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Quello relativo alla riforma delle pensioni è un tema caldo. Si parla di flessibilità in uscita e si attendono le mosse del governo. Nel frattempo, le ipotesi sul tavolo sono quattro. Andiamo a scoprirle.

Come riportato da Pensioni Oggi, i possibili interventi sono i seguenti:

- pensionamento flessibile con quota 97 con penalità fino all’8% (costo 8,5 miliardi di euro);

- reintroduzione della pensione con le quote, ovvero la quota 100 senza penalità (costo 10 miliardi di euro);

- ricalcolo contributivo dell’assegno come propone il presidente dell’Inps, Tito Boeri;

- prestito previdenziale.

Tali misure, probabilmente, saranno affiancate da un sostegno al reddito per gli ultra 55enni in condizione di bisogno e/o dall’Asdi.

Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, ha spiegato: “La questione del pensionamento flessibile da noi sollevato già alcuni anni fa, sta diventando centrale nel dibattito politico. Abbiamo presentato una proposta di legge che consentirebbe di andare in pensione a partire dai 62 anni di età, purché si siano maturati 35 anni di contributi e si accetti una penalizzazione massima dell’8%. Non si tratta di una proposta ritagliata esclusivamente sugli attuali over 60, ma di un modello che guarda al futuro: con questa scelta si evita di creare nuovi poveri (lavoratori che hanno perso l’occupazione e costretti ad aspettare molti anni a reddito zero il momento di andare in pensione); si favorisce l’ingresso dei giovani nel lavoro, attraverso lo sblocco del turnover; si completa il Jobs Act”.

Damiano ha poi aggiunto: “In ogni caso la manovra complessiva avrà bisogno di coperture finanziarie significative: ben venga, dunque, un po’ di ‘deficit spending’ con il placet dell’Europa, che porti il rapporto con il Pil dall’1,8 al 2,3%, recuperando circa 8 miliardi di euro per fare i necessari investimenti economici e sociali”.

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2 Commenti:

Guido
25 Agosto 2015, 9:53

2 Reddito di Cittadinanza per tutti dalla nascita.
Il reddito è accreditato ogni mese sul conto corrente di tutti i cittadini riconosciuti dallo Stato.
Avere un minimo vitale è fondamentale per sopravvivere dignitosamente e non agiatamente.
Nessuno si deve suicidare perché non lavora, lo perde, non lo trova o sfortunatamente non è in grado di provvedere ai bisogni essenziali per la propria sopravvivenza.
3 Spostare tutte le tasse (imposte dirette e indirette), dalla produzione di beni e servizi all'intera massa monetaria circolante nello Stato.
Questa legge è molto vantaggiosa perché se togliamo le tasse dai beni e servizi i prezzi si dimezzano almeno del 50%, quindi si raddoppia il potere d’acquisto.

Guido
25 Agosto 2015, 9:55

4 Imposta unica per tutti dello 0,022% giornaliera o 0,11% ogni 5 giorni annua 8,03%.
L’imposta è variabile e bilanciata secondo l’andamento del benessere dei cittadini. La decurtazione avviene automaticamente dal programma che emette il reddito di cittadinanza.
La moneta es.(eurolira) dovunque essa si trovi per effetto della tracciabilità elettronica è sempre individuata e tassata.
5 Istituiamo la Banca Pubblica del Popolo Italiano, la Sovranità Monetari deve essere del Popolo.
La Banca ha il compito di emettere moneta elettronica ha costo e tasso zero, alla pari con l’euro attuale, una volta immesso nel circuito l’imposta unica del 8% farà la sua parte.
Stimando che in Italia ci siano circa 8.500 Miliardi di euro, prelevando 8% dalla massa monetaria annuale si ricavano 640 Miliardi, per il reddito di cittadinanza servono circa 180 Miliardi, il resto è utilizzato per il servizio Pubblico.

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