Il Demanio lavora alle dismissioni immobiliari previste dal governo. Lo scorso 3 gennaio è stata inviata una circolare a tutte le direzioni regionali con la quale è stato chiesto l’avvio di una prima rilevazione dei beni che potrebbero essere inseriti nell’elenco dei cedibili.
Entro il prossimo 30 aprile deve essere pubblicato il documento con gli asset selezionati e le modalità delle cessioni. Al fine di raggiungere l’obiettivo, è stata prevista la possibilità di cambio di destinazione d’uso dei singoli cespiti.
Dismissioni immobili, cosa prevede la manovra
Si ricorda che la legge di Bilancio ha previsto per il 2019 vendite per una cifra non inferiore a 950 milioni di euro, per il 2020 e per il 2021 vendite per una cifra non inferiore a 150 milioni di euro.
Dismissioni immobili pubblici
Sempre la legge di Bilancio ha stabilito che possono rientrare:
gli immobili di proprietà dello Stato non utilizzati a fini istituzionali;
gli immobili in uso alla Difesa;
gli immobili dello Stato per i quali, grazie al federalismo demaniale, è stato chiesto e accordato il passaggio agli enti locali che però non hanno ancora chiuso l’operazione;
gli asset di altre pubbliche amministrazioni, dalle università all’Inail.
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