L'unione europea ha chiuso il fascicolo di infrazione del tetto del deficit aperto sull'Italia nel 2009. Quando c'era al governo silvio berlusconi. Si tratta di un'ottima notizia per il nostro paese, che vede così terminare un periodo di oltre tre anni in cui siamo stati sotto osservazione speciale. La cura monti ha messo fine all'emergenza dei conti pubblici, ma da bruxelles arrivano altre indicazioni sulle riforme che deve affrontare l'Italia. Tra queste la riforma del catasto, che potrebbe cambiare i connotati alle imposte immobiliari
Enrico letta è riuscito nell'intento di convincere l'unione che, anche con lo slittamento dell'imu e dell'iva, l'Italia manterrà i patti sul deficit al di sotto del 3% anche nel 2013. Ma a bruxelles non sono ingenui e, pur avendo chiuso un occhio su alcune incongruenze, restano all'erta. Non a caso, nel documento che ha accompaganto la decisione, viene indicato come fondamentale un riordino del catasto che riporti i valori in linea con il mercato
Il messaggio dell'ue, in sintesi, è questo: meno tasse su lavoro e imprese, ma conti sotto controllo grazie alle imposte sulla proprietà e sui consumi. Oltre ad una riforma della fiscalità da bruxelles arrivano inoltre altri suggerimenti da mettere in agenda, per favorire un maggiore ingresso delle donne nel mercato del lavoro, visto che l'Italia è, dopo malta, il fanalino di coda dell'occupazione femminile
Più asili e orari scolastici che favoriscano la conciliazione tra famiglia e lavoro. Queste sono le indicazioni per aiutare la crescita dell'asfittica produttività italiana
Per chi pensa che le norme sul rapporto deficit pil siano troppo rigide, basti ricordare che se il deficit dovesse essere portato al di sotto del 2%, contro il 2,9% attuale, sarebbe possibile recuperare tra i 7 e i 12 miliardi di euro da investire in crescita e sviluppo
Naturalmente a bruxelles non pensano che sia necessario solo rivedere le tasse, ma soprattutto mettere mano alle spese, oltre che rivedere le regole di accesso all'imprenditorialità e, come no, snellire almeno i processi civili
Un prima bozza di riforma del catasto esiste già e modifica completamente le categorie catastali, oltre a sostituire i vani con mq. Scopri come potrebbero determinarsi i nuovi valori
1 Commenti:
La riforma del catasto è solo la prima condizione, poi bisogna aumentare le detrazioni sulla prima casa, smantellare il fenomeno delle residenze fittizie, applicare l'imu progressiva, eliminare le franchigie sulle tasse di successione e ripristinare l'equo canone. Queste sono le uniche condizioni per far ripartire il mercato immobiliare.
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