Una suggestiva passeggiata attraverso le vie di Roma per scoprire le sue Basiliche, testimoni di un grande passato. È questo che vuole essere il nuovo libro del giornalista e scrittore Fabrizio Falconi, edito da Newton Compton. Da San Pietro in Vaticano a San Giovanni in Laterano, passando per Santa Maria Maggiore. Ma non solo.
“Le Basiliche di Roma – Dalle costruzioni pagane e paleocristiane fino a San Pietro e San Giovanni in Laterano” è un testo ricco di informazioni e curiosità sulla costruzione e sulla storia di questi magnifici luoghi, concepito anche per fornire al lettore un pratico strumento grazie al quale andare alla scoperta di questi imponenti monumenti, come affermato dallo stesso Falconi nel corso della presentazione del libro che si è svolta a Roma nella libreria Spazio 7, da poco inaugurata, all’interno delle suggestive sale affrescate del palazzo rinascimentale di via dei Barbieri, 7.
Uno strumento da portare con sé mentre si cammina, ci si muove per la città, si scoprono le origini di quelli che sono incredibili monumenti e ci si immerge completamente nella storia, cercando di capire il momento e il contesto in cui questi edifici sono stati realizzati e come sono cambiati nel tempo.
“Questi sontuosi edifici erano sorti prima della trasformazione cristiana di Roma (con l’avvento dell’imperatore Costantino il Grande e l’emanazione del suo celebre Editto di Milano nel 313 d.C.) e non erano luoghi di culto religioso (funzione cui erano destinati i templi), ma servivano alla amministrazione della cosa pubblica e al consolidamento dell’immagine e del potere dei diversi imperatori che ne ordinarono l’edificazione”, si legge nel libro.
E ancora: "Ciò non toglie che in seguito, come successe anche in numerosi altri campi della vita pubblica, per i molti secoli successivi della storia di Roma, il termine basilica divenne per tutti associato agli enormi templi cristiani, che a partire proprio dalla conquista di Roma da parte di Costantino dopo la battaglia di Ponte Milvio dell'ottobre del 312 d.C., cambiarono completamente la faccia di Roma, compreso il suo profilo urbanistico".
La storia delle Basiliche, dunque, affonda le sue radici lontano nel tempo e ha subito una grande evoluzione fino ad assumere il significato odierno. Con il passare dei secoli, le Basiliche hanno cambiato l’aspetto di Roma, anche il suo profilo urbanistico.
A Roma oggi il termine basilica è attribuito a più di sessanta edifici cattolici. Il testo in questione analizza le basiliche dell'antica Roma, le cosiddette basiliche maiores e venti antiche basiliche dalla storia e dai tesori più importanti. Nel dettaglio, il libro esamina le Basiliche imperiali nell’antica Roma, dalla Basilica Emilia alla Basilica di Massenzio; le quattro Basiliche patriarcali (San Giovanni in Laterano, San Pietro, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore); le tre Basiliche minori (Santa Croce in Gerusalemme, San Sebastiano fuori le Mura, San Lorenzo fuori le Mura); le altre Basiliche paleocristiane, da San Clemente a Santa Prassede, da Santa Sabina all'Aventino a Santa Maria in Trastevere, passando per San Pancrazio e San Lorenzo in Lucina.
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