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Re/max: è il momento migliore per cercare casa

Negli utlimi anni qualcuno vi avrà sicuramente raccontato che in cinese la parola crisi ha due accezioni, a seconda di come si scrive: pericolo e opportunità. Per gli amanti di questo aneddoto il franchising immobiliare re/max suggerisce che ci troviamo in un ottimo momento per cercare casa. Possibile?

“Questo rimane il miglior momento per acquistare in quanto oggi l’acquirente ha un potere negoziale elevato. &Ndash; commenta Dario castiglia, presidente e amministratore delegato re/max Italia - nel momento in cui la prospettiva futura del mercato cambierà passando da negativa a positiva a causa delle più rosee aspettative, e questo cambiamento sarà improvviso, il venditore non sarà più disposto a ribassare i prezzi in fase di negoziazione sui livelli attuali. I margini di negoziazione oggi arrivano al 15-20% del prezzo di vendita e sono da considerarsi già dei normalizzatori dei valori immobiliari

Le dichiarazioni dell'ad di re/max arrivano dopo che persino confindustria ha certificato la necessità di un repricing dei prezzi delle abitazioni, unica condizione possibile affinché riparta il mercato

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126 Commenti:

4 Settembre 2012, 9:15

Aspetta aspetta,intanto pensa a come onorare l'affitto,puntuale miraccomando... ma chi ha detto che l'affitto va onorato ???? MAttonaro mettiti in testa che sei come una bella verginella nuda in una cella piena di galeotti, ovunque ti muovi lo prendi.....

7 Settembre 2012, 18:59

In reply to by anonimo (not verified)

"MAttonaro mettiti in testa che sei come una bella verginella nuda in una cella piena di galeotti, ovunque ti muovi lo prendi....." hahaha: bELLISSIMA!

4 Settembre 2012, 10:37

La tassa occulta di Monti: gonfia i prezzi delle case per toglierci gli sgravi Ecco la "magia tecnica": il governo studia una rivalutazione del mattone per aumentare l'imponibile. Una via poco limpida ma efficace: pagheremo più tasse hahahahahah in arrivo un altro mattone in testa ai mattonari

4 Settembre 2012, 11:11

Devo dare una proposta di acquisto per un open space di 40 mq la richiesta è 150.000 euro, quanto dovrei offrire secondo voi ? -20%?

4 Settembre 2012, 11:38

Cari i miei sfigati, poveri in canna, invidiosi, pallidi, smunti, ignoranti Non imprenditori edili, non proprietari di case o a malapena di una, come mai non appena vi venisse chiesto di fare cambio con me che possiedo diversi immobili, tutti affittati, con un ottimo affitto e con una buonissima reddittività, lo fareste immediatamente?? Se io domani vado in banca a chiedere un mutuo, un prestito, me lo danno subito! A voi no!!
Io, i miei appartamenti me li tengo, non li vendo e se li venderò li venderò in momenti migliori. Cosa vi dannate a prevedere le % di ribasso e ad augurare a tutti coloro che vogliono vendere, di rimetterci?? A me dispiace che chi attualmente sta cercando di vendere, lo deve fare accontentandosi anche di cifre inferiori a quanto ha precedentemente pagato, ma questa è solo la legge di mercato, non li obbliga nessuno a farlo, il mercato immobiliare è altalenante. Ora è basso, prima è stato + alto, e lo sarà ancora........ (come altri mercati). E se anche fossero obbligati da qualcuno, forse è meglio prendersela con questi qualcuno che non siamo certo noi proprietari di più immobili. Non l'abbiamo mica cercata e inventata noi la crisi!!!! perchè ce l'avete tanto con i proprietari di più immobili?? Non siamo mica noi che vi abbiamo fatto mettere in cassa integrazione. Non siamo mica noi che vi abbiamo fatto perdere il lavoro. Non siamo mica noi che aumentiamo le tasse e la benzina. Fate prima a sfogarvi con noi perchè qui vi fa godere il fatto di poter dire delle cazzate rimanendo anonimi?? Altro atteggiamento da sfigati!!

4 Settembre 2012, 11:48

Anonimo, innanzitutto, il giorno che ti deciderai a scrivere il tuo nome, avrai fatto il primo passo per diventare un adulto. Secondo, te l'ho già scritto un milione di volte...vai a scuola, perchè hai forse la terza elemenatare...vai a scuola ed impara un pò di matematica di base. Se costruire costa 10, non si può vendere a 5 solo perchè nella tua mente "da verginella" ti racconti la favola che le case scenderanno del 50% e comprerai una villa da 300 mq in centro a Milano con 100.000 euro. La regola economica che i prezzi delle cose devono essere adeguati agli stipendi è sacrosanta...però purtroppo per te, è una regola che deve valere "per tutto", questo significa che anche il costo del lavoro, delle tasse e delle materie prime deve seguire questa regola, altrimenti va tutto a puttane e tu resti sotto ad un ponte. Ricordati che sei tu che investi i tuoi soldi in banca ad essere una verginella in una cella piena di lupi, visto che i tuoi soldi, se li possono fottere come e quando vogliono, se invece hai una proprietà immobiliare...bhè, i mattoni li sono, sono tuoi, e non te li possono portare via dicendo "eh, purtroppo le azioni si sono svalutate, e lei ora ha un dito in culo al posto di 30.000 euro". Ah, tu e frangipane, prima o poi, decidetevi a lasciare liberi i vostri genitori ed andate ad abitare in una casa vostra, che sarebbe anche ora !!! basta fare i parassiti sulle spalle di mamma e papà, dai su su, fora di ball !!!

4 Settembre 2012, 17:58

In reply to by armando (not verified)

Lei dimentica che oltre al nuovo c'è anche l'usato
Che non costa come il nuovo
Sarà male di comprare quello

4 Settembre 2012, 18:10

In reply to by armando (not verified)

Armando riguardo ai suoi immobili succede esattamente come alle azioni: non avendo un valore nominale valgono quanto un ipotetico acquirente è disposto a pagarli (se li vuole vendere)..mi osrprende che lei che ha studiato non ci abbia pensato. Funziona cosi
"Eh, purtroppo le case si sono svalutate, e lei ora ha un dito in culo al posto di 30.000 euro".

4 Settembre 2012, 19:33

In reply to by david (not verified)

Hai scelto un brutto esempio, david: le azioni hanno tutte un valore nominale!... salvo qualche rara eccezione (le alitalia pre-crack erano una di queste).

Ciò, tuttavia, non impedisce che il mercato borsistico possa valutare le azioni meno del loro valore nominale.

Ciò accadeva spessissimo qualche lustro fa e paradossalmente anche per ottime società che operavano in regime di monopolio ed erano iper-patrimonializzate, nonché mietevano utili ogni anno (sip- stet).

La realtà di qualsiasi prodotto scambiato nel libero mercato (si tratti di un chilo di carote o di un appartamento o di una quota societaria) è che l'acquirente se ne fotte, sia del valore di produzione, sia di qualsiasi altro valore e, dato che è lui a pagare, l'unico valore che conta è quello che stabilisce lui!

Tutto il resto sono speranze dei venditori!

E non può essere che così: altrimenti qualsiasi idiota si improvviserebbe imprenditore, farebbe cazzate, produrrebbe a costi altissimi e poi... con la (sua ingiustificata) regola "il prezzo di vendita non può essere inferiore al prezzo di produzione" avrebbe ingresso e accomodamento nel mercato, falsando di fatto i prezzi.

Antonio frangipane

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