
Secondo una stima non ufficiale ma assai attendibile, a Milano ci sarebbero 80mila alloggi vuoti. Ma allo stesso tempo in pochi anni la città ha perso migliaia di abitanti, anche per colpa della difficoltà di trovare una casa in affitto ad un prezzo congruo. Che fare? il corriere della sera affronta la questione con diversi punti di vista. Le soluzioni valgono per tutte le grandi città
Per prima cosa ci sono gli eterni problemi. Molti proprietari hanno paura a dare in affitto le loro case; le cose popolari sono un terno al lotto; chi guadagna mille euro viene di fatto espulso dalla città, perché non esistono affitti "di mezzo", ossia a metà strada tra la casa popolare e l'affitto di mercato
Come trovare un punto di incontro? la cedolare secca doveva essere un tentativo. Poi, tra crisi, eternamente annunciata, di governo e la copertura finanziaria in dubbio, per ora rimane un'incognita
Per il sicet, sindacato inquilini, come riporta il corriere, "chi è prorpietario di una casa e non affitta andrebbe tassato di più". Si invoca l'affitto a canone concordato, con esenzioni fiscali, ma secondo i propritari "è stato fissato su canoni troppo bassi, proprio per pressioni dei sindacati"
Assoedilizia è Chiara: "i privati non possono sopperire le carenze dello stato in materia di case popolari"
Intanto il comune di Milano sta pensando di istituire un'agenzia sulla casa, per trovare una forma di mediazione tra le richieste degli inquilini e le garanzie dei proprietari
Del resto gli esempi in giro non mancano e potrebbero essere semplciemente copiati. A madrid e barcellona, due città che condividono con Milano e Roma gli stessi problemi sull'affitto, i comuni fanno da garanti tra il proprietario e l'inquilino: se quest'ultimo non paga o provoca danni ingenti, un'assicurazione copre le spese. In cambio il proprietario accetta di sottomettersi a maggiori controlli sull'abitabilità e le condizioni della casa e rimanere leggermente al di sotto dei prezzi di mercato. E tra l'altro in questo modo registra il contratto e paga le tasse.
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40 Commenti:
@ Anonimo del post 25.
Volgarità?!...saccenza?!... maleducazione?!
Ma quale post ha letto lei, scusi?!
Se si riferisce al mio, non pensavo che questo fosse un forum di suore di clausure!
Il termine meno normale che ho usato è stato "fottere", ovviamente in senso metaforico.
Non intendevo offendere nessuno!...e mi scuso se lei si sente offeso.
È nel mio stile "letterario", a volte, usare dei termini un po' coloriti, ma se avessi davvero voluto essere maleducato o offensivo, mi creda: avrei usato ben altri vocaboli che "fottere" o
"Prenderla nel sedere".
È invece mia volonta misurarmi nel merito... e detesto tutti coloro che invece usano tecniche eristiche per tentare di avere ragione.
Lungi da me pertanto l'intenzione di aver voluto di fare un attacco "ad hominem", tecnica assai cara a chi è a corto di argomenti, e io ritengo invece di averne tanti e anche molto convincenti per coloro che non abbiano prese di posizione aprioristiche.
