
Il centro studi gabetti comunica che i prezzi delle case stanno scendendo in modo più pronunciato del previsto. Le cose ovviamente cambiano molto tra i grandi e i piccoli centri, ma a anche a livello cittadino si riscontrano differenze. Genova, Napoli e Torino sono i capoluoghi con le maggiori discese dei valori immobiliare
Nel primo semestre 2012, stando ai dati diffusi dal centro studi gabetti, i prezzi sarebbero scesi in media del 3,3% in tutta Italia. Ma la vera novità è un'altra: sebbene con differenze percentuali, i valori immobiliari calano ovunque, anche laddove si mantenevano stabili nonostante la crisi
Milano, Roma e Torino hanno mostrato una flessione rispettivamente del -2,2%, del -2,5% e del -4,5% dopo due semestri di sostanziale stabilità. Genova è stata caratterizzata da dinamiche simili, mostrando una flessione semestrale del 5%, dopo tre semestri di stabilità dei prezzi. Palermo ha mostrato solo una lieve flessione (-1%), seguita però ad una diminuzione del 7% nel semestre precedente. Si confermano in lieve calo i prezzi a Bologna (-2,7%), Firenze (-3,7%) e Napoli ( -4,9%)
44 Commenti:
Concordo, ma evitiamo però di cadere nel populismo: alcuni tirano al risparmio, alcuni stipendi sono al lumicino, alcune assunzioni pubbliche sono bloccate, le banche hanno chiuso alcuni cordoni di alcune borse.
Le situazioni, si sa, variano moltissimo da famiglia a famiglia, come in tutti gli altri paesi del mondo.
Ci sono persone che prendono ottimi stipendi, ci sono quelli che percepiscono salari senza infamia e senza lode, c'è chi ha un reddito annuo da fame, e c'è chi non lavora proprio.
Questo, succede dappertutto: è la vita.
L'unica cosa certa, comunque, è quella che danno i dati delle compravendite: siamo arrivati ad un -40% dall'apice della bolla.
Questo dato è incontrovertibile: significa che, semplicemente, il mercato non è più interessato al mattone. E, considerando la posizione tributaria che vige in Italia, non lo sarà per molto, molto tempo.
Ed ancora: terry, ricorda che, al mondo, si specula su tutto. Tutto.
Si specula anche sulla salute, per non parlare del mangiare, o del lavoro.
Questo, fa girare il mercato.
Più che di 'speculazione' (che, di per sé, non è cosa brutta), parlando della casa, io invece userei il termine 'illusione'.
In 10 anni (evidentemente, la storia insegna solo a pochi), piccoli e grandi bifolchi dell'economia si sono illusi che il mercato immobiliare fosse sempre tendente al rialzo, in maniera indefinita.
Questo è ovviamente falso. E, quando ci si sveglia dall'illusione, son dolori.
Concordo, ma evitiamo però di cadere nel populismo: alcuni tirano al risparmio, alcuni stipendi sono al lumicino, alcune assunzioni pubbliche sono bloccate, le banche hanno chiuso alcuni cordoni di alcune borse. No, si informi, la legge brunetta ha bloccato il 99% delle assunzioni pubbliche (si salvano solo medici e ricercatori). E che gli stipendi italiani siano molto più bassi della media europea non è una favola, ma una triste realtà. quindi, il rapporto stipendi/costo della casa è molto più alto che in altri paesi. Se poi ci mettiamo il costo della vita aumentato grazie ai mancati controlli sull'euro, abbiamo un quadretto completo. Ma chi, chi permette di speculare? fino a quando continuerà questo prosciugamento delle classi medie/povere?
Continui a fare del populismo, ma stai sbagliando bersaglio.
Mettere tutto nel calderone, senza distinzioni, è una boutade italiota che ha portato, da prima da 151 anni a questa parte, solo confusione e problemi di ogni sorta.
Ma analizziamo con ordine:
1 - assunzioni nella PA: alcune sono bloccate (specie quelle ministeriali), ma non tutte. Prenda qualsiasi uscita della gazzetta ufficiale, e controlli la quantità di concorsi. E dico questo con disappunto, perché anzi, bisognerebbe di molto sfoltire l'enorme quantità di dipendenti pubblici, special modo in settori iper-inflazionati e ormai inutili (centri per l'impiego e province in primis);
2- gli stipendi degli italiani, forse non ti è ben chiaro, variano di molto come in qualsiasi altro paese dell'occidente (e gli occidentalizzati): trovi direttori, chirurghi manager ed imprenditori di varia natura che pigliano lordi a 4,5 o 6 zeri, come trovi impiegati comunali a 1.400 euri al mese. Al massimo, se proprio vuoi dar adito al populismo, puoi fare una media generale degli stipendi, ma lascia comunque il tempo che trova (a te operaio a 1.600 euri al mese, ti frega di essere accorpato ad un manager da 80.000 euri l'anno? per fare cosa, una media che rimane comunque sulla carta?). Parlando di medie, comunque, l'Italia si piazza allo stesso livello, circa, di francia e germania (rivediti un po' di tabelle, se proprio ci tieni);
3 - rapporto stipendi/costo case: e qui ci siamo, hai ragione e l'ho anche detto io nel commento in precedenza. Il divario è diventato insostenibile per chi ha uno stipendio medio/basso. E difatti, il mercato è in crollo. Dopo oltre 10 anni di bolla, mi pare il minimo;
4 - mancati controlli sull'euro: altra barzelletta che sento ormai da 10 anni. Sai quanti esercizi commerciali (e parlo solo della vendita al dettaglio) ci sono in Italia? pensi davvero che sia matematicamente possibile inviare la finanza dappertutto? anche se fosse possibile (non lo è, se vuoi ti faccio una semplice equazione), neppure uno stato dittatoriale può fermare il mercato per sempre. Ergo: se ci hanno portato una pizza margherita da 4.000 lire a 5 euri in meno di due mesi, e noi l'abbiamo comunque acquistata, vuol dire che siamo parte della stortura. Come i folli che hanno firmato un mutuo trentennale per un cesso di bilocale in estrema periferia al 150% del suo reale valore: sono parte del marcio;
6 - il prosciugamento c'è per tutti, non credere alle favolette: lo vedi anche dal fatto che impreditori che fino allo scorso anno fatturavano cifre discrete, sono ora in bancarotta.
