“Le esigenze dei clienti restano legate ai momenti di vita e quindi al bisogno di una casa più piccola o più grande in base alle singole necessità”
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Andrea Fortunato Toscano, amministratore delegato della Toscano Spa
Andrea Fortunato Toscano, amministratore delegato della Toscano Spa Toscano Spa

Qual è la situazione del mercato immobiliare italiano? Quali sono i momenti cruciali affrontati dal settore negli ultimi anni? E, alla luce della discussa direttiva europea sulle case green, qual è l’interesse rivolto alla classe energetica degli immobili nel momento della scelta della propria abitazione? Quali sono le principali esigenze dei clienti? A queste domande ha risposto Andrea Fortunato Toscano, amministratore delegato della Toscano Spa, che a idealista/news ha offerto uno sguardo attento sul comparto.

Scattando una fotografia del mercato immobiliare italiano, cosa emerge oggi?

“Dai nostri risultati abbiamo riscontrato un mercato sicuramente in positivo, nonostante il lieve calo dell’ultimo trimestre. Il 2022 si chiude a livello nazionale con il +4,8%, mentre per noi si è chiuso al +14%.

Oggi c’è una quantità di compravendite in linea con lo scorso anno. Questo ci fa capire che tutta l’attenzione intorno al mercato immobiliare si è consolidata, nonostante il -2% dell’ultimo trimestre 2022. Un dato sicuramente collegato ai cambiamenti che hanno interessato il mercato creditizio: tassi più alti e maggiori garanzie per concedere un mutuo”.

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Quali sono stati a vostro avviso i momenti cruciali affrontati dal settore negli ultimi anni?

“Sicuramente la crescita delle compravendite è stata dovuta alla maggiore attenzione da parte delle persone verso l’abitazione.

Un mix tra turbolenze finanziarie ed energetiche, più la pandemia, ha portato a far riacquistare grande importanza alla casa, facendo aumentare le compravendite.

I bonus governativi hanno portato un’ulteriore attenzione al settore immobiliare, al punto che pre-pandemia parlavamo di circa 500mila compravendite, contro le oltre 700mila del 2022. Il discorso energetico ha portato ancora più attenzione presso gli acquirenti, unitamente all’attenzione mediatica sulla questione ambientale. Questi cambiamenti e la crisi energetica vanno sicuramente ad impattare sulle scelte delle persone”.

Il tema delle cosiddette “case green” è di grande attualità. Da quanto avete potuto rilevare, nel momento in cui si cerca casa si fa attenzione alla classe energetica dell’immobile?

“Il tema case green è diventato molto centrale.

I clienti vogliono essere più informati a riguardo rispetto al passato, ma la classe energetica resta una caratteristica laterale rispetto alle altre nella scelta della casa, soprattutto nelle grandi città.

Diciamo che la classe energetica non fa propendere per questo o quell’immobile. Le caratteristiche principali restano i metri quadri, la zona, il piano, lo stato (che potrebbe ricollegarsi ad esigenze green nel caso si tratti di un immobile appena ristrutturato)”. 

Quali sono le principali esigenze dei clienti?

“Le esigenze dei clienti restano legate ai momenti di vita e quindi al bisogno di una casa più piccola o più grande in base alle singole necessità (età, figli in arrivo, trasferimenti, cambio zona).

La ricerca di abitazioni dove lavorare da remoto è molto rientrata rispetto al recente passato, per quanto esistente. C’è però una tendenza interessante a riorientare il proprio patrimonio verso la casa”.

Cosa attendersi nei prossimi mesi sul fronte di prezzi, interesse all’acquisto, interesse alla locazione?

“Gli ultimi anni ci hanno insegnato a non affidarci troppo alle previsioni. Oggi c’è molta discussione tra domanda e offerta.

Da una parte molte esigenze portano gli acquirenti a trattare sulle compravendite, mentre dall’altra gli immobili nuovi sul mercato sono meno rispetto al passato, e questo dà forza ai venditori.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi per quanto riguarda i prezzi e compravendite”.

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