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chiedere un mutuo conviene
Perchè chiedere un mutuo conviene GTRES

Questo è il momento migliore per chiedere un mutuo: ad oggi i tassi sono infatti più convenienti che mai. Ma quale mutuo conviene e quanto durerà questo momento? Cerchiamo di capirlo insieme con l’aiuto di alcuni esperti.

Mutuo, perchè conviene

Da molto tempo i tassi di interesse sui mutui italiani sono tra i più bassi di sempre: nonostante la pandemia e le difficoltà economiche, infatti, le politiche monetarie europee hanno ampiamente contribuito a mantenere molto convenienti i tassi sui mutui. Il che, unito ai prezzi immobiliari che faticano a riprendere, rende molto conveniente approcciarsi ad un acquisto oggi.

La situazione probabilmente durerà diverso tempo: le previsioni non evidenziano infatti un sensibile aumento dei tassi sui mutui se non a partire dalla fine del 2022. Inoltre, le politiche bancarie non evidenziano la volontà di aumentare i costi di concessione dei mutui (in particolare degli spread bancari, ovvero la quota di interesse destinata alla banca che va ad aggiungersi ai tassi base).

Requisiti per ottenere un mutuo in banca

Una delle ragioni è che le banche possono permettersi di mantenere tassi bassi in quanto richiedono sufficienti garanzie prima di concedere un finanziamento, il che tende a minimizzare il rischio di non rientrare del mutuo concesso. I requisiti per poter accedere ad un mutuo, infatti, sono solitamente dati dal poter anticipare almeno il 20 per cento del valore della casa, dal poter dimostrare un reddito continuativo, dall’avere un garante alle spalle o dal poter accedere ad una garanzia statale che sopperisca ad eventuali mancanze, come nel caso del Fondo di Garanzia Prima Casa o dei mutui destinati ai giovani under 36.

Andamento dei tassi sui mutui

Un altro fattore determinante per il buon momento dei mutui, come dicevamo, è dato dai tassi. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, l’indice di riferimento, ovvero l’Euribor, è stabilmente fissato sui minimi storici: in particolare, al 13 ottobre, l’Euribor a un mese segnava quota -0.56, quello a tre mesi -0.55, quello a sei mesi -0.52 (Fonte: Mutuo Facile). Il che unito ai bassi spread bancari di cui sopra rende conveniente, in questo momento, guardare con interesse i mutui a tasso variabile.

Attenzione però perché, come accennavamo più sopra, i tassi stanno iniziando a dare segnali di aumento, in particolare quelli relativi ai mutui a tasso fisso; il che potrebbe rendere più conveniente accaparrarsi questo tipo di mutuo ora, prima che i costi inizino a lievitare. L’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, infatti, ovvero l’Eurirs, ha registrato diversi giorni di rialzi consecutivi, pur riportando il 13 ottobre cali tra lo 0.04 e lo 0.08 per tutte le durate. In particolare nella giornata di ieri i tassi segnavano un minimo di 0.27 per la durata a dieci anni e un massimo di 0.56 per la durata a 30 anni. (Fonte: Mutuo Facile)

Perché l’Irs sta salendo?

Perché l'Eurirs continua a salire? Secondo Stefano Tempera di Mutuo Facile, nelle ultime sessioni l'indice è aumentato in media di circa 40 punti base negli ultimi 3 mesi e di 20 punti nel solo ultimo mese. “La ragione, - spiega, - è che l'Eurirs è legato principalmente a due parametri: il Bund tedesco, considerato il titolo di Stato di maggiore affidabilità in Europa, e i dati sull'inflazione dell'Eurozona. In particolare, se andiamo a vedere le ultime stime sull'inflazione, capiamo meglio il legame. Il tasso di inflazione nell'area Euro, a settembre, è salito al 3,4%, in aumento rispetto al 3% di agosto. Se l'inflazione continuerà a salire, è prevedibile aspettarsi un ulteriore rialzo dell'Irs nei prossimi tempi”.

Mutui a basso tasso, quanto durerà secondo gli esperti?

Secondo MutuiOnline.it, per chi sta pensando di acquistare casa facendo ricorso al mutuo la fase è ancora molto positiva. Le condizioni di mercato rimangono infatti estremamente favorevoli ed aspettare potrebbe diventare costoso, perché è probabile un rialzo dei tassi nel 2022. Ad aumentare la convenienza oggi è evidente l’impatto avuto dal Decreto Sostegni Bis, entrato in vigore a giugno 2021, con la norma sui mutui per i giovani under 36. Lo stesso Decreto ha portato anche ad una significativa crescita del Loan to Value, cioè il rapporto tra la somma concessa in prestito dalla banca e il valore dell’immobile. Secondo MutuiOnline.it, infatti, i mutui con LTV superiore all’80% sono passati dal 20,2% del Q3 2020 al 32,6% del Q3 2021.

“Nonostante il lieve aumento dei tassi rilevato negli ultimi mesi, il mercato dei mutui sta vivendo un periodo favorevole e per gli aspiranti mutuatari è ancora possibile accendere finanziamenti a condizioni più vantaggiose rispetto al periodo pre-Covid, - aggiunge Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it. - É ancora presto per dire se il trend al rialzo continuerà o se si tratta di una variazione temporanea, ma il fattore da tenere in considerazione è sicuramente l’inflazione: se questa dovesse aumentare, come già successo negli Stati Uniti e in Cina, allora possiamo aspettarci un ulteriore rincaro degli indici. Il consiglio, quindi, è di approfittare ora delle condizioni ancora positive, suggerimento valido ancor di più per i giovani under 36 che, grazie agli aiuti del Governo e delle banche, possono godere di offerte mai viste prima”.

“A inizio anno l’Ufficio Studi di 24MAX aveva già rilasciato analisi previsionali sui tassi che stanno trovando conferma nell’attuale scenario, - commenta inoltre Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX. - Inoltre, alla luce della politica monetaria della BCE, che si traduce in condizioni molto distese dei mercati finanziari e del credito bancario, sta proseguendo la situazione di liquidità e di disponibilità nel concedere finanziamenti dedicati all’acquisto di immobili. Riteniamo che i tassi attualmente ai minimi storici, come mai accaduto in Italia prima d’ora, rimarranno tali, quantomeno fino alla fine dell’anno, come da nostre previsioni. In sostanza ci aspettiamo un periodo di stabilità senza grandi cambiamenti per i mesi a venire. Oltre ai tassi estremamente favorevoli, si sta registrando anche fiducia nella ripresa economica. A questa si aggiunge il fatto che per il momento all’orizzonte non sembrano essere previste nuove chiusure. Ciò rende più facile l’accesso al credito anche per quelle categorie professionali che sono state penalizzate dalla pandemia e che hanno subito un momento di incertezza economica”.

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