Commenti: 24
Robert Shiller: "Perché investire nel mattone non è una buona idea"
autorizado

In una recente intervista a Bloomberg, il Premio Nobel per l'Economia, Robert Shiller, è tornato sul tema dell'investimento immobilare, un'opzione che deve essere accuratamente meditata. "La moda di comprare casa è qualcosa di relativamente recente, dell'inizio del secolo XXI, quando i prezzi non facevano altra cosa che aumentare (...). Però una casa è come una macchina, compreresti una casa di 20 o 30 anni a un prezzo superiore e nelle stesse condizioni di quando si acquistò per la prima volta?".

Robert Shiller ha una fama notevole nel mondo immobiliare. Ottenne il premio Nobel per l'Economia nel 2013 per il suo lavoro sulla volatilità del mercato finanziario e la dinamica dei prezzi degli attivi, nel quale anticipò anche la crisi finanziaria, specialmente legata alla bolla immobiliare.

Nell'intervista a Bloomberg, il Premo Nobel per l'Economia, ha voluto sottolinerare nuovamente l'importanza per gli investitori di analizzare bene la propria decisione di comprare casa. "La moda di comprare casa è qualcosa di relativamente recente, dell'inizio del XXI secolo quando i prezzi non facevano altro che aumentare (...). E non mi aspetto che ritorni. Almeno non con la stessa forza. La gente ora si mette a pensare: "posso diversificare gli investimenti, posso vivere d'affitto"

Shiller inoltre ha aggiunto altri fattori del prodotto (in questo caso la casa). "La gente deposita tutti i suoi risparmi in una casa, però una dimora ha bisogno di manutenzione, perde valore e passa di moda. Tutti questi sono problemi. Il settore della costruzione di case ha un progresso tecnico. Le nuove sono migliori che le precedenti e questo toglie valore al prodotto già realizzato".

E finisce facendo un paragone tra l'acquisto di un'automobile e una casa. "Se ritiene che investire nell'acquisto di una casa sia una grande idea, perché non investire in un'auto?" Perché non compra un'auto come investimento e lo vende tra 20 anni? Ovviamente non è una buona idea perché la gente non vuole macchine usate. E' lo stesso con le nostre case. Per questo non si dovrebbe usare il mattone come strumento di investimento".

I costi di manutenzione e riforma di un'abitazione compensano qualsiasi aumento del prezzo di una casa nei 20-30 anni dal momento in cui si acquista fino al momento della vendita.

Vedi i commenti (24) / Commento

24 Commenti:

info
20 Luglio 2016, 13:44

notoriamente gli economisti non capiscono nulla di economia , figurarsi di case . Questo ignorante ha anche preso un nobel ?

mauro
20 Luglio 2016, 14:21

mi sembrano delle riflessioni molto pragmatiche, esattamente quelle che la gente avrebbe dovuto fare fino al 2007 anziché comprare una casa di cui ci si era follemente innamorati (come suggerivano gli agenti immobiliari per giustificare indebitamenti nei confronti di banche fino a 40 anni).
Una casa vecchia di 30 o 40 anni è stata costruita con soluzioni sicuramente diverse da quelle di oggi, la gestione costa di più e bisogna ristrutturarla.E' quindi lecito chiedersi per quale motivo debba essere pagata di più.

mauro
21 Luglio 2016, 10:02

Per quanto riguarda la diversificazione degli investimenti e la possibilità di vivere in affitto, fino al 2012 i btp al 5.25% annuo erano quotati al 90% Senza tirare in ballo cifre da capogiro con 300.000 euro investiti si compravano 333.000 euro nominali per un rendimento pari a 333.000x0,0525x0,875 = 15.300 euro di interessi/anno = 1.280 euro al mese... più che sufficiente per pagare un affitto senza le grane di essere proprietario e rimanere con il conto in banca pulito

E una volta scaduto il titolo? Quando vai in pensione con cosa paghi l'affitto? L'economia di "carta" è pura speculazione o puro debito. Infatti sta esplodendo. Il caro vecchio mattone è l'unica cosa che regge.

