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Con le compravendite in discesa molti proprietari di case potrebbero decidere di ritirare il proprio immobile dal mercato della vendita e di ricollocarlo su quello dell'affitto. Inoltre, con l'imu che incalza, e in alcune città colpirà più pesantemente le abitazioni sfitte, la locazione potrebbe essere la vera protagonista del mercato 2012

Vediamo infatti le possibilità che hanno gli attori in gioco:

Proprietari. Per chi non ha debiti o non ha bisogno di liquidità non c'è nessuna fretta di vendere. Ma le tasse inclazano e la prossima riforma del catasto potrebbe modificare completamente il panorama fiscale della prorpietà immobiliare. Diversi comuni, inoltre, aumenteranno l'imu sulle seconde case sfitte, dato che la legge consente loro di innalzare l'aliquota. Lasciare una casa vuota potrebbe quindi diventare assi costoso e, sebbene in molti abbiano paura di affittare per il rischio morosità o danni, la cedolare secca e le garanzie sull'affitto che cominciano a diffondersi potrebbero far cambiare le cose

Mutui . Salvo cambiamenti improvvisi, per tutto il 2012 il costo di un credito per la casa si manterrà alto. L'euribor basso, invece, farvorisce chi un mutuo ce l'ha già, ma il differenziale che le banche applicano in questo momento scoraggia i futuri mutuatari

Acquirenti. Chi ha bisogno di una casa per andarci ad abitare non può certo aspettare che passi la crisi. Le Giovanni coppie, i separati, i trasfertisti, chi trova un primo impiego, o le famiglie a cui nasce un figlio, trova la strada dle mutuo sbarrata e dovrà in molti casi decidersi per l'affitto. Ma la sopresa potrebbe essere una maggiore offerta del normale

Le condizioni ci sono tutte perché il 2012 sia l'anno dell'affitto

 

 

 

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13 Commenti:

27 Gennaio 2012, 15:50

Ma facciano il piacere i signori politici, loro la casa l'hnno ereditata o comprata con i soldi nostri o con l'evasione fiscale non certo con i sacrifici lo dimostra il fatto le leggi che fanno approvare tutti daccordo.

27 Gennaio 2012, 15:51

Il governo monti non ha ancora provveduto alla ripresa dell' economia provvedendo idee per risollevare l' edilizia,in una nazione che il mattone è sempre stato un bene comune.
Dando spazio all' edilizia,settore trainante,(che si dirama in tutte le categorie), potrebbe essere interessante ritornare alle "case a riscatto" promuovendo aree
A costo zero ( i comuni possono concordare con i proprietari terrieri,acquisendo a costo zero,dando ai proprietari indici maggiori). In questo modo le imprese si aggiudicherebbero aree e potrebbero costruire su aree a costo zero.
Gli acquirenti potrebbero avere un appartamento con pagamento rateale di 20/25 anni,con acconto pari al 30% del costo dell'impresa, senza avere un mutuo dalle banche.
Tenendo conto che la maggioranza delle aree hanno una incidenza sugli immobili che va dal 50% al 70%

27 Gennaio 2012, 16:01

Dove sono andati a finire i soldi dei condoni ? I soldi degli oneri concessori che hanno percepito i Comuni delle migliaia di case che ancora non hanno ricevuto la sanatoria ?come è che il fisco non controlla non si salva l'Italia prelevando ancora soldi ma controllando dove sono andati a finire e come si sono spesi.

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