Commenti: 73
Per comprare casa nel 2011 servono meno soldi ma più garanzie

In Italia muoversi tra le cifre ufficiali del mercato immobiliare non è sempre facile. Ma in mancanza di dati univoci e certi, numerosi indicatori sono sufficienti per tirare delle conclusioni. Prendiamo per esempio le cifre sulle erogazioni di mutui nel primo trimestre 2011: l'importo medio è diminuito, ma la percentuale del credito rispetto al valore dell'immobile è aumentato. Cosa significa? che le case costano meno e le banche si fidano di più. Ma solo di certi clienti

Secondo il primo rapporto dell'ufficio studi ubh (vedi i dettagli), il mercato del credito alla casa nel primo trimestre 2011, che si basa su operazioni "chiuse" di mutui, l'importo medio è sceso dai 135.000 euro del 2010, a 126.630 euro

Questa diminuzione conferma una discesa dei prezzi delle case nell'ultimo anno tra il 6 e il 7% in media. Ma, allo stesso tempo, un restringimento delle operazioni di credito da parte delle banche, che chiedono sempre più garanzie

Se da un lato abbiamo infatti una diminuzione dei prezzi, ciò non significa che sia automaticamente più facile comprare: è più facile comprare per qualcuno, non per tutti. Per fare un esempio, anche se una casa è scesa da 100 a 90, chi potrà avere il finanziamento per i 90? non tutti e, con maggiore probabibilità, che ne chiede alla banca 55 in prestito e offre buone garanzie. L'effetto è che spesso il cliente è disorientato per la quantità di documenti che gli viene chiesto di fornire, come per esempio la documentazione e la perizia immobiliare fin dalla fase iniziale dell'istruttoria

Secondo gli analisti di the mortgage factory, "il primo trimestre 2011 evidenzia una ripresa dell’erogazione da parte delle banche, soprattutto verso clienti prime, anche con massicce iniziative promozionali. Nel trimestre si distinguono i lanci di tassi agevolati da parte di chebanca! e barclays. In questo modo aumenta sempre di più il differenziale tra la rata pagata dai migliori clienti e le condizioni riservate agli altri

Quanto sopra consolida il trend in atto da almeno un anno di una situazione di ripresa, seppur
Ancora  non consolidata verso l’erogazione di  mutui a clienti altamente solvibili. Dal punto di vista degli istituti di credito viene  posta particolare attenzione alla congruità e alla
Completezza della documentazione presentata

Da gennaio 2011 l’ufficio studi ubh, già attivo nell’osservazione delle tendenze del mercato
Immobiliare residenziale italiano, accresce il suo know how integrando e riorganizzando la raccolta e l’analisi delle informazioni sui mutui accordati alle famiglie per l’acquisto della casa.  I dati sono generati attraverso una rete “multicanale” composta dalle società attive nella mediazione creditizia appartenenti a tree finance agency, i consulenti del credito tree finance e the mortgage factory (tmf),

Le informazioni riportate nelle tabelle allegate si riferiscono tutte a pratiche di accensione del mutuo “chiuse”, vale a dire approvate e poste in essere dagli istituti bancari, non si tratta quindi di “richieste” o pratiche in via di approvazione che potrebbero distorcere il dato finale

Vedi i commenti (73) / Commento

73 Commenti:

16 Aprile 2011, 1:05

In reply to by commento E PROPOSTA (not verified)

"...lA VALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI DOVREBBE BASARSI SOLTANTO SUL PREZZO EFFETTIVAMENTE..." il prezzo di qualsiasi cosa è dato dalla domanda e dall'offerta, il resto è aria fritta. Solo della gran aria fritta. I mediatori sono solo dei "poveracci" che, come tutti, devo guadagnarsi il pane. E come tutti si barcamenano fra mezze verità e mezze bugie pur di portarsi a casa la pagnotta. C'è chi lo fa al meglio (pochi), e chi al peggio (tanti). E io dovrei far gestire loro il prezzo del mio immobile? ci mancherebbe altro. C'è da parte di molti la tendenza a vedere gli agenti come soggetti super partes. Non è cosi, sono esclusivamente attori interessanti a cui non frega niente nè del compratore, nè del venditore. A loro interessa solo che si arrivi al preliminare, dopodichè, incassate le commissioni, succeda quel che succeda. Prima di rogitare, il notaio (giustamente) esige dal venditore "l'atto di provenienza", ovvero il rogito. Nel quale compare il prezzo di vendita (che potrebbe non essere quello reale). Se io, cinquant'anni fa, ho comprato in piazza san Marco per un milione di lire..adesso venderi per quello che è il valore di mercato...ossia, 10mila al mq. Qualcuno si sognerebbe di chiedere alla esselunga quanto la stessa ha pagato il kilo di patate che intendiamo acquistare? però ad un proprietario si voglio fare i conti i tasca. Come già detto nel rogito c'è il prezzo d'acquisto. Comunque esso sia, fosse anche una donazione dell'anno scorso o di un secolo fa, il proprietario vende al prezzo corrente di vista..vista la zona, l'ubicazione, e un infinita serie di variabili oggettive e/o soggettive alle parti. Il prezzo di qualsiasi cosa è dato dalla domanda e dall'offerta, il resto è aria fritta. Solo della gran aria fritta.

