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Come affittare una casa in sicurezza, alcuni utili suggerimenti
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Nel momento in cui si decide di locare il proprio immobile è opportuno conoscere alcuni importanti aspetti, così da non incorrere in brutte sorprese. Abbiamo preparato una guida per affittare casa senza avere brutte sorprese. Per non farsi trovare impreparati, vediamo dunque come affittare una casa in sicurezza con l’aiuto di Isabella Tulipano, dell'ufficio stampa di SoloAffitti, rete specializzata nel settore delle locazioni, la quale a idealista/news ha spiegato: “E’ necessario procedere con un’attenta selezione dell’inquilino che tenga conto del rapporto reddito/canone, di eventuali referenze e di un’eventuale valutazione di un garante”.

Quando si vuole affittare una casa, ci sono delle regole che il proprietario può seguire per non avere brutte sorprese?

“Facciamo una doverosa premessa: le brutte sorprese non possono mai essere previste. Ci sono situazioni che non si possono immaginare. La pandemia Covid è un esempio perfetto di quanto ci potrebbero essere cause così imprevedibili e inimmaginabili da suscitare ad esempio una situazione di morosità per un inquilino fin lì sempre puntuale.

L’unico modo per evitare le brutte sorprese è dare per certo che non esiste un inquilino che pagherà sempre e puntualmente, diventa quindi indispensabile avere una garanzia, un servizio di protezione di questa rendita. Sapere, proprio come quando compriamo una macchina o una lavatrice, che se dovesse rompersi o ci fosse un incidente, siamo coperti dalla garanzia.

Per lo più i proprietari si preoccupano di chiedere un deposito cauzionale, la cui funzione però dovrebbe essere più che altro quella di coprire eventuali danni o debiti lasciati dall’inquilino a fine contratto. Alcuni chiedono la mensilità anticipata, altri la fideiussione bancaria che l’inquilino rilascia con sempre maggiori difficoltà.

Ci sono servizi specifici per l’esigenza, noi di SoloAffitti abbiamo da sempre ‘affittosicuro’ che comprende tutele legali per assistere il proprietario e che paga le mensilità e le spese non versate dall’inquilino. Da quest’anno abbiamo aggiunto un servizio esclusivo, SoloAffittiPAY, che garantisce sempre al proprietario il pagamento del canone di affitto, qualsiasi cosa accada. A pagare, infatti, è direttamente SoloAffitti”.

Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione e le cose a cui stare attenti?

“Per quanto le sorprese possano sempre esserci, è necessario procedere con un’attenta selezione dell’inquilino che tenga conto di:

- rapporto reddito/canone: si chiede la busta paga e la dichiarazione dei redditi dell’inquilino o degli inquilini che prendono in affitto l’immobile; in modo che la spesa del canone di affitto non incida più del 40% sul reddito disponibile. Per esempio, per chi guadagna 1.500 euro netti al mese vorrebbe dire prendere in affitto un immobile per un massimo di 600 euro;

- eventuali referenze se l’inquilino era già stato in affitto;

- valutare un garante se si tratta di un inquilino la cui documentazione finanziaria non sia del tutto convincente”.

Come funziona la suddivisione delle spese tra inquilino e proprietario?

“La suddivisione classica prevede che le spese di manutenzione ordinaria (piccole riparazioni, pulizia della caldaia, pulizie scale, ecc..) siano a carico dell’inquilino, mentre quelle straordinarie, quindi ogni volta che c’è da sostituire un componente, siano a carico della proprietà.

Una precisazione importante è che l’eventuale sostituzione di un componente non compete al proprietario nel caso in cui la sua rottura sia dovuta a negligenza dell’inquilino. Sempre per fare un esempio, se la caldaia è da sostituire perché oramai vecchia e usurata, allora la spesa grava sul proprietario; se la stessa, invece, è da sostituire perché l’inquilino per negligenza non si è mai occupato della pulizia e ha compromesso così il suo funzionamento, allora la spesa è di competenza dell’inquilino stesso”.

Ci sono riferimenti normativi che regolano il rapporto inquilino-proprietario e che è bene conoscere?

“Per la suddivisione delle spese c’è una comodissima tabella, alquanto dettagliata, che distingue le spese tra ‘L’ locatore (proprietario) e ‘C’ conduttore, ovvero inquilino.

Crediamo che tra i riferimenti normativi principali ci siano quelli diretti agli articoli del Codice Civile che definisce nell’articolo 1575 gli obblighi principali per il proprietario (consegna di un immobile in buono stato, il mantenimento di questo stato per la durata del contratto e il pacifico godimento del bene da parte dell’inquilino) e nell’articolo 1587 che raccomanda all’inquilino di ‘prendere in consegna la cosa, osservare la diligenza del buon padre di famiglia’ e di dare il corrispettivo nei termini convenuti.

Ecco, se il proprietario si ricordasse sempre che in cambio di un canone fisso lascia all’inquilino il godimento del suo bene e se l’inquilino usasse sempre la diligenza di un buon padre di famiglia nell’utilizzo della casa, probabilmente ci sarebbero meno controversie da gestire”.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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