Dalla storia angioina alla leggenda del conte Vlad: tutto quello che c’è da sapere sul complesso di Santa Maria la Nova a Napoli.
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La navata unica di Santa Maria la Nova
Mentnafunangann - CC BY-SA 4.0 / Wikimedia Commons

Percorrendo i vicoli del centro storico di Napoli, ci si può imbattere in uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti della città: il complesso di Santa Maria la Nova. A pochi passi da Spaccanapoli, questo gioiello d’arte e storia sorprende i visitatori per la ricchezza delle sue decorazioni e per le leggende che lo circondano. Al suo interno si cela anche un mistero che affascina da decenni: la presunta tomba del Conte Vlad, noto al mondo come Dracula. Sarà vero o si tratta di pura suggestione? Per scoprirlo è necessario andare alla scoperta di Santa Maria la Nova a Napoli e delle meraviglie che ha da offrire.

Origini e storia del complesso di Santa Maria la Nova

Le origini del complesso di Santa Maria la Nova risalgono ad un’epoca storica piuttosto lontana, il XIII secolo. In quel periodo Carlo I d'Angiò ordina il trasferimento dei frati francescani fuori dalle mura della città per motivi strategici. La loro sede originaria, in quello che oggi è il Maschio Angioino, viene spostata in una zona allora periferica, dando vita alla cosiddetta Nova rispetto alla chiesa vecchia.

Nel corso del XVII secolo, la nuova sede diventa uno dei principali poli religiosi e culturali della Napoli barocca. Vi si avvicendano importanti famiglie nobili pronte a finanziare cappelle e monumenti funebri. Tra gli elementi artistici di maggior pregio è possibile ammirare stucchi, affreschi e pale d’altare realizzati da artisti come Francesco Curia, Belisario Corenzio e Cosimo Fanzago.

Oltre alla chiesa però, il complesso comprendeva anche un grande convento, che oggi ospita gli uffici pubblici e due musei: il Museo ARCA (Arte Religiosa Contemporanea) e il Museo delle Arti Religiose di Napoli. Una trasformazione che ha chiuso un lungo periodo fatto di abbandono e restauri. 

L’ultimo, in particolare, ha restituito splendore alla chiesa e ha consentito l’apertura al pubblico di alcune aree precedentemente chiuse, perfetto della stratificazione storica e culturale della città partenopea.

Il chiostro grande de La Nova a Napoli
Armando Mancini - CC BY-SA 2.0 / Wikimedia Commons

Com'è il complesso di Santa Maria la Nova: chiesa e chiostri

Non sarà tra le piazze più famose di Napoli o tra i luoghi più turistici ma il complesso di Santa Maria la Nova è certamente una location peculiare: si sviluppa intorno a una maestosa chiesa a navata unica, con cappelle laterali ornate da decorazioni in stile barocco e rinascimentale. Percorso l’ingresso principale sobrio ed elegante si viene infatti catapultati di fronte ad un altare maggiore ricco di marmi policromi

Ad arricchirlo anche un imponente pala che raffigura l’Assunzione della Vergine, attribuita a Francesco Curia. Altro elemento artistico di pregio sono le cappelle laterali. Queste sono state commissionate da nobili famiglie napoletane, decorate con stucchi dorati, affreschi e marmi intarsiati. Tra le più note ci sono: 

  • la Cappella degli Schiavoni;
  • la Cappella di San Giacomo della Marca;
  • la Cappella dei Brancaccio, che ospitano monumenti funebri di grande valore artistico e storico.

Il primo e il secondo Chiostro

Non si può poi non farsi avvolgere dall’atmosfera artistica del chiostro grande del convento. Il luogo è stato trasformato nella sede del Museo ARCA, che raccoglie opere d’arte sacra contemporanea in un dialogo suggestivo tra antico e moderno. Al suo interno si possono infatti ammirare anche affreschi cinquecenteschi e resti archeologici. 

