Quali sono e come fare domanda dei bonus per le famiglie e le agevolazioni per la ristrutturazione della casa in scadenza nel 2025
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Coppia alle prese con i lavori nella nuova casa
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La legge di Bilancio 2025 ha confermato molte delle agevolazioni fiscali già attive in precedenza, seppure con qualche modifica. Altri incentivi, invece, si avviano alla scadenza del 31 dicembre prossimo, perché di breve durata o per il termine già fissato dai decreti istitutivi. Rimane centrale, in tutti i decreti adottati dal governo, l’obiettivo di sostenere le famiglie, anche per i lavori edilizi eseguiti sulle proprie abitazioni. 

Tuttavia, proprio l’elenco degli incentivi di ristrutturazione hanno subito le più importanti riduzioni delle aliquote di detrazione fiscale e delle soglie di spesa. In ogni modo, rimangono gli ultimi 3 mesi per richiedere i bonus in scadenza nel 2025 o per ricavare, da essi, la detrazione più alta.

Quali bonus si possono ancora chiedere nel 2025

Effettuare i bonifici di spesa per i lavori edilizi negli ultimi mesi dell’anno per congelare gli sconti ed evitare, in questo modo, i tagli di aliquote e di ammontare di spesa a partire dal mese di gennaio 2026. Salvo correzioni dell’ultima ora nella prossima Manovra, saranno proprio le ristrutturazioni sulla casa le tipologie di incentivi che usciranno maggiormente ridimensionati dalla sforbiciata programmata sugli sconti.

In questo scenario, le maggiori attenzioni sono concentrate sul bonus mobili, l’agevolazione in scadenza il 31 dicembre 2025 collegata all’incentivo sulle ristrutturazioni di casa che consente il 50% di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi sui costi di acquisto dell’arredo, fino a un tetto di 5.000 euro di spesa. 

Va chiarito che questo incentivo è stato sempre oggetto di proroga annuale nella legge di Bilancio ma, per il 2026, un’ulteriore conferma sembrerebbe improbabile.

Coppia alle prese con l'acquisto di nuovi mobili
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Bonus ristrutturazione, fino al 2025 sconto del 50%

Un futuro già programmato è quello riguardante gli incentivi di ristrutturazione della casa. Il bonus legato agli interventi edilizi di restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria, nonché propedeutico per attivare lo sconto sui mobili, fino al 31 dicembre 2025 continuerà a offrire la possibilità di detrazione fiscale del 50% (nel 730 o nel Modello Persone Fisiche per dieci anni) per i lavori effettuati sull’abitazione principale. Al di fuori della prima casa, l’agevolazione fiscale scende al 36%. In entrambi i casi, il tetto di spesa è di 96.000 euro.

Tuttavia, chi ha intenzione di utilizzare l'incentivo a queste percentuali deve fare in fretta ed emettere i bonifici entro il 31 dicembre 2025. Dal 1° gennaio prossimo, salvo novità nella legge di Bilancio, le aliquote si abbasseranno, rispettivamente, al 36 e al 30%, con un tetto di spesa dimezzato a 48.000 euro. Per informare correttamente i cittadini, è stata predisposta anche una guida dell'Agenzia delle Entrate sulla ristrutturazione edilizia.

Ecobonus e il caso del super bonus in scadenza nel 2025

I lavori di efficientamento energetico degli edifici, agevolati dall’ecobonus, seguono lo stesso schema del bonus casa. Fino al 31 dicembre 2025 e dal 1° gennaio 2026 a tutto il 2027, le aliquote saranno, rispettivamente:

  • del 50% per i lavori sulla prima casa, con riduzione al 36% nel 2026 e 2027;
  • del 36% sulle altre abitazioni, con riduzione al 30% nel 2026 e 2027.

Il futuro del superbonus appare segnato. Fino a tutto il 2025, l’ex bonus 110% consente di agevolare le spese di efficientamento energetico con il 65% di agevolazione fiscale. Anche se in versione ridotta, è improbabile che il governo riproponga una qualche formula di proroga alle condizioni e nelle modalità in cui il superbonus è rimasto in vigore in questi anni. 

È già stata disposta una misura alternativa per il 2026, con stanziamento di 100 milioni di euro, per la ristrutturazione delle case danneggiate da eventi sismici a partire da quello del 2016 nelle sole regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria.

