Il taglio raddoppiato dell’Imu sui capannoni esce dalla manovra. Addio all’aumento dal 20% al 40% della deducibilità dell’Imu ai fini Ires e Irpef per gli immobili strumentali. La commissione Bilancio ha giudicato inammissibile l’emendamento per mancanza di coperture.
Con l’emendamento, a firma M5S, si voleva aumentare la deducibilità al 50% dal reddito d’impresa e dal reddito di lavoro autonomo dell’Imu pagata sui beni strumentali. L’intenzione era quella di andare incontro alle richieste delle imprese.
L’emendamento alla legge di Bilancio introduceva un aiuto alle imprese che versano l’Imu sui capannoni utilizzati per la propria attività. L’obiettivo era quello di far passare la percentuale di deducibilità dell’Imu dall’imposta sul reddito delle imprese (Ires o Irpef) dall’attuale 20 al 40%.
Il minor gettito per lo Stato previsto era di 290 milioni di euro nel 2020 e di 167 nel regime successivo. Il risparmio previsto per le imprese era di quasi 300 milioni, 170 nel 2021.
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