
Le spese relative all’elettricità di un box auto sono di due tipi: quelle connesse alle parti comuni che servono per accedervi e quelle interne (private), ad uso esclusivo dell’utilizzatore. Questa distinzione è fondamentale per capire chi paga la luce del garage in caso di affitto: salvo indicazioni di tipo diverso nel contratto di locazione, quelle nella zona privata sono a carico dell’inquilino che ne fa uso, quella delle parti comuni sono a carico del proprietario, che se ne prende carico attraverso le spese condominiali.
Chi paga la luce del garage
Le spese per i consumi diretti di un bene locato sono a carico dell’affittuario. Tra queste voci c'è anche quella relativa alla luce del garage. Siamo davanti ad un diritto molto preciso e ben delineato, che scaturisce dal fatto che l’inquilino è il soggetto che utilizza il servizio, quindi spetta a lui pagare gli eventuali oneri.
Fatte queste premesse, è necessario prendere in considerazione alcune specifiche ben precise.
Il contratto di affitto
Nel contratto di locazione potrebbe essere specificato quale sia il soggetto a doversi prendere l’onere di saldare la bolletta della luce: spetterà proprio a chi viene indicato assumersi i costi. Nella maggior parte dei casi viene indicato proprio l’affittuario come colui che deve prendere in carico la gestione del pagamento dell'elettricità: una scelta ovvia, anche da un punto di vista prettamente legale (oltre che pratico), perché la luce è un consumo personale.
Nel caso in cui all’interno del contratto di affitto non fossero previste delle indicazioni in tal senso, le spese per i consumi - nelle quali rientrano quelle della luce - sono a carico dell'affittuario. Accordi di tipo diverso, ad ogni modo, devono sempre essere rispettati.

Presenza o meno di un contatore
Il pagamento degli oneri elettrici di un garage variano a seconda che il garage sia dotato o meno di un contatore separato. Nel caso in cui ci sia, la bolletta è, senza ombra di dubbio, riferibile all’affittuario, al quale dovrebbe essere intestata l’utenza.
Il discorso inizia a cambiare un po’ nel momento in cui il box non ha un contatore autonomo e i consumi vengono conteggiati all’interno di una bolletta condominiale. In questo caso la gestione dei costi è leggermente più complessa: generalmente è il proprietario a pagare la bolletta. In un secondo momento addebiterà all’inquilino una quota forfettaria per il consumo dell'elettricità.
Nel momento in cui si ha intenzione di addebitare un importo forfettario deve essere indicato in modo chiaro all’interno del contratto di affitto.
Come vanno ripartite le spese comuni
Nella gestione dei costi relativi al box auto bisogna tenere conto anche delle spese condominiali relative all'elettricità che serve ad illuminare le parti comuni per accedere al garage privato.
Sempre che non siano presenti delle altre disposizioni all’interno del regolamento condominiale, la regola generale prevede che le spese per i consumi relativi all’energia elettrica delle parti comuni debbano essere suddivise tra i vari condomini, in base ai loro millesimi di proprietà. In altre parole deve essere applicato lo stesso principio che vige per gli androni, per gli ascensori e per le scale, dove è presente l'illuminazione.
E se dovessero mancare i millesimi per i box?
Non sempre sono presenti delle specifiche tabelle millesimali per le cantine e i box auto. Nell’eventualità in cui ci si dovesse trovare in questa situazione, le spese vengono suddivise rispettando i millesimi generali di proprietà. Una situazione del genere, però, è destinata a creare una serie di squilibri, perché un condomino potrebbe non essere proprietario di un box e dover contribuire lo stesso.
L’assemblea, proprio per evitare che si vengano a creare delle ingiustizie, può deliberare la creazione di un'apposita tabella millesimale per suddividere queste spese, in modo da avere uno strumento corretto per ripartire i costi tra chi utilizza dei servizi e chi non se ne dovesse servire.
Garage condominiale in affitto, chi paga?
I costi della bolletta dell’elettricità di un garage condominiale seguono, grosso modo, le regole che abbiamo visto fino a questo momento. I costi sono a carico di chi utilizza l’impianto:
- quando il box è stato assegnato ad un inquilino: se, all’interno del contratto di affitto, il garage viene considerato come una pertinenza dell’immobile, le spese sono a carico dell’affittuario;
- il garage è una parte comune: se invece siamo di fronte ad un vero e proprio garage condominiale e l’elettricità serve ad illuminare tutta l’area comune, il suo costo viene ripartito tra i condomini basandosi sui millesimi di proprietà (in questo caso la bolletta è intestata al condominio).

Come funziona l'affitto di un garage?
A questo punto è opportuno fermarsi un attimo sulla locazione di un box auto e su come funzioni nel dettaglio. Pragmaticamente, per l'affitto di un box è necessario che le parti firmano un contratto scritto, nel quale vengano riportati la durata e il canone. È obbligatoria la registrazione nel momento in cui la durata sia superiore a 30 giorni.
Come è articolato il contratto
Il contratto, sostanzialmente, è un accordo libero tra le parti, per il quale non sono previste le stesse regole che si applicano agli immobili abitativi o commerciali. Le parti, infatti, possono:
- fissare liberamente il canone, che potrà seguire il valore di mercato della zona e le caratteristiche intrinseche del singolo box auto;
- decidere liberamente quale durata debba avere il contratto.
È importante ricorda, inoltre, che l’inquilino ha diritto ad utilizzare liberamente il garage, nel quale può ricoverare dei mezzi di trasporto e stoccaggio.
Spese e manutenzione
Le spese relative al garage vanno divise in questo modo tra inquilino e proprietario:
- le spese ordinarie spettano generalmente al conduttore;
- le spese straordinarie sono in capo al locatore;
- le spese condominiali, nel caso in cui all'interno del contratto di locazione non sia stato previsto qualcosa di diverso, sono a carico dell’inquilino.

Le regole per un contratto di locazione ad uso garage
Perché sia regolare, un contratto di locazione per il garage deve rispettare una serie di regole ben precise. La più importante è legata alla registrazione: se ha una durata superiore a 30 giorni deve essere effettuata obbligatoriamente.
Caratteristiche del contratto di locazione
Il contratto di affitto del garage deve essere redatto per iscritto: entrambe le parti lo devono firmare. Al suo interno devono essere contenute alcune informazioni fondamentali, tra le quali rientrano i dati identificativi del conduttore e del locatore, una descrizione dettagliata del garage e la durata dell’accordo, indicando la data di inizio e fine.
Dovrà essere specificato l’importo del canone, la frequenza con la quale devono essere effettuati i pagamenti e quali modalità devono essere adottate per farlo (bonifico o contanti). La durata del contratto può essere scelta liberamente dalle parti, sempre che il box auto non sia una pertinenza legata ad un contratto di locazione abitativa di lunga durata.
La registrazione
Come abbiamo anticipato brevemente in precedenza, nel caso in cui la locazione abbia una durata inferiore a 30 giorni, non è necessaria la registrazione. In caso contrario è necessario farla attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate.
L’operazione deve essere effettuata telematicamente utilizzando il modello RLI. Si applica l’imposta di registro sul 2% del canone annuo, con un importo minimo di 67 euro. La tassa deve essere versata alla registrazione e ad ogni rinnovo annuale.
La scadenza
Nel caso in cui all’interno del contratto di locazione non sia prevista una clausola di rinnovo automatico, alla sua scadenza si scioglie automaticamente.
Se invece le parti l’hanno prevista, l’accordo verrà rinnovato tacitamente alle stesse condizioni, sempre che non venga comunicata una disdetta nei tempi previsti.
Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account