Bonus fino al 2025: incentivi sulle barriere architettoniche

Un bonus in scadenza il 31 dicembre 2025 è quello per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’agevolazione, che consente la detrazione fiscale del 75% entro specifici limiti di spesa (50.000 euro per gli edifici unifamiliari, 40.000 euro per le unità in condomini da 2 a 8 unità e 30.000 euro per le unità in condomini con più di 8 unità), ha già subito varie restrizioni negli ultimi anni, quali:

  • i lavori ammessi (ascensori, montacarichi, servoscala e piattaforme elevatrici) secondo quanto prevede il decreto legge 212/2023;
  • lo stop alla cessione dei crediti d’imposta e allo sconto in fattura, già operato dal decreto legge n. 11 del 17 febbraio 2023.

Bonus 2025 sulla casa, cosa cambia

Per molti bonus edilizi, la legge di Bilancio 2025 ha operato una riduzione corposa della percentuale di detrazione fiscale. Più nel dettaglio:

  • il sismabonus sull’abitazione principale e sulla seconda casa è passato dal 70-75-80-85% del 2024 (a seconda del tipo di immobile e della riduzione della classe di rischio sismico ottenuta grazie ai lavori), al 50% del 2025 (36% sulla seconda casa), al 36 e 30% del 2026;
  • il sismabonus acquisti prima e seconda casa è passato dal 75-85% del 2024, al 50-36% del 2025 (prima e seconda casa) e al 36-30% del 2026;
  • la combinazione dell’ecobonus e del sismabonus su prima e seconda casa è passata dall’80-85% del 2024, al 50% del 2025 (solo su prima casa), al 50-36% del 2026 (prima e seconda casa).
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Quali sono i bonus per le famiglie nel 2025

Accanto alle agevolazioni sugli immobili, è andato sempre più intensificandosi l’intervento del governo a favore delle famiglie. In un quadro che copre a 360 gradi tutti gli aspetti quotidiani dei nuclei familiari, la legge di Bilancio 2025 e i successivi decreti hanno introdotto una varietà di aiuti e indennità. Questi, seppure temporanei, stanno sostenendo le famiglie dal punto di vista economico e sociale.

Bonus sport 2025, chi può richiederlo e come

Proprio nell’ultimo trimestre del 2025 sono entrati a regime alcuni bonus per le famiglie, in particolare per quelle con redditi bassi, a iniziare dalla dote per le attività sportive dei figli e dal bonus psicologico. Dal 29 settembre ha aperto la piattaforma telematica per richiedere il bonus sport 2025, l’agevolazione di 300 euro che serve alle famiglie con Isee fino a 15.000 euro per iscrivere i figli (fino a due), di età da 6 a 14 anni, alle attività extrascolastiche e sportive.

In tutto le risorse disponibili sono pari a 30 milioni di euro e la domanda deve essere presentata velocemente perché la scadenza è fissata alle ore 12:00 del  31 ottobre 2025 o fino all’esaurimento dei fondi. Per la richiesta è necessario accedere al sito gestito dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, cercando su un motore online "avvisi bandi sport governo".

L’elenco degli enti e associazioni sportive, che ricevono direttamente il contributo sulle iscrizioni, è disponibile sul portale del Dipartimento per lo Sport, entrando in "Bandi e Avvisi"e "Fondo dote famiglia". In questo elenco le famiglie possono scegliere la struttura che maggiormente risponde alle proprie esigenze.

Bonus psicologo già attivo, qual è la scadenza 2025

Si può presentare la domanda del bonus psicologo 2025 già dal 15 settembre scorso. Il contributo consente di ottenere uno sconto di 50 euro per ogni seduta di psicoterapia fino a un limite definito dalla fascia Isee. Infatti, per un indicatore della situazione economica della famiglia:

  • entro i 15mila euro, l’incentivo viene erogato fino a concorrere l’importo di 1.500 euro (30 sedute);
  • tra 15mila e 30mila euro, l’incentivo viene erogato fino a concorrere l’importo di 1.000 euro (20 sedute);
  • da 30.000 a 50.000 euro l’agevolazione viene erogata fino a 500 euro (10 sedute).

La domanda si può presentare fino al 14 novembre 2025 direttamente sul portale dell’Inps, autenticandosi con:

  • Spid, almeno di livello 2;
  • Carta di Identità Elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Bonus in scadenza nel 2025, quali sono quelli in uscita

Anche nel mese di ottobre sono in arrivo alcune novità nel panorama degli aiuti alle famiglie. A iniziare dal bonus elettrodomestici 2025, grazie al quale si può ottenere un voucher del 30% (o fino a 100 euro) o di 200 euro per Isee inferiore a 25.000 euro, per acquistare con rottamazione:

  • una lavatrice o lavasciuga, almeno di classe energetica A;
  • un forno almeno di classe A;
  • cappe di cucina, almeno di classe B;
  • lavastoviglie, almeno di classe C;
  • asciugabiancheria di classe almeno C;
  • frigoriferi e congelatori di classe D;
  • piani cottura conformi al Regolamento europeo 2019/2016.

