L'agenzia del territorio comunicherà i dati finali sulle compravendite nel 2011 soltanto a febbraio, ma nessuno si fa illusioni. Quello appena trascorso sarà uno degli anni peggiori dal 1995 per transazioni concluse. E con la crisi dei mutui nessuno si aspetta per il 2012 la svolta, ma nonostante ciò se qualcuno immagina un crollo dei prezzi, allora resterà deluso. A dirlo è l'ufficio studi gabetti
Le vendite subiranno una nuova contrazione , soprattutto nel primo semestre. Ma ad una contrazione che potrebbe rivelarsi persino a 2 cifre la discesa dei prezzi sarà invece limitata e le grandi città terranno. Sono queste le analisi di Francesca fantuzzi, capo dell'ufficio studi di gabetti
La flessione dei prezzi sarà compresa tra l'1 e il 3% nei grandi centri (Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Verona, Napoli e Bari) e tra il 3 il 4% nelle piccole città. Tra le grandi città alcune hanno persino tenuto completamente i prezzi di listino, come Genova e Verona, mentre, sempre secondo l'analisi di gabetti, Roma, Milano e Torino avrebbero subito delle discese quasi impercettibili
Solo Napoli e Bari avrebbero visto un calo attorno al 5%, un'analisi in linea con quella dell'ufficio studi di idealista. Lievi discese, attorno al 3% si sarebbero invece registrate a Bologna e Firenze
Gli occhi sono dunque tutti puntati sul 2012. Quasi nessuno dubita che vendere casa in questi mesi sarà una vera impresa e che i tempi di vendita si allungheranno. Ma, secondo gabetti, molti propritari non hanno nessuna intenzione di abbassare i prezzi e in molti casi non ne hanno nessun bisogno
Se il valore di una casa è infatti il risultato della trattativa tra venditore e acquirente,secondo l'analisi di gabetti semplicemente la domanda e l'offerta non si incontreranno
Quali case si venderanno nel 2012? secondo gabetti soprattutto le sostituzioni, ossia chi vende per ricomprare in un'altra zona o una casa più grande, e gli investimenti dei privati alla ricerca di un mono o bilocale in zone semicentrali da mettere a reddito
57 Commenti:
Quali case si venderanno nel 2012? secondo gabetti soprattutto le sostituzioni, ossia chi vende per ricomprare in un'altra zona o una casa più grande.
Sig. Gabetti, forse a lei sfugge il fatto che per comperare una casa più grande prima bisogna vendere quella più piccola.
In versilia il 2011 chiude con un calo del 40% delle compravendite, a rischio le oltre 400 agenzie immobiliari. Fonte : il tirreno quotidiano locale
....pane e cipolla è squisito!!!...ma.. Quando finirà la cipolla, incominceremo a mangiare pane e sputo!!
...e...quando finirà anche il pane....
....pane e cipolla è squisito!!!...ma.. Quando finirà la cipolla, incominceremo a mangiare pane e sputo!!
...e...quando finirà anche il pane....
Sono daccordo con gabetti
Gabetti ha ragione!
Ma certo che ha ragione!
Del resto chi è che si prende la briga di contraddire un pazzo?
A qualcuno forse è sfuggito che gabetti prevede per il 2012 un ribasso fino al 4% che sommato all'inflazione diventa 6/7%.
A molti mattonari ottimisti (poverini!... l'ottimismo della disperazione) sfugge il fatto che la torchiatura per i cittadini prevista dalle manovre estive del nano di arcore e da quella di monti, sono oggi solo minimamente in atto; quando saranno tutte a regime 2013/2014, ci sarò fame nera in Italia.
Altro che prezzi delle case ancora ai valore di bolla del 2007.
Io, il grande demetrio, prevedo che quest'anno i prezzi mediamente scenderanno si un altro 8/12%, così come le compravendite.
... il ribasso continua... lento ed inesorabile!
Demetrio
Io, il grande Demetrio?
Ragazzi ma questo e' scemo vero!
Formulare previsioni in questo momento è da folli.
Tutti, ribadisco tutti gli analisti del settore (nomisma, scenari immobiliari, gabetti, tecnocasa, ecc) hanno preso dei granchi pazzeschi negli ultimi 2 anni, dopo aver previsto riprese su riprese.
Le transazioni sono in continua diminuzione ed è impossibile prevedere cosa succederà nel 2012.
La paura per l'incertezza della finanza potrebbe spingere alcuni ad investire ancora nel mattone, ma le famiglie certamente avranno difficoltà a reggere i prezzi attuali anche in conseguenza dell'atteggiamento prudente delle banche
Specialmente le grandi città hanno ed avranno differenze abissali tra zone centrali, semi-centrali e periferiche, soprattutto per l'incidenza relativa del nuovo costruito
Vedremo!
per commentare devi effettuare il login con il tuo account