Mi scuso ancora
Ernesto
"..Ho conosciuto un barbiere che vomitava fiele ogni volta che si parlava di iva, perché diceva che lui pagava l'iva e i dentisti invece no, e non c'era verso di convincerlo che nemmeno lui pagava l'iva.." l'iva la paga chi compra qualcosa (fatte salve alcune cose esenti dalla stessa). Chi ha una partita iva fa da esattore versando la differenza del valore aggiunto. Ossia fra l'iva generata vendendo e quella generata comprando. Il succitato barbiere l'iva l'ha pagata a suoi fornitori (shampoo. Commercialista etc...). come i commercianti, ridicoli o ipocriti sono i proprietari che vorrebbero affittare gli immobili al prezzo di mercato (che già contempla tutti i costi e rischi) però senza correre rischi! volenti o nolenti, qualsiasi attività economica comporta dei rischi. E questo vale anche per un lavoratore dipendente (licenziamento etc..). E fin quì siamo nell'ordine naturale di un'economia di mercato. Tuttavia, la stessa, se fosse sana, dovrebbe poter teoricamente garantire la possibilità di ridurre tali rischi a livelli fisiologici. Nondimeno, il sistema giudiziario nazionale è costoso e sopra ogni cosa, lentissimo. È stato oltresì stato stabilito in sede comunitaria che una giustizia lenta, non è giustizia. Di fatto, siamo tutti molto poco protetti. Si tenga inoltre presente che questa è una delle importanti ragioni che tengono gli investitori esteri lontani dall'Italia.
Rispondo ad anonimo del post 32.
Grazie della replica.
Non per pignoleria, ma l'iva che il barbiere paga ai suoi fornitori per lo shampoo o per il commercialista se la scala da quella che gli hanno pagato i clienti e che lui dovrebbe versare per intero allo stato, perciò il barbiere non paga iva.
Le do ragione sul resto: in Italia alcune leggi sono ancora spudoratamente a favore degli inquilini (e io sono un inquilino!) la giustizia funziona male e la burocrazia fa lievitare i costi di tutti gli investimenti, tuttavia ciò non cambia nulla poiché il libero mercato (tramite il canone d'affitto!) permette di tutelarsi di tutti i rischi-inquilino possibili e di tutte le spese, come del resto in tutte le attività imprenditoriali o di investimento.
Capisco bene che c'è una notevole differenza tra una società immobiliare che ha 100 inquilini e un privato che ne ha solo uno.
Se l'inquilino delinquente capita alla società immobiliare incide sull'1% del suo investimento, se capita al privato incide sul 100%, con conseguenze magari devastanti.
Ma siamo sempre lì: a te privato, non ti ha obbligato nessuno a investire nel mattone invece che nei bot.
Se investi nel mattone avrai più vantaggi (maggior rendimento!) ma anche più rischi (rischio inquilino-delinquente, etc): se no sarebbe comodo e troppo bello, non ti pare?!
Per fare un parallelo calzante: nel fallimento della Lehman brothers hanno perso sia le grandi banche sia tutti i vari mario rossi.
Il gioco è quello e ha le sue regole e i suoi rischi: tu li devi conoscere prima e decidere se giocare o no.
Perciò i proprietari non si devono lamentare "dopo" dei problemi che si hanno giocando a fare i "piccoli investitori immobiliari" ma li devono evitare a priori non investendo nel mattone.
Io ho fatto una scelta diversa: ho investito solo una volta a breve a fini speculativi nel mattone e per il resto, anche perché per motivi professionali cambio spesso residenza, ho ritenuto meglio vivere in affitto.
Se con una bacchetta magica in italia tutto a un tratto non esistessero più gli inquilini-delinquenti e la giustizia funzionasse meglio e così anche la burocrazia, sarebbe solo un vantaggio per gli inquilini onesti come me... in quanto i minori rischi e i minori costi dell'investimento immobiliare farebbero ovviamente scendere il costo degli affitti, ma per i proprietari, dal punto di vista economico non cambierebbe niente perché meno rischi e
Meno spese = affitti meno alti.
Ribadisco un concetto già espresso su un argomento molto importante e che dovrebbe essere chiaro ormai a tutti (anche se, chi col mattone ci deve mangiare lo nega : costruttori, notai, agenzie immobiliari e tutti gli altri addetti ai lavori): l'investimento immobiliare non sarà mai più come prima! mai più!
Ma non sarà la sola cosa che non sarà più come prima!
Il mondo sta cambiano velocemente: a causa della globalizzazione mondiale.