16 Aprile 2011, 11:01

"..Ma come ben sappiamo il mercato non sempre la segue...." pagine e pagine di analisi, ma la sintesi è questa. Non si scappa. Ps. Se piace la materia, non c'è nulla di sbagliato nel sviscerarne accademicamente. Soprattutto se si parte da posizioni disinteressate. E a luk, questo va riconosciuto.

16 Aprile 2011, 12:37

Continuiamo a leggere messaggi incoraggianti dovuti al fatto che i prezzi calano nelle periferie calano nelle periferie ma, in alcuni casi, aumentano o tengono nell'hinterland e oltre. Esempio: vimercate (prov. Di monza e brianza) è collegata a Milano da una comoda tangenziale. I milanesi comprano per via degli alti prezzi meneghini. I vimercatesi, a loro volta, cercano a nord prezzi più accessibili.

16 Aprile 2011, 20:56

In questo momento per un compratore potrebbero esserci spazi di trattativa come mai prima. Oltre a ciò, ci sono strumenti che rendono tutto questo ancor più agevole Tuttavia è palpabile che la maggioranza, questo potenziale vantaggio, se lo brucia con approcci controproducenti. E una cultura già perdente in partenza.

L'acquisto di una casa è un passo importante per tutti. Per molti il più impegnativo e centrale della propria vita. Come si può delegarlo ad altri? Come si può affidarlo totalmente al caso, alla buona sorte?

Qualche tempo fa la redazione di idealista.it aveva pubblicato I migliori affari da loro rilevati fra gli annunci del sito. Quale risultato un mare di utenti lamentava il fatto che niente relativo al proprio campanile, al proprio paesello, fosse presente. Dimenticando che per verificarlo sarebbe stato bastante attivare la facile funzione di ricerca rapida. Un operazione elementare al punto che anche uno scimpanzè ne sarebbe capace.

Non solo si anela l'affarone, ma si prentende che qualcuno ce lo scodelli a domicilio, meglio se su un piatto d'argento.
.
Esiste ancora qualcuno in questo paese che ha le palle per affrontare la vita?

17 Aprile 2011, 20:28

Come si puo pensare di comprare case a 200k e oltre noi in famiglia 2 stipendi di 1300 euri a contratto indeterminato buoni risparmiatori eppure non possiamo permettere di comprare casa in questi termini siamo realisti e allora si che ci Sara ripresa di mercato

17 Aprile 2011, 21:19

Al volo, la coglierebbero al volo!!! i mutui al 120% non sono mai stati una opportunità per chi lo fa, ma solo ed esclusivamente un affare per le banche, c'è poco da cogliere.

17 Aprile 2011, 22:05

In reply to by anonimo (not verified)

"... mutui al 120% non sono mai stati una opportunità per chi lo fa, ma solo ed esclusivamente un affare per le banche, c'è poco da cogliere..." almeno un milionata e mezzo di italiani l'ha viceversa colta...ma immagino che questi siano solo "polli"....

17 Aprile 2011, 21:26

Esiste ancora qualcuno in questo paese che ha le palle per affrontare la vita? si piu' preciso, palle per fare cosa?

17 Aprile 2011, 23:55

In reply to by anonimo (not verified)

"...si piu' preciso, palle per fare cosa?..." quanta protervia! ma chi è lei, un militare uso a dar ordini? provi a usare parole magiche come "cortesemente"..."per favore"..."grazie"...e vedrà che qualcuno le risponderà...

17 Aprile 2011, 21:32

E una volta in possesso del bramato bene, si trasformerebbero nei più accaniti sostenitori dell'universale ed eterna legge della domanda e dell'offerta. Mattonaro, i ribassisti sono accaniti sostenitori dell'universale ed eterna legge della domanda e dell'offerta, siete voi mattonari a sostenere che il mattone non cala mai. D'altronde avendo gli italiano quasi tutti uno proprio, per le menti piu' debili e meno dotate, è molto facile cadere nel piu' ridicolo dei luoghi comuni.

per commentare devi effettuare il login con il tuo account