Una delle novità del decreto crescita è la nuova scadenza per la presentazione della dichiarazione dell'IMU e della TASI, adesso fissata per il 31 dicembre.
Regione che vai tariffa che trovi. Tra i trentini e i campani, infatti, la forbice nel versamento della Tari è davvero ampia. In Trentino per la tassa sui rifiuti si pagano 188 euro, mentre in Campania addirittura 422 (la media nazionale è di 302). A diffondere i dati è l’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva
Esiste un periodo di tempo oltre al quale non è possibile chiedere il pagamento dell’imposta sui rifiuti (Tari), un balzello preteso dai Comuni sulla base dell’autodichiarazione fatta dai proprietari di abitazioni o di uffici. Ma quando scatta la prescrizione? Andiamo a scoprirlo
Come precisato dal governo lo scorso dicembre 2017, il criterio di calcolo della tassa sui rifiuti per le utenze non stabilmente attive basato convenzionalmente sul numero di componenti del nucleo familiare in proporzione alla superficie dell'immobile deve essere presuntivo e non assoluto. Spetta dunque al contribuente la possibilità di dichiarare l'effettivo numero di componenti del proprio nucleo familiare.
Una sentenza della Commissione Tributaria di Massa Carrara stabilisce che si applica uno sconto Tari del 30% sulla seconda casa usata esclusivamente a scopo vacanza.
La tassa sui rifiuti deve essere pagata da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, in grado di produrre rifiuti urbani e assimilati, a prescindere dal loro utilizzo. Il pagamento della Tari spetta, dunque, al proprietario residente nell’immobile, in caso di affitto all’inquilino che occupa l’immobile, in caso di comodato a colui che lo usa
E’ corretto computare la quota variabile una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica. A specificarlo una circolare pubblicata dal Dipartimento Finanze del Ministero dell’Economia in merito alla corretta modalità applicativa della Tari, la tassa sui rifiuti
La Tassa sui rifiuti (Tari), secondo quanto previsto dalla normativa, deve essere pagata dai proprietari di locali o aree scoperte adibiti a qualsiasi utilizzo, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Ma esistono delle eccezioni