Ogni volta che si visita Pisa si scopre qualcosa di nuovo: ecco alcune curiosità che non tutti conoscono sulla città.
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La città di Pisa, conosciuta principalmente per la sua Torre Pendente, nasconde tesori e storie che vanno ben oltre questo iconico monumento. Città portuale durante l’epoca romana e Repubblica Marinara dal XI secolo, Pisa è sempre stata fondamentale per il Centro Italia, oltre ad aver ospitato o dato i natali a numerosi artisti e scienziati. Scopri, dunque, le curiosità che rendono Pisa una delle città più affascinanti d'Italia.

Perché la Torre di Pisa è inclinata?

Forse è la prima domanda che tutti si sono posti visitando Pisa. La caratteristica inclinazione della Torre il risultato di un fenomeno accidentale che ha iniziato a manifestarsi già nelle prime fasi della sua costruzione, nel XII secolo. Il terreno sottostante la torre, composto principalmente da strati di argilla, sabbia e depositi alluvionali, non era sufficientemente stabile per sostenere il peso dell'edificio. Durante la costruzione, il lato sud della torre ha iniziato a cedere, causando l'inclinazione che oggi tutti conosciamo.

Nonostante ciò, grazie a ingegnose tecniche ingegneristiche e interventi di consolidamento nel corso dei secoli, la torre è rimasta in piedi, sfidando le leggi della gravità. Il grado di inclinazione della torre ha subito variazioni nel tempo, raggiungendo il suo picco prima dei lavori di stabilizzazione effettuati tra il 1990 e il 2001. Questi interventi hanno ridotto l'inclinazione da 5.5 gradi a circa 4 gradi, garantendo la sicurezza e la stabilità del campanile per le generazioni future.

Il nome Piazza dei Miracoli fu suggerito da D’Annunzio

La Piazza dei Miracoli, conosciuta anche come Piazza del Duomo, è uno dei centri artistici e turistici più importanti di Pisa. Il suo nome evocativo non è ufficiale ma è entrato nell'immaginario collettivo grazie al poeta e scrittore Gabriele D'Annunzio. Nel suo romanzo "Forse che sì forse che no" del 1910, D'Annunzio descrisse la piazza come un "prato dei Miracoli", riferendosi alla bellezza e alla maestosità dei monumenti che vi sorgono: la Torre Pendente, il Duomo, il Battistero e il Camposanto.

La piazza è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1987, riconoscendo il suo valore universale come capolavoro del genio creativo umano. Ogni anno, migliaia di turisti da tutto il mondo visitano questa piazza per ammirare da vicino la perfezione del Duomo, l'unicità della Torre Pendente e la solennità del Battistero, il più grande al mondo.

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Arne Müseler, CC BY-SA 3.0 DE Wikimedia commons

La casa di Galileo e altre curiosità sul centro di Pisa

Era ben noto che il celebre scienziato fosse nato a Pisa, ma l’ubicazione della sua casa natale è sempre stata controversa, tanto che la prima targa commemorativa nel 1864 fu messa sull’edificio sbagliato. Attualmente si crede che Galileo nacque nella casa degli Ammannati, a pochi passi dal Lungarno Mediceo.

Il centro storico di Pisa ha ancora oggi un impianto medievale immediatamente riconoscibile. Sono molte le storie che questi piccoli vicoli hanno da raccontare. Per scoprirle tutte il miglior metodo è cercare una casa in vendita o in affitto in quest’antichissima zona.

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Bruno Barral, CC BY-SA 2.5 Wikimedia commons

Perché la Normale si chiama così?

La Scuola Normale Superiore di Pisa, istituzione di eccellenza nel panorama universitario, deve il suo nome alla sua funzione originaria. Fondata da Napoleone Bonaparte nel 1810, l'intento era quello di creare un istituto che si occupasse di trasferire le nozioni fondamentali agli insegnanti, anche dette “norme”. Da qui viene il nome attuale.

Nella fase napoleonica la sede era presso il Convento di San Silvestro, accettando solo i migliori studenti dopo la fine del liceo. Alla fine del percorso i giovani potevano direttamente insegnare nelle scuole secondarie.

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Anche Pisa aveva un “Ponte Vecchio”

Non tutti sanno che anche la città di Pisa vantava un "Ponte Vecchio", simile a quello più famoso di Firenze. Questo ponte, che attraversava l'Arno, era un punto di riferimento per i pisani e i viaggiatori che si muovevano lungo il fiume. Distrutto nel 1637 da una piena dell’Arno, ospitava ai suoi lati diverse botteghe e banchetti, esattamente come succede oggi a Firenze.

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Daderot., CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Le unghiate del diavolo il cui numero cambia in continuazione

Una delle leggende più affascinanti che circolano tra le vie di Pisa è quella delle unghiate del diavolo. Si racconta che il Diavolo, in preda alla rabbia per non essere riuscito a impedire la costruzione della Cattedrale di Pisa in Piazza dei Miracoli, abbia lasciato le impronte delle sue unghie sul marmo. Infatti, il demonio fu “cacciato” in tempo dalla forza divina che, cadendo, avrebbe lasciato le celebri unghiate.

Ma quante sono le unghie del diavolo? Il conteggio dei fori nella lastra di marmo è più difficile di quanto si possa immaginare. Sono circa 150, però è difficile a occhio nudo fare una stima esatta. Una leggenda, infatti, vorrebbe che il numero delle unghiate cambia a seconda di chi conti: un altro dispetto del diavolo che perdura fino ad oggi.