
Le motivazioni per affittare un immobile a terzi possono essere molteplici, ma senz’altro tutte valide e animate da buoni propositi. Muoversi nella giungla della burocrazia italiana può rivelarsi estremamente complicato. Scopriamo insieme cosa serve per affittare una casa ed essere in regola.
Cosa serve per affittare una casa: la procedura da seguire
Quando si sceglie di affittare casa per la prima volta è bene conoscere la normativa in vigore e la procedura da seguire per stipulare un contratto di locazione valido e regolare, senza il rischio di incorrere in sanzioni penali. Ma cosa serve per affittare una casa e avere così un’entrata extra?
Verifica possesso di requisiti specifici
Innanzitutto, è necessario verificare che l’immobile sia in possesso dei seguenti requisiti:
- locali puliti e imbiancati;
- impianti a norma ed elettrodomestici funzionanti;
- nessun vincolo dovuto a ipoteche, pignoramenti e cartelle Equitalia.
Presentazione documenti da parte del locatore
Successivamente, locatore e conduttore devono accertarsi di essere in possesso di alcuni documenti, indispensabili per la compilazione del modello del contratto di affitto e la validità dell’atto. Per affittare casa, il locatore è tenuto ad esibire i seguenti documenti:
- documento d’identità e codice fiscale in corso di validità;
- Attestato di Prestazione Energetica (APE), che attesta le prestazioni energetiche dell’immobile. Maggiore è la classe energetica dell’immobile, maggiore sarà il canone d’affitto. Per i contratti di locazione soggetti a registrazione, è fondamentale inserire una clausola che dichiari che il conduttore abbia ricevuto l’APE;
- visura catastale, la quale riporta sia i dati catastali che le informazioni sui proprietari dell’immobile;
- planimetria catastale, ossia il disegno dell’immobile in cui viene illustrata la disposizione dei locali con le relative misure;
- certificato di agibilità, che attesta la vivibilità della casa;
- atto di provenienza e regolamento di condominio, necessari quando l’immobile da affittare si trova in un complesso residenziale.
Presentazione documenti da parte del locatario
Il locatario che decide di prendere in affitto l’immobile è tenuto a presentare i seguenti documenti:
- documento d’identità e codice fiscale, in corso di validità, suo e di eventuali conviventi;
- documenti referenze per affitto. Si tratta di certificazioni, richieste dal locatore, che attestano la serietà professionale e personale del locatario, nonché la sua stabilità economica. In questo caso, per affittare una casa serve la busta paga o la Certificazione Unica, se si tratta di lavoratore dipendente, oppure il Modello Unico, se l’inquilino è un lavoratore autonomo. Nelle garanzie patrimoniali appena citate possono rientrare anche un’attestazione della banca oppure una fideiussione prestata da un parente del locatario.
Sottoscrizione e registrazione del contratto d’affitto
In possesso di tutti i documenti necessari, una volta raggiunto l’accordo, locatore e locatario possono firmare il contratto d’affitto che assume validità solo in seguito alla registrazione presso l'Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla stipula. Tale operazione può essere svolta personalmente o tramite un intermediario e comporta il pagamento dell’imposta di registro e di bollo. La mancata registrazione comporta, oltre alla nullità dell’accordo, anche sanzioni penali per le parti coinvolte.
Come affittare casa per brevi periodi
Può capitare che il locatore desideri locare il proprio immobile ad uso abitativo per un periodo di tempo inferiore ai 30 giorni. È bene che sappia come affittare casa per brevi periodi. La normativa di riferimento è la Legge 21 giugno 2017 n. 96 che stabilisce le seguenti regole:
- il locatore, da un punto di vista fiscale, non ha obblighi di IVA, a meno che questo non affitti due o più appartamenti;
- il locatore, per tutelarsi, può richiedere una cauzione all’inquilino che, in assenza di danni, viene restituita;
- il proprietario, al termine della locazione, deve rilasciare una quietanza di pagamento al locatario;
- il locatore, al momento della dichiarazione dei redditi, può optare sia per il regime di tassazione ordinario che per quello con cedolare secca;
- infine, questo contratto di locazione, essendo di durata inferiore ai 30 giorni, non prevede l’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate;
Sempre più spesso, per gli affitti brevi, i proprietari si affidano ad agenzie specializzate per questioni di comodità e sicurezza. Naturalmente, in questi casi, è fondamentale essere al corrente delle regole per affittare casa tramite agenzia, onde evitare ripercussioni legali.