La globalizzazione è il tubo che unisce il ricco vaso dell'occidente coi vasi poveri dei paesi dell'est, dell'oriente e di tutti i paesi poveri del mondo e questo processo che durerà decenni impoverirà i paesi ricchi e arricchirà i paesi poveri.
A me sembra fin troppo chiaro! ma molti pare che non se ne siano resi conto.
Per fare un esempio, proprio ieri nella home-page di bing c'era la foto della raccolta della soia in una azienda del mato grosso, ebbene tra quelle evidente e quelle nascoste ci sono ben 27 mietitrebbie che lavorano "contemporaneamente" in un immenso campo di soia.
Può l'agricoltura italiana compete con questi mostri? o col costo di lavoro in cina?
È finito il tempo delle vacche grasse; in occidente niente sarà più come prima: tanto meno l'investimento immobiliare!
Ernesto
Francamnete Ernesto capisco che essendo un correto inqulino abbia astio vesto il suo proprietario perchè non le ha mai riconosciuto il suo buon operato, ma lei tende a generalizzare sulla base della sua esperienza personale, perchè allora anche io che mi ritengo un eccellente propietario e sono stato più che fregato dal mio inquilino ma non per questo sparo a 0 su tutti.
Io personalmente ho affittato per 10 anni un appartamento di 120 mq in centro storico di grande città a 400 euro mensili....1/3 di un canone normale in zona per analoghi immobili, lo ho fatto come atto di solidarietà verso una persona anziana, pagando io l'ici le tasse condominiali (che non spetterebbero a me) e anche l'assicurazione del fabbricato, quindi di quei 4800 euro cosa mi resta a fine anno? pagandoci anche le tasse.... come è giusto sia per carità, ma cosa resta??? 1500.....forse.
Questi 1500 euro annui dovrebbero essere il tornaconto ma a questi bisogna anche togliere I COSTI DI MANUTENZIONE, cHE IN 10 anni sono quantificabili sui 200 EURO A MQ (perdita di valore rispetto ad un analogo appartamento nuovo e sono anche basso...) quindi 120X200 sono 12000 EURO.
Quindi tornando al mio conteggio, il mio utile netto in 10 anni DI 15000 meno i 12000 DI PERDITA DI VALORE dell'immobile per ammodernamenti....cosa resta??
À.... dimenticavo ci sono anche quelle piccole spese per il proprietario che le hanno regalato momenti di di ilarità, a.C.E 600 EURO, spese per ganci sulla copertura 400 EURO, asseverazione conformità di mappa (che non centra nulla con gli abusi.. Chiarimoci) 1200 euro..quindi ai 3000 dovrei forse togliere anche questi 2200..quindi quali sono questi lauti guadagni tanto paventati...800 euro in 10 anni....80 euro all'anno???.
Bè direi non male 80 euro reali annui a fronte di un investimento di oltre 300 mila con tutti i rischi che sono intrinsechi come ha specificato nell'affittare un immobile,perchè anche questo è compreso negli 80 euro annui giusto?
Poi NON BASTA...sono capitato nella situazione di dover rientrare in posseso dell'appartamento e giustamente sono stato ripagato con l'occupazione dell'appartamento dopo la scadenza del contratto, ho anche offerto 10 rientrare in posseso a fine contratto, questo per aiutare l'inquilina a trovarsi un nuovo immobile..ma niente da fare per motivazioni lunghe da spiegare riguardante l'assegnazione di alloggi popolari ha preferito avere uno sfratto esecutivo per rientrare nella graduatoria delle assegnazion (specifico che ha due figli con casa di proprietà...non è sola al mondo)
Questa "sfortuna" mi è costata ad ora 4000 euro di avvocato e dopo 6 anni dalla scadenza del contratto sono ancora in alta marea, che faccio li tolgo dagli 800 ? arrivare a -3200....meglio di no vero?
Mi perdoni sà se provo più pena per me stesso e per la mia stupida fiducia verso il genere umano che per voi inquilini in questo momento.
