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Comprare la casa in cui si abita è più che un investimento

Il presidente mario monti ripete da giorni che il peggio è passato e la ripresa economica è vicina. Ma per quanto un messaggio di ottimismo possa far bene, gli italiani si chiedono da quale settore arriverà questa benedetta ripresa, visto che le imprese che chiudono ogni giorno sono sempre più numerose. Giorgio squinzi, il presidente di confindustria, sembra saperlo: dalle case degli italiani

"Sicuramente la ripartenza del nostro paese può avvenire principalmente dall'edilizia. I numeri che stiamo riscontrando in questo periodo sono talmente negativi che credo basti poco, basti solo un po' più di attenzione per far ripartire questo motore che è uno dei principali". Così si è espresso squinzi durante il salone dell'edilizia di Bologna

Abbiamo un patrimonio immobiliare importante che deve essere adeguato e dobbiamo recuperare, con margini di recupero eccezionali. In questa fase in cui gli italiani sono disorientati e non sanno quali investimenti fare, possono trovare nel recupero del proprio patrimonio immobiliare una risposta". Insomma, se ogni italiano ristrutturasse casa l'economia ripartirebbe. Le agevolazioni certo non mancano

Le grandi sfide del patrimonio immobiliare italiano sono infatti l' Adeguamento antisismico E il risparmio energetico. Niente nuove case dunque, ma basterà il miglioramento di quelle esistenti a far ripartire l'economia?

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14 Commenti:

23 Ottobre 2012, 11:11

Daltronde le banche e la chiesa cattolica sono piene di immobili in Italia... come poteva dire altrimenti squinzi?!?!
Mi sa che il crollo immobiliare in Italia non si avrà... si avranno invece forti vendite nelle aste dei tribunali, dove fiduciari di banche e chiesa faranno man bassa.... tempi duri ci attendono!!!

23 Ottobre 2012, 11:59

In reply to by anonimo (not verified)

Si avranno invece forti vendite nelle aste dei tribunali siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!! le mie letture preferite: gli annunci delle vendite nei portati delle aste giudiziarie; un vero godimento!

23 Ottobre 2012, 11:17

Squinzi dovrebbe bere meno alcolici e dire cose più sensate...tipo investire sull'innovazione e sui settori che fanno crescere l'export e certamente l'edilizia (perlomeno se si parla di chi costruisce case) non è certo uno di questi....

23 Ottobre 2012, 11:56

In reply to by fabio (not verified)

Squinzi dovrebbe bere meno alcolici e dire cose più sensate...tipo investire sull'innovazione e sui settori che fanno crescere l'export e certamente l'edilizia (perlomeno se si parla di chi costruisce case) non è certo uno di questi.... forse gli è venuta l'idea geniale di costruire palazzi in Italia e di venderli all'estero; magari trasportati tutti interi con la nuova tav! ahaahahah

23 Ottobre 2012, 11:39

...ma se non ci sono soldi, come fai a ristrutturare casa !!!!

23 Ottobre 2012, 11:49

Se me la paga squinzi, la ristrutturo volentieri

23 Ottobre 2012, 12:08

Eppure il ragionamento è sensato: gli incentivi sono così alti che se uno vuole ristrutturare questo momento è quello giusto. C'è una parte di popolazione che certamente non ha soldi e questi neanche con un incentivo del 100% possono anticipare i soldi per una ristrutturazione.
Ma molti abitano case che necessitano di interventi.
Oltretutto Le imprese edilizie sono con l'acqua alla gola e mettendole in competizione con buonsenso si possono ottenere buoni sconti.

23 Ottobre 2012, 12:19

Non ci facciamo mancare niente in questo forum, c 'è anche Quello che gode con le aste ....

23 Ottobre 2012, 12:42

Squinzi ha perfettamente ragione ma dimentica un particolare fondamentale. Le ristrutturazioni delle case si realizzano nel momento che si "cambia casa" quando per esempio da una casa di 60 mq si passa a una di 100 mq. Oggi come tutti sappiamo questo mercato è completamente bloccato dal fatto che chi dispone di case vuote e non si trova nella necessità di vendere non vuole accettare le modificate condizioni del credito bancario e quindi non abbassa il prezzo. Per uscire da questo stallo vanno apportate modifiche alla tassazione della casa come la riduzione a 100.000 euro della franchigia sulle tasse di successione (oggi è 1.000.000 ad erede in linea diretta), e l'inalzamento progressivo dell'imu in base al numero di abitazioni possedute. Continuare a rimandare queste decisioni vuol dire rassegarsi al fallimento del paese.

23 Ottobre 2012, 13:37

Ma in un momento come questo chi è quel pazzo che ha da parte un pò di soldi e sceglie di immobilizzarli in ristrutturazioni varie?!?! che tra l'altro non verranno minimamente prese in considerazione quando mai si decida di venderla... mha?!? c'è gente che proprio non ha ancora capito cosa significa "recessione"!!! il problema è che sono quelli al potere...

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