Solo 1 esempio: nel 1997 compravo casa per lire 300.000.000 + ristrutturazione 60.000.000 (€ 180.000) che rivendevo dopo averla abitata per 10 anni a € 550.000. Poi mi spiegate se invece avessi comprato dei BTP all' 8% e pagato l'affitto cosa mi sarei potuto comprare nel 2007 con gli stessi soldi.

Anche se investivi in oro nel 2005 pagavi 320 USD l'oncia e nel 2012 lo rivendevi a 1.378 USD l'oncia.
Il fatto è che tu possedevi un bene che è stato oggetto di speculazione. Vogliamo invece dire se chi ha comprato la tua casa a 550.000 euro nel 2007 ora a distanza di 10 anni riesce a venderla a 550.000 x (550.000/180.000) = 1.680.000 euro?
Qui si continua a dire che oggi, sottolineo o g g i, l'investimento migliore è quello del mattone, mentre quando si portano paragoni come quello che hai scritto si fa riferimento ad una bolla speculativa del mattone, favorita dal raddoppio dei prezzi con l'entrata dell'euro e dal crollo della borsa, una concomitanza di situazioni pianificate a tavolino che non si ripeteranno mai più

Volpi Case srl
21 Luglio 2016, 15:48

Personalmente non condivido minimamente quanto affermato da Shiller, e, da professionista del settore immobiliare, mi sembra che di immobili sappia poco o niente o probabilmente si riferiva ad una realtà più americana che europea.

1.Un casa nel tempo si rivaluta anzitutto per la posizione ed i servizi che la circondano! Per questo, storicamente, le abitazioni più vecchie si rivalutano.
2.Se non compri devi pagare un affitto. Fate voi i conti di quanto si spende in 20 anni di affitto.
3.Vivere nella propria casa o in quella di un altro, cambia di molto. Almeno per noi Italiani che abbiamo una "cultura del vivere l'abitazione" più esigente di molti altri.
4.La casa è un bene primario.

Mi fermo qui ma si potrebbero aggiungere molti altri punti di forza per sostenere la validità dell'acquisto di una casa.
Aggiungo solo che, sempre personalmente, penso che sia proprio la finanza il male vero dell'economia mondiale, una sorta di droga dell'economia.

Risposta esemplare. E, aggiungo, ogni volta che la finanza si è occupata di immobili, vedi i fondi immobiliari, è riuscita a far perdere soldi a tutti (tranne che ai manager finanziari)

ma perché scusami, chi ha costruito e venduto immobili lo ha fatto per beneficienza?
dopo l'entrata dell'euro le banche non erano forse d'accordo con i costruttori a concedere prestiti per vendere case da 60 mq a ponte di nona ad oltre 5.000 euro/mq, case che oggi non si vendono neanche a 2.000 euro/mq?
Ho avuto il piacere di conoscere un costruttore della provincia di roma, un ex muratore: ha fatto una barca di soldi, ha cinque ferrari, proprietà, negozi, ha portato soldi fuori dall'italia, negli emirati. mi ha raccontato che all'epoca d'oro comprava terreni a torvajanica, li divideva in lotti, li forniva di acqua e li rivendeva a 10 volte il prezzo pagato.
Provate a dirlo a questi signori di riprendersi ciò che hanno venduto allo stesso prezzo che hanno a suo tempo guadagnato... vi rideranno in faccia. ed ancora si parla di valore che aumenterà? e chi sarà a pagare prezzi ancora più alti? chi soldi non ne ha? ma per piacere, cerchiamo di guardare in faccia la realtà

gli immobili sono stati solamente un mezzo per creare una speculazione, né più e né meno come tutti gli altri beni, e conseguentemente per far muovere un mare di soldi che è finito nelle tasche di costruttori, banche, agenzie immobiliari spuntate come funghi gestite da qualche ragazzotto ripulito dalle dubbie capacità lessicali, comuni che hanno applicato una tassazione in funzione dei valori di mercato; ed il povero acquirente che aveva coronato il sogno della sua vita indebitandosi per decenni per acquistare non il sogno, ma la solida realtà di cui si era innamorato, oggi si trova con il conto in banca raso al suolo, una montagna di rate da pagare e snocciola il rosario pregando di non perdere il lavoro altrimenti ci rimette capra e cavoli

per commentare devi effettuare il login con il tuo account