Mentre si attende la sentenza della Corte Costituzionale - che l'11 gennaio deciderà sull'ammissibilità dei tre referendum sul lavoro - , il governo pensa a un cambio di rotta sul capitolo voucher.
I tre referendum promossi dalla Cgil (ritorno all'articolo 18, abolizione dei voucher, corresponsabilità negli appalti) mirano a scardinare l'impianto dell'intero jobs act. Ma se dovesse passare solo quello relativo ai voucher, si presenterebbe la necessità per il governo di presentare delle modfiche.
Tra le modifiche a cui si pensa c'è la possibilità di riportare il tetto massimo di introiti per il lavoratore a 5000 euro (da 7 mila), inasprire i controlli mirati per stanare i datori che cambiano i contratti con i vocher o inasprire le sanzioni
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