Cosa serve per affittare una casa vacanze
Le case vacanze sono immobili destinati ad esigenze turistiche, le quali tendono ad essere generalmente locate per un tempo inferiore ai 30 giorni. Come già visto nel precedente paragrafo, quando la durata dell’affitto è di tipo breve, il locatore gode di alcune agevolazioni fiscali e burocratiche. Ciononostante, l’affitto di case vacanze può anche essere di tipo continuativo e imprenditoriale. In questi casi, premesso che ogni Regione ha le sue regole e procedure, esistono alcune indicazioni comuni su cosa serve per affittare una casa vacanza.
Tra gli obblighi a carico del locatore figurano:
- ottenere l’autorizzazione del proprio comune di residenza;
- iscriversi al registro delle imprese;
- aprire la partita IVA;
- accreditare l’immobile alla questura di competenza;
- segnalare gli ospiti della struttura, fornendo i dati di ciascuno entro 24 ore dall’arrivo;
- comunicare la cessione di fabbricato;
- prevedere il pagamento della tassa di soggiorno per gli ospiti;
- compilare un contratto di soggiorno oltre ai 30 giorni.
Naturalmente, per far sì che l’immobile vacanza frutti nel tempo è anche fondamentale mettere in atto strategie mirate: pubblicizzarlo al meglio e renderlo accessibile a più persone possibili.
Cosa chiedere quando si va a vedere una casa in affitto
Prima di firmare un contratto di locazione, è sempre opportuno sottoporre una serie di quesiti al proprietario, così da togliersi ogni dubbio ed evitare sorprese una volta siglato l’accordo. Ma cosa chiedere quando si va a vedere una casa in affitto? Tra le domande da fare ci sono:
- “Il canone di affitto potrebbe aumentare in futuro? E se sì, di quanto?”
- “Quali spese sono incluse nel contratto d’affitto?”
- “A carico di chi sono le spese di riparazione?”
- “Come vengono gestite le spese di luce e gas?”
- “Come vengono gestiti i rifiuti?”
- “Sono ammessi animali domestici nell’abitazione?”
- “Il regolamento condominiale prevede restrizioni particolari?”
- “Come è regolata la caparra?”
Informarsi per bene è quindi il modo migliore per capire se l’affitto di quell’immobile possa essere conveniente o meno per l’inquilino.
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Ecco altre informazioni su cosa serve per affittare una casa che potrebbero esserti utili.
Cosa ci vuole per affittare una casa?
Per affittare una casa è necessario: essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, presentare i documenti richiesti per la redazione del contratto, sottoscrivere l’accordo di locazione tra le parti, registrare l’atto (quando obbligatorio) presso l’Agenzia delle Entrate.
Che documenti ci vogliono per fare un contratto di affitto?
Per fare un contratto di affitto ci vogliono i seguenti documenti: carta d’identità e codice fiscale di locatore, locatario ed eventuali conviventi; APE, visura catastale, planimetria catastale, atto di provenienza, regolamento di condominio, certificato di agibilità e documenti referenze per affitto.
Cosa chiedere prima di prendere una casa in affitto?
Prima di prendere una casa in affitto, alcune domande da sottoporre al proprietario sono: quali spese sono incluse nel contratto, se il canone può aumentare in futuro, a carico di chi sono le spese di riparazione, se ci sono restrizioni particolari sul regolamento condominiale.
Come si fa un contratto di affitto tra privati?
Un contratto di affitto tra privati prevede procedure specifiche: verifica del possesso dei requisiti richiesti dalla legge, presentazione di documenti specifici, sottoscrizione e registrazione del contratto (se obbligatoria) presso l’Agenzia delle Entrate.
Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.
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