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L'incredibile resurrezione immobiliare degli stati uniti

Nel dilemma tra cancellare l'imu o semplicemente alleggerirla si inserisce una terza ipotesi: creare una tassa comunale che sostituisca non solo l'imposta sugli immobili, ma anche la nuova tares. È questa l'idea a cui sta lavorando il nuovo ministro dell'economica, fabrizio saccomani, alla ricerca di un difficile mediazione tra le richieste dei partner di governo e le esigenze di bilancio

Imposta comunale

Quella che potrebbe chiamarsi ics (imposta casa e servizi) sarebbe destinata totalmente ai comuni e assorbirebbe non solo la nuova tassa sui rifiuti, la tares, ma anche parte dell'imposta di registro che si paga sul trasferimento degli immobili. In questo modo, quest'ultima verrebbe alleggerita prima di essere in futuro completamente abolita. Ma c'è difficoltà in quest'ipotesi: mentre l'imposta sulla proprietà è a carico dei proprietari, la tassa sui rifiuti e servizi grava su chi occupa la casa (che in molti casi può essere l'inquilino)

Base imponibile e aliquote

Per evitare le sperequazioni dell'imu, la nuova imposta di servizio dovrebbe basarsi su una diversa base imponibile e collegarsi alla tante volte annunciata riforma del catasto. Potrebbero essere introdotte nuove detrazioni per i figli a carico o anche un'esenzione per i proprietari che hanno i redditi più bassi. Proprio come nel caso dell'imu, le aliquote potrebbero essere modificate marginalmente dai comuni

La sospensione di giugno

E mentre si specula sulle riforme future, il governo letta sta preparando un decreto per sospendere la rata di giugno. Senza sapere però se questo implica che i contribuenti dovranno pagare l'intero importo dell'imposta a dicembre. La cancellazione tout court dell'imu prima casa appare infatti come un'ipotesi improbabile, già che servirebbero ben 4 miliardi, che ascenderebbero a otto nel caso di una restituzione di quanto pagato nel 2012. Intanto per non farsi trovare impreparati i comuni stanno già elaborando le nuove aliquote, in molti casi più elevate rispetto a quelle dello scorso anno

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13 Commenti:

7 Maggio 2013, 16:46

Probabile che sia "fuori di testa" dal momento che voglio ragionare con la mia testa e non con quella della gggente che preferisce usare pensieri "main stream" ed evitare di usare un poco le proprie sinapsi. Comunque non è importante chi io sia, ma quello che dico. Il problema non è la germania o l'euro, è il sistema Italia che per come si è evoluto il mondo negli ultimi 20anni è tecnicamente morto, e di conseguenza pretendere di avere valori immobiliari da primo della classe quando si è stati ripetutamente bocciati. Non è più sostenibile ne logicamente pensabile. Se poi mi porti a paragone immobili al centro di Roma Milano o Firenze allora è un altro discorso.

7 Maggio 2013, 21:04

In reply to by angrybird (not verified)

Finalmente cominci a spremere un pò le meningi.
In Italia, ci sono Roma, Milano e tantissime altre città dove gli immobili hanno valori alti. E non posso certo pensare ai costi dei paesini.
Io considero solo le città ed interessanti pure, perchè non penso certo di andare a vivere tra le galline ed i conigli.
"Main stream" e sinapsi : sto ancora ridendo. Forse non sai cosa vogliono dire e li hai usati per impressionarmi.
Sul fatto che l'Italia sia in declino e tecnincamente semimorto questo è il frutto della presenza di una sinistra politica che è stato un vero "sinistro".
L'italiano non ama nè l'ordine nè la pulizia. E le città da Toscana a scendere sono invivibili e non ci vuole vivere nessuno.
Il nord Italia, di ex dominazione austriaca e francese ha un'altra civilità. vivere bene a roma è solo per alcuni.

L'Italia ha problemi culturali e di sviluppo enormi, che non sono certo causati dagli immobili.

7 Maggio 2013, 20:10

@#9 commento perfettamente condivisibile.....paese fondato sugli "immobili" una scelta che dice tutto sul dinamismo del sistema

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