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Il consiglio dei ministri ha autorizzato il governo a porre la questione di fiducia al senato sul ddl lavoro e ora il testo del jobs act è in esame a palazzo madama. Quella di oggi si prefigura come una giornata importante, tanto più che domani - mercoledì 8 ottobre - è in programma a Milano il vertice ue sul lavoro, un appuntamento al quale il presidente del consiglio, Matteo renzi, vuole arrivare con qualcosa di concreto in mano

Le resistenze al testo del jobs act sono molteplici e provengono tanto dalle parti sociali quanto dal mondo politico, partito democratico compreso. Ma il capo del governo sembra ben deciso ad andare avanti per la sua strada. E dal programma tv "quinta colonna", ha fatto sapere: "non molliamo di un centimetro sulle riforme e chiedo ai sindacati che vedrò tra poche ore di dare una mano. Io non ho alcuna intenzione di scardinare il mercato del lavoro, se siamo arrivati a questo punto è anche colpa loro". Aggiungendo: "ora tocca a me guidare e nessuno pretenda di mettere blocchi perché da venti anni siamo nella palude"

Il maxiemendamento su cui il governo si è messo all'opera e sul quale potrebbe essere posta la fiducia direttamente al senato dovrebbe recepire alcune delle modifiche contenute nel documento approvato una settimana fa dalla direzione pd; il testo non dovrebbe contenere però una indicazione dettagliata sull'articolo 18 e la questione del reintegro per i licenziamenti discriminatori e disciplinari

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