Mi perdoni se quello che sorride sono io quando lego che le spese le pagate tutte voi e che noi ci arricchiamo alle vostre spalle.
Mi viene in mente una simpatica citazione che spero non risulti offensiva per nessuno ma che rende bene l'idea:
"SIAMO TUTTI FROCI!!! CON IL CULO DEGLI ALTRI....."
Buona continuazione
Una cosa che volevo evitare era quella di fare personalizzazioni su un argomento che ha senso solo se viene considerato nel suo contesto generale.
Alcuni discorsi vanno necessariamente generalizzati altrimenti non avrebbero senso.
Dire che le svedesi sono alte è bionde ha infatti senso solo non si vogliono elevare a valore statistico contrario le poche eccezioni delle svedesi basse e more.
Purtroppo mi è scappato di dire che sono inquilino e questo è bastato ad uno di voi per insultarmi applicandomi i soliti luoghi comuni campati in aria e ad un altro ben più educato di dire che io che l'ho coi proprietari, sebbene non abbia mai scritto questo, però questa cosa evidentemente viene data per scontata.
Niente di tutto questo!... io non ce l'ho coi proprietari in quanto tali bensì non capisco quei proprietari che giocano al gioco del mattone e poi si lamentano se il mattone gli cade sui piedi e si fanno male: dovevano sapere che un mattone è pesante, dovevano sapere che esiste la legge della gravità, doveva sapere che un mattone se cade su un piede fa male. Etc. Etc.
Per gli stessi motivi, non capisco nemmeno (e li critico!) coloro che investono in borsa e quando guadagnano è per merito loro che sono bravi, quando invece perdono è sempre colpa di qualche altro.
A me dispiace che il forumista del post qui sopra abbia avuto la brutta esperienza che ha descritto, tuttavia ciò non cambia di una virgola la realtà del mercato immobiliare, che prevede che ogni x inquilini, statisticamente, uno sia un delinquente.
Al signore in questione è capitato il delinquente, se gli fossi capitato io ciò che ha scritto e anche i suoi conti sarebbero di tutt'altro tenore.
Questo dimostra però che non si possono fare statistiche e trarre conclusioni generali da casi singoli!
Se no, dovremmo dire che tutti i preti son pedofili, tutti gli inquilini sono delinquenti, tutte le donne sono puttane e altre banalità simili che sono solo le eccezioni di una realtà che è invece diversa.
Ripeto il mio pensiero: il canone di affitto libero contempla già tutti i rischi e le spese a cui il proprietario va incontro.
Se uno ha fortuna e trova un ottimo inquilino vuol dire che al netto incassa più di quello che dovrebbe (perché non corre rischio danni o affitti non pagati)
Se uno è sfortunato pagherà di più della sua quota statistica.
Ernesto
In linea di massima concordo con quanto bene e chiaramente esposto da ernesto, anche se sono pezzi di un mosaico ben più complesso e articolato. Di cui quì sarebbe complicato sviscerare.
Il messaggio che però sottoscrivo in pieno sta nel capacità di discernere dal fatto che non si è "buoni" o "cattivi" in ragione della categoria di appartenza, o del ruolo che si gioca in questo o quel contesto.
Comunque.... è giusto pagare le tasse allo stato, ma è altrettanto ingiusto colpire i proprietari dietro la nuca. Dopo aver fatto mille sacrifici, per farsi la seconda casa investendo sull'affitto, rinunciando a macchina nuova, vacanze, serate in pizzeria, e persino a un cellulare nuovo, ecco che il rientro annuale degli affitti, viene diviso in due: metà al proprietario che rischia di non essere pagato puntualmente, e di vedersi distruggere la casa , mentre l'altra metà viene ri succhiata dalle tasse, tra ici denuncia dei redditi e pappardelle varie ( persino l'assegno familiare diminuisce perchè aumenta il reddito )
Credo proprio che convenga mangiarsi tutto, e recarsi in municipio per chiedere una casa popolare ! ! ! !" !
