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Il futuro delle pensioni sarà sempre più complesso ed è inutile aspettarsi dei miglioramenti. Con i cambiamenti della speranza di vita e la crisi della natalità praticamente ci ritroveremo con due lavoratori per ogni pensionato, nel giro di pochi anni. Pensando al futuro,  i nati negli anni ’60 saranno i più sfortunati in assoluto. Conviene per loro riscattare gli anni di laurea? e per i più giovani?

Si tratta di contributi volontari, secondo le normative dell'inps (clicca qui per conoscere le regole sui contributi volontari)
 

Come funziona attualmente la normativa:
L’importo da pagare viene calcolato dall’inps in base alla retribuzione media pensionabile alla data della richiesta. Si dovrà pagare una cifra grosso modo pari al 26-27% degli stipendi attuali, moltiplicata per il numero degli anni da riscattare. L’inps invierà al richiedente i bollettini per effettuare i pagamenti e comunicherà la somma precisa da pagare. Tale cifra potrà essere versata in un’unica soluzione oppure fino a 120 rate mensili senza maggiorazioni

Quanto costa? dipende dagli anni di studio e dal momento della vita in cui si fa. Si può calcolare come media una cifra attorno ai 30mila euro


Prima si presenta la domanda più si risparmia
, Poiché il calcolo si baserà su stipendi più modesti di quelli che quasi sicuramente arriveranno in seguito. In realtà, il riscatto può essere richiesto anche prima di iniziare a lavorare


Il contributo versato è fiscalmente deducibile dall’interessato o detraibile dall’imposta che devono versare le persone di cui questa  persona risulta fiscalmente a carico (per esempio il padre), in misura del 19% dell’importo stesso


Se il riscatto viene richiesto da un pensionato
, Non sarà possibile effettiare un pagamento rateale e l’intero importo dovrà essere pagato entro 60 giorni.


Il riscatto degli anni di laurea porterà con sé la possibilità di andare in pensione con alcuni anni di anticipo a parità di contributi previdenziali versati e quindi il probabile assegno pensionistico. Inoltre, riscattare gli anni di laurea nel regime previdenziale obbligatorio aumenta l’anzianità contributiva e aumenta anche l’importo delle prestazioni “complementari” che l’inps prevede, come assegno di reversibilità in caso di morte dell’interessato e o eventuali prestazioni di invalidità/inabilità


Per attivare il riscatto degli anni impiegati per conseguire la laurea, bisogna presentare una domanda compilando gli appositi moduli dell’inps

 

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3 Commenti:

6 Maggio 2013, 21:51

Come potete obbligare le persone ad andare in pensione a 65 anni quanto non ce la fa piuìììììììììììì a lavorare siamo noi a pagare i vostri stipendi

6 Maggio 2013, 21:51

Come potete obbligare le persone ad andare in pensione a 65 anni quanto non ce la fa piuìììììììììììì a lavorare siamo noi a pagare i vostri stipendi

7 Luglio 2013, 13:20

Siamo stanchi di dover lavorare oltre i60 anni per pagare le pensioni d'oro dei nostri politici( loro le prendono ben prima )

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