
Mantenere la privacy sul balcone in condominio non è sempre impresa facile. Tra gli sguardi indiscreti dei dirimpettai, o più semplicemente un affaccio su aree molto frequentate, questa zona della casa richiede un’attenzione particolare. Si tratta, infatti, di un’area di transizione tra l’interno e l’esterno dell’abitazione.
Ma cosa si può fare, ad esempio, per proteggersi da un vicino che guarda sempre in casa? Quali interventi si possono eseguire, senza violare la legge o il regolamento condominiale?
Privacy sul balcone in condominio: cosa sapere
Come già anticipato, quello della privacy è un tema molto sentito dai condomini. Il diritto alla riservatezza deve essere generalmente garantito a tutti i residenti di uno stabile condominiale, ma - mentre per proteggere l’interno della casa sono più che sufficienti delle tende sulle finestre - su balconi e terrazzi la situazione si complica. Si tratta pur sempre di una zona esposta del proprio appartamento e, di conseguenza, il rischio di essere sottoposti agli sguardi altrui è molto alto.

Eppure, per quanto al condomino sia garantita la possibilità di proteggere la propria riservatezza, prima di procedere con qualsiasi intervento - come, ad esempio, la predisposizione di tende o di soluzioni frangivista - è bene comprendere entro quali perimetri ci si può muovere, sia per la legge che per il regolamento condominiale.
Cosa non si può fare sul proprio balcone
Come già accennato, è più che fisiologico pensare a vari interventi per proteggere la propria privacy anche sul balcone. Eppure, prima di procedere con l’installazione di qualsiasi opera, è bene comprendere qual è la normativa di riferimento e i possibili limiti da regolamento condominiale.
Innanzitutto, è necessario prendere in considerazione l’articolo 1122 del Codice Civile, che impone al condomino di non eseguire delle opere che:
- compromettano la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio;
- invadano le parti comuni del condominio, senza aver ottenuto eventuale autorizzazione dell’assemblea condominiale;
- arrechino disagio o disturbo agli altri condomini.
Oltre alla legge, però, è necessario anche controllare il regolamento condominiale: quest’ultimo potrebbe infatti incorporare specifiche norme per limitare ulteriormente l’installazione di coperture fisse o mobili, sempre per mantenere il decoro architettonico dell’edificio o la sua stabilità.
Cosa si può fare sul proprio balcone
Analizzati i limiti di legge e da regolamento condominiale, cosa si può effettivamente fare per garantire una maggiore riservatezza in balcone? Un utile riferimento arriva dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza 5647/2004, ha riconosciuto ai condomini il diritto alla privacy tramite schermature - sempre nel rispetto del decoro architettonico, del regolamento condominiale e anche senza ottenere l’autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale - purché:
- si faccia ricorso a strumenti completamente amovibili;
- non si ecceda il perimetro del proprio balcone.
Come facile intuire, non vi saranno quindi particolari problemi nell’installare delle tende amovibili, purché non vadano a coprire la proprietà, le finestre o i balconi altrui. Se si intende ricorrere a schermature rigide - ad esempio, i sempre più diffusi pannelli frangivista - si potrà procedere analogamente, purché si ricorra sempre a strumenti rimovibili.
Al contrario, se si vuole procedere all’installazione di strutture permanenti - o, ancora, avviare interventi edilizi, ad esempio con opere in muratura di copertura di porzioni del balcone - sarà necessario:
- ottenere l’approvazione da parte dell’assemblea condominiale, se le protezioni incidono in modo sensibile sul decoro architettonico, sulla facciata o sulle parti comuni dell’edificio, ottenendo la maggioranza prevista dall’articolo 1136 del Codice Civile, in base all’intervento che si andrà a realizzare;
- ottenere i relativi titoli abilitativi dal Comune, come la SCIA o il Permesso a Costruire, per tutti gli interventi che non rientrano in edilizia libera - cioè, non si tratta di installazioni leggere o facilmente rimovibili - secondo le disposizioni previste dal Testo Unico dell’Edilizia, ovvero il D.P.R. 380/2001.
Come avere privacy sul balcone
Appresi i limiti previsti dalla legge, come procedere nella pratica per avere più privacy sul balcone? Per sfuggire dagli occhi indiscreti altrui, si può di certo approfittare di tante idee per frangivista da balcone, la maggior parte dei quali non richiede alcun tipo di autorizzazione per poter essere implementa.
Barriere vegetali a copertura del balcone del condominio
Il modo più semplice, e spesso anche privo di intoppi, per proteggere la propria riservatezza in balcone è procedere all’implementazione di una copertura vegetale.

È infatti sufficiente coltivare delle piante da vaso abbastanza prolifiche, per creare una barriera tra il balcone e l’esterno, senza nemmeno influenzare il decoro dello stabile. Le varietà tra cui scegliere sono le più disparate: ortensie, azalee, petunie, dalie, verbene, salvia, bosso e bambù sono solo alcune delle specie vegetali che permettono di ottenere una buona schermatura visiva.
Installare tende e pannelli frangivista
In caso una copertura vegetale non fosse sufficiente a garantire il livello di privacy desiderata, si può procedere all’installazione di tende o di pannelli frangivista. Come già visto nei precedenti paragrafi, la predisposizione di tende non è mai soggetta a grandi violazioni, purché non invadano o vadano a coprire gli spazi altrui. È però necessario sapere che, se per l’installazione è indispensabile predisporre ganci o altri strumenti sulla soletta del balcone del condomino che risiede sopra al proprio piano, potrebbe essere necessario ottenere specifica autorizzazione.
In alternativa, si può procedere con l’installazione di soluzioni rigide: un esempio fra i tanti, sono i pannelli reticolari, che permettono di approfittare di una buona privacy, senza bloccare completamente il passaggio della luce. In questo caso, è bene ricordare la già citata normativa sui pannelli frangivista:
- devono essere facilmente rimovibili;
- non devono superare il perimetro del proprio balcone;
- non devono violare le disposizioni dell’articolo 1122 del Codice Civile, ad esempio alterando il decoro architettonico dello stabile, invadendo le parti comuni del condominio o causando disturbo e disagio agli altri condomini.
È utile sottolineare che anche altri interventi più importanti, come ad esempio la predisposizione di piccole pergole leggere e mobili in legno, oppure di verande del tutto amovibili, rientrano nell’edilizia libera e, pertanto, non necessitano di specifiche autorizzazioni. Anche per queste soluzioni, tuttavia, bisogna rispettare le disposizioni già precedentemente elencate
Sperimentare con l’arredamento
Infine, quando le possibilità d’azione sono poche - ad esempio, in presenza di rigidi vincoli da regolamento condominiale - si può tentare di sperimentare con l’arredamento per ottenere più privacy.
Ad esempio posizionare un ombrellone, purché all’interno del balcone e non sporgente, potrebbe essere più che sufficiente per schermare i propri spazi condominiali. Tuttavia, le altre idee non mancano di certo, ad esempio:
- posizionare poltrone e sedie appese con copertura completa della seduta, magari in vimini;
- installare un dondolo, dotato di generosa tenda superiore, che possa coprire parzialmente la vista;
- predisporre dei separé amovibili in bambù oppure in tessuto;
- adagiare sull’interno delle ringhiere delle generose fioriere, dove coltivare piante ricadenti o rampicanti.
Come già visto, le soluzioni sono le più disparate, nonché economiche e facili da rimuovere: niente di più semplice per trascorrere del tempo di qualità in balcone, senza sentirsi continuamente osservati.
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