato porterebbe una calo momentaneo dei prezzi e a una saturazione della richiesta totale a scapito di chi lavora e sarebbero colpiti tutti i settori compresi quelli dei servizi mandando in fallimento il paese e facendo perdere milioni di posti di lavoro che poi le case scontate con cosa le comprano? con i buoni propositi o gli slogan?bel modo di risollevare il paese.
In spagna i prezzi sono calati ....andate a vedere che bene che stanno ora e come lavorano le loro imprese....sono a cartoni.
Ecco il capo degli ultimi giapponesi..
TUTTE CAVOLATE COSA?? mA DOVE VIVI??
I PREZZI DEI MATERIALI, l'ARREDO... mA DI COSA PARLI?
Forse non ti è chiaro che senza i soldini delle banche l'italiano medio non è che non vuole, ma non può più....comprare!!!
L'esempio della spagna è il meno indicato proprio perchè negli ultimi 10 anni il pil di questa nazione era aumentato grazie alla forte speculazione del settore immobilare...finita la festa..oggi vediamo i risultati.
O forse pensi che le speculazioni possano gonfiare un settore all'infinito?
La storia dovrebbe insegnare qualcosa ..perchè gli stessi argomenti si sentivano negli anni 90 quando la borsa sembrava aver imboccato la sola strada dell'ascesa..poi..tanti si sono dovuti ricredere ed ad un prezzo molto salato...lo stesso dicasi per l'immobilare dal 1992 al 1998.
Oggi la situazione è molto molto più pesante.
O fai parte della categoria che usa lo slogan "il mattone non tradisce mai"????
Deve scendere di prezzo tutto !!! non solo le case
"L'ultimo dei giapponesi"..."la festa è finita"..."il mattone etc..."..che palle 'sto forum. Sempre le solite cose, da anni. Come se ripeterle pluri quotidianamente bastasse di per per sè a cambiare la realtà locale che vede, dalle mie parti, i prezzi persino lievemente più alti del 2007. Nonchè nuovi cantieri ovunque.
Cambiate hobby, cari signori. Se proprio non ce la fate, se divora vivi la coazione a ripetervi, siate almeno un pò più creativi (per tenersi "aggiornati", questo forum basta consultarlo un paio di volte l'anno). Fermo il fatto che, oggi come oggi, un "aiutino" lo passa anche la mutua.
PS: immagino che adesso si ri-materializzerà quello dell'equo canone e delle rendite di posizione.
La verità fa male..eh!!
Comincia a guardarti intorno per trovare un lavoretto "vero".
1500 mq deve tornare ad essere il prezzo medio del nuovo e non 3000 mq.
Prima con uno stipendio si comperava 1 mq, adesso solo mezzo... qualcosa non torna.
Non parliamo del lavoro che per i giovani è un disastro quasi totale.
Bene le banche svendono il loro patrimonio immobiliare del 50% (quello dei mutui privati per intenderci e solo per ipotesi) magari non ci guadagnano e non ci perdono e poi? gente sul lastrico diretti proprietari e attività dell'indotto, e i mega fondi immobiliari? pensiamo che accettino una riduzione drastica del 50% del patrimonio e delle azioni? e gli enti mega proprieteri di case? ad esempio l'inpgi (ente giornalisti) è uno dei più grossi se non il più grande proprietario di immobili e su questo basa le pensioni, ecc. Ecc. Se per seguire il mercato svalutasse del 50% sapete che succede con i giornalisti e le loro pensioni? e le banche? devono ricapitalizzare il proprio patrimonio, capitali ed immobiliare, dove anche l'organizzazione e presenza nazionale ed il numero ed efficenza delle filiali conta, figuriamoci se autonomamente mettono in perdita il loro capitale. Magari si cuccano altre case di quelli che non riescono a pagarle oppure, come sempre, le mandano all'asta. Nonmi pare che ci siano in giro possibilità di "stralcio" particolarmente ragalato. Si può fare, si fà però grosso modo come prima. Almeno io in banca vedo così
Salve. Sono un giovane costruttore edile e giusto per completezza volevo raccontare quello che mi stà succedendo al rientro delle ferie.
Ho due cantieri aperti che sto portando avanti fra mille difficoltà che tutti voi conoscete bene. L'ultima vendita risale a circa un anno e mezzo fa. Oramai stremato, mi ero ripromesso che a settembre, al rientro dalle ferie, avrei abbassato consistentemente i prezzi, così come brillantemente consigliato di numerosi "analisti di mercato" che popolano questo forum. Bene, da circa il 10 di settembre il telefono ha ricominciato a squillare in un modo che avevo oramai dimenticato e da quella data ad oggi ho stipulato 4 compromessi concedendo uno sconto non superiore al 2-3% sui prezzi non ritoccati al ribasso, e continuo a fissare appuntamenti per visite sui cantieri.
Vacci a capire qualcosa..........meditate gente meditate..!
Complimenti per la sincerità.
Ma allora che avevano da piagne i tuoi colleghi incazzati con Matteoli?
Delle due l'una ....
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