Per chi è alla ricerca di pace e raccoglimento, invece, il secondo chiostro è il luogo perfetto in cui immergersi anche solo per pochi minuti. Più piccolo e riservato, mantiene l’aspetto austero dell’originale struttura conventuale che riporta indietro nel tempo ad una interpretazione della vita decisamente più essenziale.

santa maria la nova napoli
Mentnafunangann, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

La leggenda della tomba di Dracula a Santa Maria la Nova

Le bellezze artistiche che racchiude questo complesso sono notevoli, ma quello che ha iniziato a portare diversi turisti al suo interno è soprattutto una leggenda divisa tra mistero e orrore. Tutto inizia con una misteriosa tomba che si trova nel chiostro maggiore della Chiesa di Santa Maria la Nova. Nulla di bizzarro a prima vista, se non fosse che molti studiosi l’hanno identificata con la sepoltura del celebre Conte Vlad III di Valacchia, noto come Dracula.

A sollevare l’ipotesi è stata una ricerca condotta da studiosi dell’Università di Tallin e dell’Università Federico II di Napoli nel 2014. Stando a quanto ricostruito, Vlad Tepes non sarebbe morto in battaglia, come si è creduto a lungo, ma sarebbe stato fatto prigioniero e trasferito a Napoli sotto protezione papale.

Per garantire la sepoltura cristiana, la famiglia avrebbe commissionato un monumento funebre con simboli criptici ma coerenti con l’iconografia valacca e templare. Il sepolcro in questione si troverebbe sotto una lastra decorata con motivi insoliti tra cui un drago, simbolo dell’Ordine del Drago a cui Vlad apparteneva, e una rappresentazione di due sfingi che fanno pensare a un’origine esoterica.

Gli studiosi non hanno mai potuto eseguire scavi o analisi sul corpo, ma la leggenda ha trovato terreno fertile nell’immaginario collettivo e oggi rappresenta uno degli elementi più curiosi per i turisti che visitano il complesso monumentale di Santa Maria la Nova. Alcuni racconti popolari sostengono addirittura che, nelle notti di luna piena, si possano udire strani lamenti provenire dal chiostro, alimentando il fascino gotico del luogo.

Il luogo che potrebbe essere indicato come la tomba di Dracula
Mentnafunangann - CC BY SA-4.0 / Wikimedia Commons

Dove si trova il complesso di Santa Maria la Nova a Napoli

Il complesso di Santa Maria la Nova si trova nel cuore del centro storico di Napoli, precisamente in Piazza Santa Maria la Nova 44, a pochi minuti a piedi da via Toledo e da Spaccanapoli. La sua posizione centrale lo rende facilmente raggiungibile e perfetto per essere inserito in un itinerario culturale alla scoperta delle meraviglie da vedere assolutamente a Napoli

Il complesso si trova vicino ad attrazioni celebri come il Monastero di Santa Chiara e il Complesso di San Domenico Maggiore. La chiesa è generalmente aperta al pubblico con orari consultabili sul sito ufficiale o tramite i canali delle associazioni culturali che organizzano le visite guidate.

Come arrivare a Santa Maria la Nova a Napoli

Raggiungere il complesso di Santa Maria la Nova è semplice e comodo grazie alla sua posizione centrale e alla linea metropolitana che rappresenta un fiore all’occhiello della città partenopea. 

  • Chi arriva con la metro può scendere alla fermata Toledo della Metro di Napoli (Linea 1), considerata una delle più belle d’Europa, e proseguire a piedi per circa 10 minuti. Anche la fermata Università (Linea 1) dista solo 7 minuti a piedi.
  • Per chi preferisce i mezzi di superficie, molti autobus fermano lungo via Monteoliveto o via Medina, entrambe vicinissime alla chiesa.
  • Chi arriva in auto invece deve tenere conto delle ZTL del centro storico e affidarsi ai parcheggi a pagamento presenti in zona. Viste queste difficoltà, è consigliabile lasciare il mezzo nelle zone meno centrali e muoversi comodamente con i mezzi pubblici.
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