Secondo me non si affittano le case unicamente perchè quando poi la casa serve non si può mandare via l'inquilino. Basterebbe che il proprietario potesse riavere il suo appartamento in un tempo stabilito e tassativo; anche 12 mesi di preavviso, anche 18.. Ma poi basta !! invece sfratti, avvocati, lungaggini burocratiche.. Molto meglio lasciare la casa sfitta per usarla quando serve o venderla.
A ernesto che spara lesto, senza offesa,
Ma francamente la tua ipotesi di tassazione, sembra avvelenata da una visione distorta e non reale del problema economico Italia.
Primo non è detto che tassando la casa e qualsiasi altra attività si risolve il problema del disavanzo economico dell'Italia.
Non è detto che tassando ancora di più si migliorano i nostri servizi.
Credo che prima di aumentare le tasse bisogna migliorare l'efficienza statale, con meno sprechi ridistribuzione dei redditi statali, premi a risultato reale conseguito.
L'equazione è miglior servizio pubblico+meno sprechi=meno spesa= meno debito=meno tasse per tutti questa è la filosofia di un cittadino italiano seppoi sei gay bianco verde rosso per me non conta niente, perchè nel nostro stato diritto nei termini della legge per me ripeto puoi essere tutto quello che vuoi.
La casa in affitto è un altro discorso, c'è quella a rendita con canone a mercato libero e su questa non puoi dire proprio niente è ha mercato libero per cui se uno ti chiede mille euro per mq 50,00 e tu glie li dai vuol dire che hai accettato quindi non puoi protestare, diverso se vengono meno i termini contrattuali stabili per legge in quel caso ci sono gli organi di tutela civile e in alcuni casi penali.
Diverso è la casa a canone concordato perchè il prezzo non è quello di mercato ma è molto più basso, stabilito dagli organismi sindacali degli inquilini e dei proprietari, il canone è accessibile a tutti, ecco chi qui deve intervenire il nostro stato incentivando questo tipo di contratti con agevolazioni fiscali e maggior tutela del diritto della proprietà
Al fine di invogliare chi ha una casa sfitta ad affittarla, in questo caso le agevolazioni se da parte possono far pagare meno tasse ai proprietari da una parte potrebbero aumentare le case affittate a prezzi concordati, in caso di numero considerevole, con l'effetto di creare una concorrenza a quelle a mercato libero, questa è la strada per un canone civile per tutti noi.
La casa caro ernesto spara lesto, è il salvadanaio del nostro debito pubblico, una volta rotto questo non ci rimane che venderci il colosseo, quindi è una ricchezza di tutto il nostro paese, perchè a differenza dei capitali, non la puoi trasferire all'estero e tantomeno se ti trasferisci all'estero per non pagare le tasse, la tua casa di proprietà rimane sempre in Italia, quindi è una ricchezza ed una risorsa che va amministrata con intelligenza e sapienza che può generare altra ricchezza e servizio sociale che credo quello che tu non hai e desideri.
Concludo con osservazione sulla cedolare secca
La cedolare secca agisce sul cumulo dei redditi, bene per tutti quelli che hanno una casa e non l'affittano, perchè sono più le tasse che pagherebbero che i soldi che incasserebbe ma rischia di vanificare totalmente la 431\98 perchè il 2% di differenza tra il canone di mercato e quello concordato non conviene al proprietario che trasformerà tutti i suoi contratti a concordato mercato libero
Siamo una coppia con un bimbo di 4 anni e la parte femminile che sarei io aspetta il secondo bimbo il contratto di casa è scaduto e nn ci viene rinnovato colei è anche affetta da slerosi multipla che consiglio poteti darci il Sardegna è bellissima pero' è cosi incasinata poi col sindaco che ci ritroviamo che preferisce dare casa ad una banda di zingari puttosto che darta a chi è nato qui
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