Da Longacre a Times Square: la storia del nome più luminoso di New York e il legame con il celebre quotidiano.
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times square a new york
Di Terabass, CC BY-SA 3.0 / Wikimedia Commons

È il luogo delle mille luci, dei cartelli pubblicitari in movimento e di una folla incredibile che lo popola di giorno e di notte incessantemente. A cosa si fa riferimento? Ovviamente a Times Square, uno dei luoghi più visitati di New York e simbolo della città che non dorme mai. Ma da dove nasce il suo nome? In pochi sanno che dietro si nasconde una storia fatta di giornalismo, cambiamenti urbani e trasformazioni culturali. Ecco dunque perché Times Square si chiama così e cosa sapere su questa famosissima piazza.

Quando Times Square era Longacre Square: le origini

La storia di Times Square, così come è conosciuta oggi, ha inizio nel XX secolo. Prima di diventare una delle piazze più belle del mondo, l’area era nota con il nome di Longacre Square ed era stata proprietà prima di John Morin Scott, generale della milizia di New York e stretto collaboratore di George Washington, e poi di John Jacob Astor, uno degli uomini più ricchi del XIX secolo.

Nonostante queste personalità così importanti, lo spazio - situato all’intersezione tra Broadway e la Settima Avenue - non diventa un punto nevralgico della metropoli. Il nome stesso Longacre non ha nessun riferimento particolare se non ad una zona londinese omonima, famosa per il commercio di carrozze.

Dunque all’inizio della sua storia Longacre Square è marginale, caotica e polverosa, frequentata soprattutto da venditori di cavalli, artigiani e operai. Non ci sono ancora insegne al neon, turisti o spettacoli di Broadway. 

Al loro posto invece spicca solo un’area quasi periferica, segnata da traffico pesante e attività di tipo industriale. L’atmosfera è decisamente più simile a quella di un mercato urbano che al futuro centro d’intrattenimento che sarebbe diventato grazie all’arrivo del New York Times, cui deve gran parte dell’evoluzione, oltre che il nome.

times square a new york di notte
Di chensiyuan, CC BY-SA 4.0, Wikimedia Commons

Perché è stata rinominata Times Square?

Se è curioso che New York si chiami La Grande Mela per una ragione ben precisa, altrettanto lo è il capitolo fondamentale di questa zona poiché strettamente legato al mondo della stampa e dell’editoria. Il grande cambiamento infatti arriva nel 1904, quando l’editore del quotidiano New York Times, Adolph S. Ochs, decide di trasferire la sede del giornale proprio in questa parte della città, ancora poco valorizzata. 

La nuova sede, un grattacielo di 25 piani chiamato Times Tower, viene edificata all’angolo tra la 42ª strada e Broadway e la sua inaugurazione coincide con la costruzione di una stazione della metropolitana voluta dallo stesso Ochs. Con l’arrivo di questa attività giornalistica l’identità della piazza cambia velocemente. Ed è proprio in segno di riconoscimento per il ruolo svolto nel rilancio dell’area, che le autorità municipali decidono di ribattezzare ufficialmente Longacre Square in Times Square. È l'8 aprile 1904.

Da quel momento, comincia la trasformazione della zona in un centro nevralgico della comunicazione, dello spettacolo e della vita notturna newyorkese, la piazza più famosa di New York. Non è un caso che solo tre settimane dopo sul fianco di una banca all’angolo tra la 46th Street e Broadway, appare il primo cartellone pubblicitario illuminato elettricamente, dando inizio a una tradizione destinata a trasformare il volto di questo nome.

Il legame con il giornale New York Times

Il legame tra Times Square e il giornale che le ha dato il nome è molto più profondo di quanto si immagini. Non solo perché la Times Tower domina l’area con la sua imponenza, ma anche perché ha dato vita ad una tradizione che, ancora oggi, viene celebrata ogni 31 dicembre. Ovviamente si tratta del celebre conto alla rovescia dell’ultima notte dell’anno.

La prima celebrazione del Capodanno a Times Square risale proprio al 1904. In quell’occasione Ochs decide di festeggiare l’apertura della nuova sede con uno spettacolo di fuochi d’artificio. Ma è solo nel 1907 che nasce effettivamente il “ball drop”, ossia la discesa della sfera luminosa che segna lo scoccare della mezzanotte. 

Ma che fine ha fatto oggi la Times Tower? Il giornale ha lasciato l’edificio originale nel 1913 ma il nome è rimasto impresso come un marchio indelebile sulla zona. Times Square non è dunque più legata operativamente al quotidiano, ma continua a mostrare con orgoglio il segno della sua influenza storica sulla città.

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Pixabay

Curiosità su Times Square e New York

Nel corso del Novecento, Times Square ha vissuto una serie di trasformazioni radicali. Negli anni ’30 ad esempio diventa il cuore della cultura popolare grazie all’apertura di decine di teatri e sale cinematografiche. Tra gli anni '70 e '80 cade in disgrazia, diventando un luogo degradato, pieno di criminalità e locali a luci rosse. In effetti quello è un decennio piuttosto critico per tutta la città.

New York perde un po' del suo fascino a causa della reputazione di città pericolosa, soprattutto per i turisti ignari. Solo negli anni ’90, grazie a un massiccio progetto di riqualificazione urbana voluto dal sindaco Giuliani, la città torna ad essere decisamente più sicura e con lei anche Times Square. 

Times Square è infatti al centro di alcuni dati che la rendono un luogo unico nel mondo. Ecco alcune delle curiosità più rilevanti:

  • Ogni giorno passano per Times Square più di 300.000 persone.
  • La piazza è considerata una delle più costose al mondo per affittare uno spazio pubblicitario.
  • È uno dei luoghi più fotografati sui social.
  • Qui si trovano alcuni flagship store spettacolari, come quelli di M&M’s, Disney e Forever 21.
  • Durante le feste natalizie e il Capodanno, infatti, l’area può ospitare fino a un milione di persone contemporaneamente. Non a caso Times Square è considerata la trappola per turisti più stressante al mondo.

Com'è Times Square oggi?

Come anticipato, oggi Times Square è uno dei luoghi più iconici e vivaci del pianeta. Di giorno è un brulicare di turisti, artisti di strada, luci e suoni. Di notte, invece, si trasforma in uno spettacolo visivo. Le luci dei cartelloni illuminano la piazza a giorno anche alle tre del mattino. 

In effetti il cuore di New York non dorme mai, e Times Square rappresenta perfettamente questa energia costante. Non è un caso che si tratti di un luogo preso d’assalto soprattutto dai turisti, intenzionati a vivere almeno una di queste esperienze:

  • Visitare uno dei tanti teatri di Broadway.
  • Scattare foto nei celebri “Red Steps”, ossia le scale rosse sopra il TKTS Booth.
  • Partecipare a tour a tema o assistere a performance improvvisate.
  • Entrare in negozi come l’Hershey’s Chocolate World.
  • Cenare nei locali a tema, come il celebre Ellen’s Stardust Diner, dove i camerieri cantano live.

Non bisogna poi dimenticare che Times Square è spesso teatro di eventi speciali, spot pubblicitari dal vivo e campagne di comunicazione che sfruttano la visibilità globale della zona. Questo vuol dire che non è raro incappare in qualche personaggio noto del cinema e della televisione. Fatta eccezione dell’imponente Batman e dell’agile Spiderman, che si aggirano tra la folla alla ricerca di una foto con i turisti.

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