Basta populismo, per cortesia.
Non è che si è contenti, ma si fanno solo due conti vedendo i dati, dal 1999 fino alla piena bolla del periodo 2006-2008.
Ci sono stati aumenti incontrollati ed ingiustificati, soprattutto sull'usato (anni '60 e '70) che hanno decuplicato il tasso d'inflazione: questo, è stato micidiale per milioni di italiani (che ci hanno messo anche del loro a farsi gabbare, s'intende).
Sull'importantissimo settore industriale poi, stendiamo il classico velo pietoso: si è costruito in maniera selvaggia, spessissimo abusiva, quasi sempre con piani regolatori assassini, che hanno letteralmente devastato tutto il paese, da Bolzano a Trapani. Basta vedere cosa sono riusciti a fare, in soli 30 anni, a Roma: orribili quartieri-dormitorio che hanno stuprato da tutti gli orifizi la capitale, creando caos, confusione, servizi assenti, posti semplicemente invivibili, a prezzi osceni.
Settore finanziario 'sterile'? per cortesia, evitiamo le solite sparate populiste: già con un banale conto risparmio, disponibile presso qualsiasi banca, si ha circa il 4% lordo di interessi, rischiando praticamente zero.
I btp a 15 anni, fino a poco tempo fa staccavano cedole da quasi 7%: non per nulla, sono andati a ruba.
C'è chi ne ha comperati per una cifra modesta (sui 100.000 euri), e sta incassando al lordo 7.000 euri l'anno: senza spese di gestione, senza inquilini morosi, senza imu e spese straordinarie.
Serietà, cristo, serietà.
Scusi ma di quale banca sta parlando ? e quanto capitale ha per avere quel tasso di interesse ? la popolare di Novara , ti dà lo 0,5% lordo ed il 5% di spese . Ora ho cambiato banca , su un interesse di 50 euro ne pagavo 250 di spese . Grazie georgiewow
Siamo solo agli inizi: i prezzi caleranno ancora ed in modo incisivo.
Secondo me assisteremo mediamente a cali vistosi negli anni a venire.
La ripresa - se mai verrà - non si scorgerà che fra qualche anno (5-8 anni), come minimo.
E pensare che qualcuno consiglia ancora l'acquisto di case!
Caro n14, goditi finche' puoi le tue esotiche obbligazioni Enel denominate in sterline... non ci vuole niente, basta una dichiarazione di un tedesco, di un inglese, di un finlandese, per far diminuire il corso dell'euro; ma basterebbe anche che cadesse monti o che le elezioni le vincesse Bersani o Berlusconi, e' lo stesso, per far impennare lo spread e con quello i tassi di interesse.
In altre parole potrai anche aver guadagnato il il 5,37 in tre settimane , ma puoi metterci solo un giorno a perdere il 20. E questa esperienza e' quella più diffusa dal risparmiatore medio italiano. Auguri
Continui a parlare senza sapere di cosa parli.
Comincia a vedere l'andamento di tutti i titoli obbligazionari che hanno almeno la tripla B, considera lo storico di almeno un anno e ti renderai conto che quello che dici è solamente una tua personalissima idea senza alcun fondamento. Se non altro perché, se proprio le cose dovessero andare male comunque aspetti la scadenza prendendoci gli interessi e ti rimborsano sempre il valore nominale, cioè il 100%
Per quanto mi riguarda sappi solo che tra giugno ed agosto ho venduto dei titoli su cui guadagnavo e ci ho preso 25.000 euro di guadagno e nello stesso periodo 16.000 euro di cedole. Lascio a te fare i conti.
Certo bisogna seguire l'andamento, ma se compri all'apice dei prezzi come ancora tanti idioti sono convinti che acquistare le case ora sia un buon affare perché sono scese (?) allora non esiste mercato in cui sia possibile il benché minimo guadagno
Segnalo che anche tecnocasa vede i prezzi in ribasso nel primo semestre 2012: -5% circa a Roma
Non credo che basti un misero -5% per rianimare un mercato ormai asfittico. Case che un anno fa si sarebbero vendute con lo sconto fisiologico del 7-8% sulla richiesta ora restano invendute pur avendo tagliato quasi il 20% del prezzo iniziale. E siamo solo all'inizio. Come ho detto più volte, in una fase di offerta abbondante a fronte di una domanda in forte calo, è quest'ultima che determina il prezzo finale di vendita: questo è il mercato, non sono chiacchiere. Nonostante ciò, continuo a vedere a Roma, in zone periferiche, richieste per case di almeno 40 anni a oltre i 5 mila euro al mq. La responsabilità delle ai è stata già denunciata più volte in questo blog: cari (si fa per dire) ai, datevi una svegliata, a questi livelli non venderete nulla e rischiate di fallire in massa!
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