I proprietari di seconde case e prime case di lusso sono attesi da un importante appuntamento con il Fisco. È cominciato il conto alla rovescia per il pagamento della prima rata Imu 2025. Vediamo quali sono le aliquote dell'Imu 2025 per l'acconto del 16 giugno.
Per verificare la corretta aliquota del proprio Comune basta consultare la tabella aliquote IMU del Dipartimento delle Finanze per capire qual è l'aliquota minima e massima applicabile per ogni categoria catastale.
Quali sono le nuove aliquote Imu 2025?
La prima rata dell'IMU 2025 dovrà essere calcolata con le aliquote approvate dai Comuni e pubblicate sul sito del Ministero delle Finanze entro il 28 ottobre dell'anno di riferimento. In caso di mancata pubblicazione entro tale data, il saldo dovrà essere calcolato con l'aliquota minima nazionale, come previsto dall'ultima legge di Bilancio. Il saldo a conguaglio, quindi, verrà parametrato su tali aliquote minime.
L’aliquota di base dell’IMU è stabilita dalle tabelle ministeriali, ma i Comuni hanno la facoltà di aumentarla o di ridurre l’aliquota (anche di azzerarla). Per i fabbricati del gruppo catastale D resta sempre una quota del 7,6 per mille che non può essere eliminata perché destinata allo Stato.
Pubblicazione aliquote Imu 2025?
Dal 2025, in virtù di quanto previsto dall’art. 1, commi 756 e 757, della legge n. 160 del 2019, la delibera di approvazione delle aliquote deve essere redatta esclusivamente accedendo all'applicazione informatica disponibile nel Portale del federalismo fiscale tramite la quale – previa selezione delle fattispecie di interesse tra quelle individuate dal decreto del Vice Ministro dell’economia e delle finanze 7 luglio 2023, le cui condizioni, contenute nell’Allegato A, sono state modificate e integrate con successivo decreto 6 settembre 2024 – i comuni elaborano il Prospetto delle aliquote dell’IMU (Prospetto), che forma parte integrante della delibera stessa.
Successivamente, il Prospetto deve essere:
- approvato, da parte del competente organo, entro il termine previsto per l’adozione del bilancio di previsione dell’anno di riferimento, fissato al 31 dicembre dell’anno precedente dall'art. 151, comma 1, del D. Lgs. n. 267 del 2000 (TUEL), che può essere differito con disposizione di legge o decreto del Ministro dell’interno [art. 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006];
- trasmesso al MEF, attraverso la medesima applicazione informatica disponibile nel Portale del federalismo fiscale.
La delibera approvativa del Prospetto non deve, pertanto, essere inviata al MEF – come avvenuto, invece, in virtù di quanto previsto dall’art. 13, commi 15 e 15-bis, del D.L. n. 201 del 2011, convertito dalla legge n. 214 del 2011, sino all’anno d’imposta 2024 per le delibere di approvazione delle aliquote dell’IMU, vale a dire tramite l’inserimento del testo della stessa nel Portale del federalismo fiscale – ma ne devono essere soltanto riportati gli estremi nell’apposita schermata, in fase di trasmissione del Prospetto nell’applicazione informatica disponibile nel predetto Portale.
Si evidenzia che, ai sensi di quanto espressamente stabilito dall’art. 1, comma 767, ultimo periodo, della legge n. 160 del 2019, per il primo anno di applicazione obbligatoria del Prospetto, in deroga all'art. 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006 e al terzo periodo dello stesso comma 767, in mancanza di un Prospetto adottato secondo le suindicate modalità stabilite dal comma 757 del medesimo art. 1 e pubblicato nel termine previsto dal successivo comma 767, si applicano le aliquote di base di cui ai commi da 748 a 755 dell’art. 1 della legge n. 160 del 2019. Le aliquote di base continuano ad applicarsi sino a quando il comune non approvi una prima delibera secondo le modalità sopra indicate.
Al pari delle delibere approvative del Prospetto, anche quelle dei regolamenti di disciplina dell’imposta devono essere adottate dai comuni entro il termine fissato dalle norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione, come previsto dal citato art. 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Al fine di acquisire efficacia, i Prospetti e le delibere approvative dei regolamenti devono, poi, essere pubblicati sul presente sito internet. In particolare, essi sono applicabili per l’anno cui si riferiscono – e dunque dal 1° gennaio dell’anno medesimo – a condizione che tale pubblicazione avvenga entro il 28 ottobre dello stesso anno [art. 1, commi 762 e 767, della legge n. 160 del 2019]. Allo scopo di consentire al MEF di provvedere alla pubblicazione entro il termine del 28 ottobre di ciascun anno, detti documenti devono essere trasmessi entro il termine perentorio del 14 ottobre dello stesso anno [art. 1, comma 767, della legge n. 160 del 2019]. La trasmissione può avvenire esclusivamente in via telematica tramite il Portale del federalismo fiscale e non saranno, pertanto, pubblicati, sul presente sito internet, documenti inviati in formato cartaceo o mediante e-mail o PEC.
Delibere Aliquote Imu 2025 dei principali comuni italiani
Attualmente le aliquote Imu nei principali Comuni italiani sono le seguenti:
- Milano con aliquota IMU dell'1,14%;
- Venezia con aliquota IMU dello 0,64%;
- Firenze con aliquota IMU dello 0,6%;
- Roma con aliquota IMU dello 0,5%;
- Bologna con aliquota IMU dello 0,6%.
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