Affinché il contributo diventi operativo serve l’adozione del decreto definitivo, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.

Cucina con elettrodomestici agevolati dal bonus 2025
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Carta dedicata a te 2025, quando arriva

A giorni si conosceranno gli ammessi alla Carta dedicata a te 2025, il bonus spesa che consente di disporre di una ricaricabile di 500 euro per acquistare i beni alimentari di prima necessità. Il 10 settembre scorso l’Inps ha reso noto ai Comuni la lista delle famiglie ammesse (Isee fino a 15.000 euro e nucleo con almeno tre figli) per i dovuti controlli, consistenti nella residenza e nell’assenza di cause di incompatibilità.

Il consolidamento delle liste deve avvenire entro 30 giorni (e, dunque, entro il 9 ottobre), prima dell’ufficializzazione, nei 10 giorni successivi, degli elenchi definitivi delle famiglie beneficiarie. Queste ultime potranno andare a ritirare la carta prepagata presso un ufficio postale.

Bonus auto elettriche 2025, domanda dal 15 ottobre

Dal 15 ottobre le famiglie potranno acquistare anche una vettura elettrica con i nuovi ecobonus. Gli incentivi auto potranno essere richiesti dalle famiglie con Isee fino a 40.000 euro e uno sconto massimo di 11.000 euro. 

La novità di quest’anno per ottenere il Bonus auto elettriche è la residenza in un’Area Funzionale Urbana (FUA) che include i comuni di almeno 50.000 abitanti e zone limitrofe i cui abitanti siano interconnessi da pendolarismo per motivi di studio e lavoro.

Ricarica di auto elettrica
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Bonus genitorialità 2025, contributi nascita e asili nido

Non ci sono novità rispetto all'ultima legge di Bilancio per quanto riguarda i neo genitori. Tra i bonus in vigore fino a tutto il 2025, infatti, si ricorda il bonus per i nuovi nati che consiste in un contributo una tantum, di 1.000 euro, riconosciuto alle famiglie con Isee fino a 40.000 euro per eventi o adozioni dal 1° gennaio 2025.

Per i figli da 3 a 36 mesi, invece, si può richiedere il bonus asili nido che, per il pagamento della retta di iscrizione o per i servizi all’infanzia da richiedere presso il proprio domicilio, consente di fruire di un contributo fino a 3.600 euro a seconda del valore dell'Isee e della nascita del bambino (prima o dopo il 1° gennaio 2024).

Bonus mamme, quali agevolazioni nel 2025

Inoltre, le lavoratrici possono fruire del bonus mamme fino al 31 dicembre 2026 se hanno un contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli, l’ultimo dei quali non deve aver compiuto l’età di 18 anni. Il bonus consiste in uno sgravio dei contributi a proprio carico (9,19%) che finiscono, dunque, nello stipendio netto. 

Arriverà entro la fine del 2025 il decreto attuativo della misura che consentirà alle lavoratrici, madri fino a due figli o di almeno tre, di percepire il bonus mamma nella misura fissa di 40 euro mensili (480 euro all’anno). Saranno incluse le madri con contratto di lavoro a tempo determinato o le lavoratrici autonome.

Bonus 2025 per i disoccupati: quali sono

Numerosi sono i sostegni per i disoccupati, a iniziare dall’Assegno di Inclusione (AdI), spettante alle famiglie con determinate caratteristiche e Isee fino a 10.140 euro. L’ammontare mensile minimo è di 480 euro e varia in base alla composizione della famiglia. Nel 2025 il governo ha previsto un contributo integrativo di 500 euro per coprire il mese occorrente al rinnovo della misura dopo la fruizione dei primi 18 mesi. 

I disoccupati tra 18 e 59 anni possono ricorrere anche al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), la misura che consente di partecipare a corsi di formazione e di riqualificazione professionale. L’indennità spetta per 500 euro al mese.

Per chi perde il lavoro c’è la possibilità di richiedere la NASpI o la Dis-Coll, indennità di disoccupazione involontaria con un importo massimo di 1.562,82 euro al mese. Infine, sono presenti numerosi incentivi a favore delle imprese per assumere giovani under 35, donne e persone in condizioni di disagio fruendo della decontribuzione fino al 100% e per un periodo fino a due anni.

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