Commenti: 42

Gli italiani ancora una volta dovranno rifare i conti per la pensione. La profonda riforma del governo monti, che portava la firma di elsa fornero, sarà infatti ampiamente rivista. Dopo l'estate sarà disponibile la bozza del governo che affronterà alcuni nodi spinosi, come quello degli esodati, della flessibilità in uscita o il contributo di solidarietà alle pensioni d'oro

Il sole 24 ore ha analizzato i principali nodi della futura riforma delle pensioni messa in cantiere dal governo letta. Eccone una sintesi:

Maggiore flessibilità di uscita per lavoratori e imprese, con penalità su chi sceglie il ritiro anticipato, ma con l'introduzione della possibilità di farlo. L'obiettivo è permettere di andare in pensione prima dei 66 anni  ma chi sceglie questa strada deve pagare pegno con una penalizzazione, mentre chi rimane al lavoro anche dopo il raggiungimento dell'età pensionabile potrà godere di un assegno maggiorato

Le penalità dovrebbero essere dell'8% sull'assegno per chi lascia a 62 anni, del 6% per chi lo fa a 63, del 4% a 64 ecc. Chi lavora fino e oltre i 67% dovrebbe avere un 2% di premio, che raddoppia progressivamente per ogni anno lavorato in più

Esodati. Sui 350mila persone in qualche modo interessate, solo 130mila hanno ricevuto una copertura

I costi. La riforma fornero permette di risparmiare 80 miliardi di euro. Ogni ritocco dovrà tener conto della spesa complessiva, anche perché l'assioma che per ogni pensionato entra un nuovo lavoratore, è falso. Su ogni stipendio lavoratore e impresa pagano un'aliquota complessiva del 33%, che cessa di entrare nelle casse dello stato quando questi va in pensione. In questo modo le entrate diminuiscono e bisogna trovare una copertura finanziaria
 

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42 Commenti:

1 Luglio 2013, 12:10

La Flessibilità per anticipare è giusta, ma la flessibilità per restare a lavorare fino a 70 anni non mi pare un grande incentivo all'occupazione giovanile.

1 Luglio 2013, 19:06

....e chi ha 57 anni ,37 di versamenti ha perso il lavoro e non lo ritrova...che fa ? campa di aria e poi quando arriva ai 62 anni (oltre la penalizzazione dovuto al passaggio dal retributivo al contributivo)
Gli vogliamo togliere anche un 8% . ?? Mentre ci sono pensioni di oltre 10.000 euro ???
Non vorrei dirlo ma temo che ci sarà una sollevazione di popolo e succederà un gran macello

1 Luglio 2013, 22:37

... e chi ha 41 anni di lavoro alle spalle e nel febbraio 2014 compie 62 anni ????? pagherà penalizzazioni????? se così fosse è una presa.......... in giro, sono proprio sfi.......

1 Luglio 2013, 22:37

... e chi ha 41 anni di lavoro alle spalle e nel febbraio 2014 compie 62 anni ????? pagherà penalizzazioni????? se così fosse è una presa.......... in giro, sono proprio sfi.......

2 Luglio 2013, 0:01

Il problema non sono le pensioni, ma il lavoro. Se cala il "lavoro" cala il pil e di conseguenza le risorse per le pensioni e per i lresto diminuiscono. Per aumentare il lavoro occorre rendere più competitive le aziende verso l'estero e far partire le esportazioni. Tagliando il costo del lavoro in maniera importante, almeno i 5% (es. Irap). Il che andava finanziato con l'imu che ormai c'era (tagliandola per le piccole 1e abitazioni) e con l'aumento dell'iva.
Non occorre essere economisti per capire che l'iva si applica anche ai prodotti cinesi..... mentre il costo del lavoro insiste solo sui prodotti italiani.
Si è fatto il contrario per compromesso elettoral/politico. Dove si spesa di andare? il bonus per chi assume giovani? inutile, se aumenta il lavoro aumentano in maniera "sana" i posti di lavoro, altrimenti sono artificiosità.

