La decisione è stata presa. Il salario minimo arriverà anche in Italia. Se ne discuterà in uno dei prossimi decreti attuativi del Jobs Act, quello sulle politiche attive, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane sul tavolo del consiglio dei ministri. Quel che bisogna stabilire è la cifra esatta, a tal proposito si parla di 6,5/7 euro l'ora. I destinatari saranno i lavoratori non regolamentati da un contratto nazionale e - in attesa del loro superamento - i contratti di collaborazione.
Sui possibili 7 euro l'ora non bisognerebbe pagare i contributi inps e inail, ma si potrebbero pagare le tasse, a patto di superare il tetto degli 8mila euro l'anno, uscendo quindi dalla no tax area.
Attenzione, però, perché salario minimo non significa reddito minimo. Come sottolineato dal corriere della sera, il salario minimo è la soglia al di sotto della quale non si può andare quando si paga un dipendente. Si tratta di una misura che non riguarda tutti, ma solo chi lavora. Al contrario, il reddito minimo è una somma che viene garantita per vivere.
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