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Casa di lusso, quali sono i requisiti. Chiarimenti dalla Cassazione
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Si torna a parlare dei requisiti necessari per stabilire se una casa è di lusso e se quindi è esclusa dalle apposite agevolazioni fiscali. Quali sono gli ambienti da conteggiare? A intervenire sul tema è questa volta l'ordinanza n. 1537 della Cassazione.

Il tema dei requisiti di una casa di lusso è molto dibattuto. In merito, la giurisprudenza si è pronunciata più volte. Vediamo cosa è stato stabilito in questa occasione.

Secondo l'ordinanza n. 1537 della Cassazione, per stabilire se un'abitazione è di lusso, e se quindi deve essere esclusa dai benefici prima casa, nella superficie utile complessiva di 240 mq, prevista dal Dm 2 agosto 1969, bisogna includere i pianerottoli interni e la porzione del seminterrato destinata a cucina e a tavernetta

Nel caso in esame, in particolare, la Cassazione è stata chiamata "ad esprimersi sulla possibilità di includere o meno nell'elencazione dell'articolo 6, del Dm del 1969, anche i pianerottoli interni e lo spazio adibito a cantina, ma con le caratteristiche di una cucina e di una tavernetta".

E' innanzitutto importante ricordare che per stabilire se una casa è di lusso e di conseguenza deve essere esclusa dai benefici per l'acquisto dell'abitazione principale, la superficie utile complessiva deve essere "calcolata in base all’ex articolo 6, Dm Lavori pubblici 2 agosto 1969, n. 1072, riconnettendo pertanto la caratteristica di immobile di lusso al dato quantitativo della superficie dell'immobile, che non deve superare i 240 metri quadrati, con esclusione solo di determinati ambienti". 

La superficie utile complessiva, che non deve superare i 240 metri quadrati, "deve essere determinata detraendo dall'estensione globale riportata nell'atto di acquisto sottoposto all'imposta, la superficie di balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e del posto macchina".

Esaminando il caso in particolare, la Cassazione ha sottolineato che i pianerottoli interni all'immobile "non sono compresi nella elencazione tassativa, prevista dal D.M. citato, art. 6, delle aree escluse dal calcolo né possono equipararsi alle scale stante la diversa conformazione ed utilizzo delle aree". Per quanto riguarda invece la cucina e la tavernetta, che si trovano nel seminterrato, la Cassazione ha ricordato che "anche la cantina e la soffitta, con accesso dall'interno dell'abitazione ed essa indissolubilmente legati, sono computabili ai fini della superficie utile complessiva (cfr. Cass. 18480/2016)". Nello specifico, è stato sottolineato che "dai rilievi e dagli accertamenti peritali... si ricava che tutto il locale cantina (e non solo la porzione delimitata dagli archi che è stata conteggiata nel calcolo ai fini della determinazione della superficie utile), collegato con il piano superiore attraverso una scala interna e suddiviso in due vani presenta 'caratteristiche idonee per destinazione di cucina e tavernetta'".

In merito quindi ai requisiti di una casa di lusso, nel conteggio della superficie utile complessiva devono essere esclusi solamente balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e posto macchina. Bisogna invece includere i pianerottoli interni e la porzione del seminterrato destinata a cucina e a tavernetta.

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