15 Luglio 2013, 10:19

In reply to by RENZOTS (not verified)

Pensione disabili
Sono un pensionato di invalidita' dal 1987 e raggiunto il momento di andare in pensione ho 57 anni e 41 anni di lavoro. Mi dicono che non abbiamo il diritto di avere la pensione di vecchiaia',perche' abbiamo la pensione di invalidita' cat.IO. E vengono aggiornati ogni 5 anni sulla pensione di invalidita', e non mi pare giusto quando uno ha fatto 41 di lavoro dopo che uno ha raggiunto l'eta' pensionabile. E poi devo aspettare 65anni la pensione di vecchiaia a me la danno quando sono disteso sull'asse? attendo una vostra risposta grazie mille a tutti. Sono 41 anni di lavoro non c'e' ne precoci,ne nel 1995 aveva fatto 20 di lavoro. Tel 3492216112

2 Luglio 2013, 1:19

Questi politici non hanno ancora capito che non tutti fanno il loro lavoro, dovrebbero vergognarsi di prendere tanti soldi nostri. Poi non parliamo delle loro pensioni !! io ho 56 anni con 38 di contributi operata di tumore , ma se voglio mangiare, devo lavorare non sei considerata da nessuno, se tutto andrà bene andrò in pensione con 48 anni di contribuzione e 6oo euro al mese è uno schifo!! MI fate pena, a furia di tirare il collo alla povera gente state attenti di non fare la fine del galletto le persone civili non ne possono più. incivili !!!!!

2 Luglio 2013, 11:59

Ho 40 anni di servizio e 60 di età, con la riforma Fornero dovrei andare il pensione inizio 2015 con l'1% di penalità. adesso non basta neppure questo? Ho sacrificato la famiglia per andare subito a lavorare ed adesso mi trovo nelle stesse condizioni di chi alla mia stessa età ha scelto di rimanere ancora qualche anno a casa per allevare i figli ed ha meno anni di me di contributi? ma chi pensa queste riforme ha idea cosa significa lavorare per 42 anni?

9 Luglio 2013, 14:53

In reply to by anonimo (not verified)

Sono ora una dipendente del settore pubblico e nonostante questo avendo iniziato a lavorare presto adesso mi trovo nelle stesse condizioni di chi alla mia stessa età ha scelto di rimanere ancora qualche anno a studiare o a casa per allevare i figli ed ha meno anni di me di contributi?
Condivido il sistema contribuitivo ma sostengo che i 40 anni di contributi, se versati da tutti, siano sufficenti ... è un diritto da non toccare ... credo anch'io che chi studia queste riforme non ha idea cosa significa lavorare per 42 anni o forse non comprende semplicemente poichè conosce solo chi comincia a lavorare a 30 anni e quindi a 67 anni versato 37 anni di contributi ed esce in pensione al pari di chi ha cominciato presto e se và in pensione a 67 incece di contributi ne ha versati 47 anni.
Inoltre chi ora ha superato i 50 anni non trova + lavoro e come i giovani non ha reddito se è licenziato..vogliamo mandare tutti in pensione con 40 di contributi veri e non figurativi e le casse previdenziali potranno permettersi di garantire tutti i pensionati
I 40 anni non si toccano sono un diritto iprescindibile ie indipendente dall'età anagrafica.

2 Luglio 2013, 15:59

Ancora i signori ministri giocano sulla vita degli italiani ancora si passano la palla delle pensioni di mano in mano ma cosa aspettano ancora di mandare in pensione le personeche già all età di 15 anni già lavorava e nonostante l età di 58 anni e con 40 anni di contributi non può andare in pensione ma io dico da semplice cittadino italiano come si può aumentare l età pensionabile che oltre il lavoro che manga stiamo morendo di varie malattie in età molto giovane come si sono permessi di dire che la vita e piu lunga forse stanno vivendo di piu quelli nati negli anni 1910 1930 1940 ma da questi anni in poi stiamo morendo a causa vostra signori ministri e delle varie malattie mortali che sempre voi ministri con il vostro menefrechisimo avete creato ma come si sono potuto inventare di non mandare in pensione ha chi a già lavorato 40 di contributi ma loro come possono dire e decidere che la vita e piu lunga mica sono Dio in terra solo dio sà come ce la farete finire pugno di ipocriti che ancora non vi sbricate a dare il pane ha chi già se lo ha già lavorato a prescindere dell età anche se ha già l età di 56 anni e 40 anni di contributi svegliatevi

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